Quello del travel blogger è un lavoro a tutti gli effetti. E poco importa se non esiste una qualifica, se non c’è un albo di riferimento e se, a volte, può sembrare poco o per nulla retribuito. Scrivere è un lavoro e chi scrive dei propri viaggi non deve essere necessariamente un giovane alle prime armi e senza esperienza ma un vero professionista della parola e del racconto, capace di ispirare, informare e affascinare con le sue storie. Per questo ho voluto dare al mio post il titolo: Professione travel blogger. Ed ecco tutto quello che c’è da sapere su questo affascinante lavoro, un sogno per chi è appassionato di viaggi e di scrittura!
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Indice dei contenuti
Professione travel blogger: cosa sapere
Il blog di viaggi: non solo una passione
Scrivere sul proprio blog di viaggi è per molti, infatti, più di una semplice passione ma un impegno costante e faticoso che sì regala soddisfazioni ma richiede anche tanto tempo e risorse, come qualsiasi altro lavoro. Certo, essere un travel blogger significa investire in qualcosa che non è certo, che non ti dà garanzie ma oggi cosa ci rimane di sicuro? Qualsiasi settore lavorativo è in crisi e anche i corsi di laurea tradizionali non sono in grado di assicurarci un’occupazione stabile.
Ciò non vuol dire che studiare e conseguire una laurea non sia importante. La mia laurea in lingue e comunicazione mi ha dato davvero tanto e, tornando indietro, ripeterei la scelta di iscrivermi ad un corso di studi universitari e spendere 5 anni della mia vita dietro libri, esami, lezioni e professori. Ne è comunque valsa la pena anche se poi ho potuto contare solo su me stessa per costruire un appagante percorso professionale e una carriera, quella di traduttrice e writer, che svolgo con passione.
La capacità di raccontare i propri viaggi
Dunque, perché non unire a quelle mie competenze quella dei viaggi che reputo ugualmente una capacità. Sì è vero, oggi viaggiano tutti ma non tutti sono in grado o sono interessati a raccontare i propri viaggi e condividere le proprie esperienze. Il travel blogger, invece, mette il proprio tempo e la propria avventura a disposizione dei lettori in modo naturale, autentico, vero più di tante guide turistiche e spot commerciali. Beh certo di solo scrivere su un blog non si campa e potrebbe passare del tempo prima di monetizzare ma la determinazione paga.
Scrivere è e sarà sempre la mia passione e non c’è niente di più bello che averlo trasformato in lavoro, un lavoro complesso, difficile che impari giorno dopo giorno e per cui non esiste un manuale in grado di dirti cosa fare e cosa non fare. Opinioni, idee e punti di vista si perdono nella galassia di Internet e ci sarà sempre qualcuno che la vede in modo diametralmente opposto al tuo ma il mondo è bello perché è vario, no? Ognuno ha le sue idee e si comporta seguendo quello che le esperienze gli hanno insegnato.
L’importanza del nome e della nicchia
Due cose sono fondamentali per iniziare la professione di travel blogger: scegliere il nome del blog di viaggi e la propria nicchia. Se la scelta del nome per quanto difficile può essere con il tempo e facendo varie valutazioni tutto sommato fattibile, più complicata risulta la scelta della nicchia. Perché può sembrare facile trovare la nicchia a cui rivolgersi, in realtà, non è affatto. E potresti trovarti indeciso tra viaggi in solitaria, viaggi di coppia, viaggi con i bambini, ecc… Ok, non è la fine del mondo se ti ritroverai a parlare di più argomenti, ma sarebbe meglio avere quanto più chiaro possibile in mente la mission principale del nostro blog.
Imparare ad usare la piattaforma WordPress
Saper utilizzare gli strumenti giusti per un blog di viaggi è fondamentale. Uno di questi è la piattaforma WordPress che può essere utilizzata in versione gratuita oppure a pagamento. In questo secondo caso, con l’acquisto di un hosting avrai WordPress già caricato e dovrai solo scegliere un tema che si adatti al tuo progetto. Diversamente, potrai acquistarne uno su siti di sviluppo temi come Themeforest, ad esempio. Per finire ti serviranno dei plugin, tra i principali: SEO by Yoast, Google Analytics, Akismet, tanto per citarne alcuni.
Scrivere articoli completi e ottimizzati
Una volta risolte le questioni tecniche, potrai iniziare a scrivere i tuoi primi articoli. Il mio consiglio, soprattutto per chi è all’inizio è di sperimentare tenendo d’occhio gli insight dei post attraverso la Console di Google. Perché non si può pretendere da chi è alle prime armi di scrivere un articolo perfetto. Tuttavia, all’improvvisazione bisogna comunque aggiungerci qualità dei contenuti. In questo senso, riuscire a scrivere articoli dettagliati ed esaustivi ma soprattutto ottimizzati con strategie SEO per il posizionamento sui motori di ricerca è sicuramente importante.
Il blog è importante ma lo sono anche i social. Se vuoi intraprendere la professione di travel blogger essere presente sui social network ti aiuterà tantissimo, in primis a farti conoscere ad un pubblico più vasto, dando visibilità ai tuoi contenuti testuali ma non solo. Sui social contano tanto anche le foto e i video per cui tanta importanza andrà data anche a quello. Apri, dunque, una pagina Facebook, un profilo Instagram e inizia ad arricchirlo di contenuti, senza dimenticare di analizzare spesso gli “Insights”, ossia le statistiche che ti consentiranno di seguire l’andamento dei post.
Come guadagna un travel blogger
Arriviamo al punto per molti più interessante e che desta maggiore curiosità probabilmente: come e quanto guadagna un travel blogger? Inizio con il dire che i modi per guadagnare con un blog di viaggi sono tanti e diversi e non bisogna avere migliaia di visite necessariamente per poterne usufruire, anche se un buon numero di visitatori mensili è fondamentale per poter essere coinvolto in progetti turistici o compagne promesse da brand o da enti del turismo. A parte i contatti diretti, comunque, ci sono opportunità di guadagno interessanti per tutti, tra queste la pubblicità sul blog, gli articoli sponsorizzati, la scrittura di articoli per altri siti web, ad esempio. In ogni caso, dotarsi di un mediakit
che contenga tutti i dati statistici e le informazioni principali sul tuo blog è sicuramente necessario.
Professione travel blogger: conclusioni
Alcuni pensano che sia impossibile considerare quello del travel blogger un lavoro perché scrivere e viaggiare non sono un lavoro ma solo una passione; perché scrivere in modo genuino va in contrasto con le richieste, spesso, promozionali di un articolo; perché non si guadagna abbastanza da un blog ma questa è solo uno dei possibili scenari. Nessuna delle tre considerazioni può considerarsi totalmente vera perché con le passioni legate alle capacità si guadagna; si può aderire ad un’iniziativa commerciale mantenendo la propria etica; si può trasformare il blog in qualcosa di utile e al tempo stesso remunerativo, e non solo per chi ne è proprietario.
Vuoi saperne di più? Eccoti altri consigli per lavorare come travel blogger!
Oggi ci sono veramente un’ infinità di modi e argomenti e tipologie di scrittura ma se si vuole fare di questa passione un mestiere,
qualunque genere, argomento o tipologia si scelga bisogna essere preparati cioè studiare e fare più esperienza possibile
Certo, sono d’accordissimo. In ogni settore la pratica e l’allenamento sono fondamentali. Grazie per essere passata!
Articolo interessante.. Per non parlare poi di chi scrive di viaggi con i bimbi 🙂
Ciao Elena, sono perfettamente d’accordo con te. Organizzare e scrivere un viaggio con i bimbi deve essere molto faticoso. Sicuramente bellissimo ma richiede ancora più “spirito da viaggiatori” rispetto al solito! Complimenti per l’impresa, verrò a trovarvi 🙂
Già. Siamo in molti a credere in questo.
Io spero solo che il sogno si avveri e se no… ci siamo divertiti lo stesso!
Ciao Catia, grazie per essere passata! Scrivere e raccontare i propri viaggi deve essere innanzitutto una passione e le passioni, come sai, non hanno scadenza se sono vere però ci si augura sempre di poter migliorare e fare qualcosa di più 🙂