come guadagnare travel blogger

Come guadagnare facendo il travel blogger

Come guadagnare facendo il travel blogger? Bella domanda! Scommetto che per essere arrivati qui siate molto curiosi di saperlo, probabilmente affascinati anche dalla possibilità di viaggiare gratis (o quasi). In realtà, Per chi vuole guadagnare facendo il travel blogger questo aspetto non dovrebbe essere considerato quello prioritario. Una volta raggiunta una buona reputazione online ed un discreto consenso tra i lettori ma soprattutto dopo aver preso familiarità con il vostro blog e con i social network, bisognerebbe trovare il modo per guadagnare a tutti effetti.


Leggi anche: 10 cose da fare per iniziare a lavorare come travel blogger


Come guadagnare facendo il travel blogger

Forse, siete all’inizio del vostro percorso, il blog lo avete aperto per caso o per divertimento, spinti dal piacere di scrivere e pensate di dovervi accontentare senza aspettarsi di guadagnare. Sappiate, invece, che questa passione può trasformarsi in una professione. Uno degli aspetti più interessanti di avere un blog è, infatti, poterlo utilizzare come piattaforma per promuovere o pubblicizzare prodotti e servizi turistici oppure un viaggio, una destinazione, un itinerario ed essere pagati per farlo. Per un travel blogger questa possibilità si traduce in:

Viaggi Sponsorizzati

Uno dei vantaggi di diventare un travel blogger è quello di poter utilizzare gli sponsor per viaggiare e, quindi, visitare posti vicini e lontani in cambio di articoli o promozione ma non è tutto. Un travel blogger professionista viene reclutato e pagato per farlo, praticamente il sogno di tutti! Questo significa che, oltre a viaggiare gratuitamente, potrete ricevere una fee, avendo come compito quello di raccontare il vostro viaggio, attraverso il vostro blog e i canali social. Questo compenso non è fisso, può variare in base al tipo di promozione turistica che viene richiesta e di solito parte dai 100 euro al giorno ma può arrivare anche a 200, 300 e più.

Sono molti i fattori che contribuiscono alla determinazione di una retribuzione piuttosto che un’altra e bisogna già essere ben avviati per poter usufruire di un vantaggio simile. In tal caso, è molto probabile che enti turistici o tour operator vi contattino per offrirvi vitto, alloggio oppure accesso ad eventi ed attrazioni in cambio di articoli sul blog e promozione social in tempo reale. Io, ad esempio, ho visitato Malta in collaborazione con MTA. Malta Tourism Authority e ho dato vita al progetto di promozione territoriale #4Residences4Sardinia per conto di Withinn.

So cosa state pensando, ma allora si può Viaggiare gratis ! Sì in un certo senso è cosi ma fare il travel blogger non si riduce a “viaggi gratis”. Certo di vantaggi ve ne sono molti ma viaggiare gratis per un travel blogger può essere un’arma a doppio taglio. Quando i viaggi sono gratis, vuoi per riconoscenza vuoi per rispetto di un accordo o di una collaborazione con chi te li regala, difficilmente ne parlerai male e la tendenza è comunque quella di pubblicizzare e promuovere in  modo positivo. E, poi, quando qualcosa è gratis, non so se siete d’accordo, il nostro livello di aspettativa crolla vertiginosamente per la serie: “uhmm non è il massimo però, dai, era gratis“.

Non critico chi sfrutta questo tipo di occasioni per viaggiare sia chiaro. Anche io ne approfitto, quando mi capita e quando posso, e trovo che, con una buona dose di etica, sia anche possibile viaggiare gratis ed mantenere comunque una certa oggettività e credibilità. Come? Ad esempio, mettendo nero su bianco che le nostre review e i nostri commenti saranno sempre veritieri e genuini e mai falsati o manipolati dalla logica del profitto, tanto per iniziare. Un altro modo per evitare le “markette” è quello di selezionare bene i partner e di collaborare solo con quelli che sono davvero seri ed affidabili.

In questo modo sarà più semplice trovare un giusto compromesso tra racconto e promozione, tra realtà e pubblicità e sarà anche difficile incappare in situazioni spiacevoli durante il nostro viaggio perché la qualità è assicurata in partenza e la condivisione di foto e informazioni avverrà in modo spontaneo senza forzature. Insomma, chi non vorrebbe viaggiare gratis! Tuttavia, per un travel blogger questo non può considerarsi il fine.  pensare che la nostra prossima destinazione la sceglieremo in base alle proposte più convenienti, in attesa dell’organizzazione, dell’ente o del tour operator di turno non ha alcun fondamento

Un travel blogger è prima di tutto un narratore, un narratore libero da condizionamenti e non influenzabile che racconta ciò che vede con i suoi occhi senza ottenere necessariamente qualcosa in cambio. Questo è quello che fa di un viaggiatore un vero storyteller, capace di raccontare la realtà circostante con umiltà e coscienza. Tutto il resto è marketing!

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Post sponsorizzati

Non solo nel travel ma in tutto il mondo del blogging i post sponsorizzati sono quegli articoli scritti dal blogger su commissione o dall’azienda e pubblicati dietro compenso e si chiamano “sponsorizzati” perché contengono al loro interno uno o più link sponsor al sito da pubblicizzare. Sui link sponsorizzati, sull’accettarli o meno e sul quanto farsi pagare ognuno dice la sua. Io, ad esempio ho deciso di accettare i post sponsorizzati su Ti racconto un viaggio a patto che soddisfino alcuni requisiti, come l’attinenza al blog oppure l’originalità dei contenuti. I post sponsorizzati, a meno che non sussistano accordi differenti, sono pubblicati dietro compenso. Anche qui è impossibile stabilire una tariffa fissa poiché i fattori per individuare il valore di un contenuto pubblicato sono molto personali e possono variare nettamente da un blog all’altro. Di solito, però, il prezzo minimo di partenza è di 20-30 euro e può arrivare anche a 4-500 e oltre!

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Link a pagamento

Molto similmente ai post sponsorizzati, tra i modi per guadagnare facendo i travel blogger ci sono i link a pagamento, link “sponsor” che vengono inseriti in contenuti già presenti sul vostro sito. Anche in questo caso, si può contrattare il prezzo (che come nel caso precedente) dipende molto dal tipo di sito, dalla sua anzianità e dal suo posizionamento e si può concordare l’articolo in cui includere il suddetto link a pagamento. Sul farlo o meno, come sempre spetta a voi deciderlo ma, per quanto mi riguarda, non ci vedo nulla di male nell’offrire questa forma di collaborazione, soprattutto se lo sponsor che state supportando è in linea con i vostri contenuti.

Programmi di affiliazione

I programmi di affiliazione permettono all’affiliato (il blogger in questo caso) di guadagnare mostrando link o banner proposti dal brand che vende i servizi e/o prodotti di un’azienda o di un brand. Come funziona? È molto semplice: se gli utenti che visitano il nostro sito cliccano su questi link/banner e, dopo averlo fatto, effettuano delle operazioni di acquisto sul sito finale, vi viene corrisposta una percentuale di guadagno. Per quanto semplice, soprattutto all’inizio, guadagnare in questo modo non è così immediato perché bisogna avere un certo traffico di utenti che visitano il vostro blog in modo continuativo e su base giornaliera oppure dei contenuti che supportino e veicolino la loro scelta di acquisto, però, tentare non nuoce.

Aprire un blog di viaggi richiede non solo competenze tecniche, ci sono altri requisiti per diventare travel blogger che secondo me, dovrebbero essere considerati prerequisiti, per la loro importanza. Perché viaggiare e scrivere di viaggi sono prima di tutto delle passioni (Paolo Rumiz) che ognuno di noi conserva nel proprio cuore, a prescindere dal ritorno economico e di fama. Sicuramente chi riesce a monetizzare, perciò, non è solo bravo a scrivere come non basta essere viaggiatori esperti. Diventare un travel blogger di successo significa investire molto tempo e, spesso, anche denaro nell’autopromozione e prima dell’autopromozione nella costruzione di una propria identità, sia personale che relazionale.

Ecco perché si può diventare travel blogger solo dopo la famosa gavetta (esiste anche nel mondo del blogging!), dopo aver osservato gli altri, preso ispirazione da quelli più bravi, dopo essere caduti ed essersi rialzati, dopo aver sperimentato ed aver sbagliato, dopo aver messo in pratica nuove idee ed aver avuto un riscontro positivo. Insomma, la strada è lunga e bisogna, prima di tutto, credere in se stessi ma anche viverla come un gioco perché se diventa solo un lavoro, perdiamo di vista il divertimento, la spontaneità e lo spirito di avventura degno di un vero viaggio.

Pernottamenti gratuiti

Se il vostro blog ha una certa reputazione e visibilità, potrebbe essere notato da proprietari e manager di un albergo che, in cambio di un pernottamento, sono interessati a ricevere pubblicità e qualche articolo. Niente male insomma, soprattutto se l’hotel o il Bed&Breakfast in questione vi piace ed è in una buona location. Insomma, in cambio del vostro servizio di marketing attraverso social e blog, potete finanziare il vostro viaggio ed io la trovo una bella opportunità! È per questo che ho deciso di accettare la proposta di alloggio da parte della catena di hotel Falkensteiner e di partecipare alla Settimana del baratto per offrire servizi di scrittura (e traduzione) in cambio di un soggiorno. Trovi qui i dettagli della mia proposta.

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Collaborazione a progetti

Avere un travel blog di successo vi offre la possibilità di accedere a conoscenze e ambienti sempre nuovi e stimolanti dai quali possono nascere progetti interessanti a cui partecipare per mettersi alla prova, farsi conoscere e condividere idee e punti di vista. Esempi sono l’evento sul Turismo Accessibile organizzato dall’AISM, il progetto di promozione della Brianza ideato da Brianza che nutre in cui sono stata invitata a partecipare per conoscere e promuovere le eccellenze del territorio oppure l’infografica #turistanellamiacittà cui ho contribuito con piacere, insieme ad altri blogger. Il risultato è qui (Clicca su zoom+ per ingrandire).

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Partecipazione ad eventi

Per diventare un travel blogger anche questa è un’opportunità interessante attraverso cui “fare gavetta” o farsi conoscere. Ad, esempio ad aprile 2015 mi sono imbattuta nell’iniziativa, “Il Sentiero dei Banditi“, nell’ambito del progetto Barbarighìnu della Pro Loco di Scano Montiferro, in Sardegna, che prevede un percorso tematico, storico e naturalistico, volto alla conoscenza di queste misteriosi fuorilegge. Ho partecipato alla giornata in qualità di travel blogger offrendo la mia consulenza per una promozione dell’evento sui canali social prima, durante e dopo e per la redazione di contenuti relativi all’evento, come questo.


Per saperne di più, trovi qui altre info sulla professione del travel blogger!

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