Mercati thailandesi: i più belli di Bangkok e dintorni

Mercati thailandesi: i più belli di Bangkok e dintorni

Se c’è una cosa che mi è rimasta impressa nella mente durante il mio viaggio nel sud-est asiatico è il numero impressionante di mercati thailandesi! Ovunque io sia andata, ne ho sempre trovato uno ora più grande ora più contenuto ma non mancavano mai.

Da Bangkok a Koh Samui fino all’isoletta di Don Sao nel Laos ne ho visti davvero tanti! Ma perché sono così famosi e, soprattutto, perché ci piacciono tanto? La cosa veramente bella dei mercati thailandesi è la loro varietà.

Soprattutto a Bangkok, ci sono bellissimi mercati di strada e galleggianti. Se volete sapere quali sono, in questo articolo vi racconto il loro mondo meraviglioso e i mercati thailandesi imperdibili in una visita a Bangkok e dintorni!

Mercati thailandesi a Bangkok

A Bangkok uno dei mercati che mi è piaciuto di più è stato quello serale dell’Asiatique The Riverfront, la versione elegante e moderna del vecchio ma affascinante Suam Lum Night Bazaar, chiuso nel 2011. Sarà stata l’atmosfera, la passeggiata sul lungofiume con vista sul Chao Phraya e i grattacieli illuminati, non so ma ci tornerei anche subito.

asitique_mercato_serale_bangkok

A  100 km da Bangkok si trova, invece, un famoso mercato galleggiante: il mercato di Damnoen Saduak che si può raggiungere a bordo delle “long tail boat” attraversando una fitta rete di canali. Le bancarelle di questo pittoresco mercato, come da tradizione, sono sulle pagode, tipiche imbarcazioni in legno che trasportano un po’ tutto: dalla frutta alle bevande fino ai vestiti, oggetti artigianali locali e souvenir. Un vero divertimento!

mercato_galleggiante_ Damnoen_Saduak

Mercati thailandesi nei dintorni Bangkok

Un altro mercato molto animato è quello che ho visitato a Chiang Mai. il Night Bazaar, ottima alternativa al night market che si svolge solo nel fine settimana. Inoltre, questo mercato serale è, come l’Asiatique al coperto e me lo ricordo bene perché la sera che ci sono andata ha cominciato a piovere a dirotto e per fortuna eravamo in salvo (almeno finché non siamo dovuti tornare e ci siamo comunque infradiciati).

Anche sull’isola di Koh Samui ho trovato diversi mercati thailandesi interessanti. Una sera sono stata a visitare quello del Fisherman’s Village, un caratteristico villaggio nella località di Bophut. Qui il mercato si tiene si venerdì dalle 18 in poi. Oltre alle bancarelle con i souvenir, si trovano anche molte bancarelle che vendono piatti tipici e cucinati al momento, il tutto allietato da un’allegra musica dal vivo.

Cosa sapere sui mercati thailandesi

I classici mercati rionali a cui siamo abituati non hanno niente a che vedere con le bancarelle colorate della Thailandia piene di ogni tipo di merce: dallo street food ai gioielli, dai tessuti colorati alle spezie. Alcuni mercati si tengono solo nel weekend, altri la sera ma ce ne sono tanti che sono operativi tutti i giorni, tutto il giorno. Altro che i nostri mercati del mercoledì mattina, qui ogni momento è buono per comprare qualcosa!

Contrattare non era il massimo del divertimento secondo me, anzi. Quando avvistavo venditori molto esuberanti, cercavo di allontanarmi in modo disinvolto.

Mi piace guardare le mercanzie esposte sulle bancarelle in tranquillità senza l’ansia di dover comprare per forza ma nei mercati thailandesi è quasi impossibile: Appena ti vedono anche minimamente interessato, iniziano la contrattazione e sei spacciato!

L’arte della contrattazione dei prezzi in Thailandia ha origini antiche e se siete stati in Cina, Marocco, Tunisia, Egitto avete già avuto modo di conoscerla. Ogni paese ha le sue regole ovviamente e nel mio viaggio in Thailandia ho imparato a rispettarle e a metterle in pratica in modo corretto. La contrattazione in stile thailandese è una transazione amichevole tra due persone che tentano di concordare un prezzo equo per entrambe le parti.

mercato_thailandese

Non è abusiva come la nostra cara “richiesta di sconto” e a proporla come metodo di accordo sono proprio i venditori. La scena che si ripete spesso in un negozio o una bancarella per trattare sui prezzi in Thailandia è più o meno questa. Entri o ti avvicini per guardare un oggetto o un capo di abbigliamento. In realtà non hai il tempo di farlo perché, appena ti vede, il venditore si avventa simpaticamente su di te per convincerti ad acquistare. “Compra questo, questo bello” ti dice e gli bastano 3 secondi di esitazione per sfoderare la sua calcolatrice.

Digita il prezzo e te lo mostra: “300 baht”. Normalmente, a questo punto, dovresti decidere se acquistare o meno e, invece, in Thailandia venditore e compratore danno il via ad una sfrenata contrattazione. Contrattare in viaggio è divertente, almeno per noi stranieri e almeno le prime volte ma può diventare anche piuttosto snervante se tirata per le lunghe. Purtroppo, a volte, in Thailandia è l’unico modo di comprare poiché per i thailandesi è un’usanza fortemente radicata e non c’è un solo venditore sprovvisto di calcolatrice.

thailandia_contrattazione_prezzi_usanza

Nella foto mio marito e una coppia di amici al mercato di Chiang Mai, intenti a contrattare per l’acquisto di alcuni pezzi di artigianato in legno.

I turisti hanno ormai imparato bene il meccanismo. Sanno che spesso il valore di quell’oggetto è maggiorato di almeno tre volte e un po’ per divertimento un po’ per sete di risparmio non si lasciano scappare l’occasione di un’animata contrattazione dei prezzi in Thailandia. Tuttavia, non mancano le esagerazioni. C’è chi è disposto a stare ore intere a contrattare, pretendendo sconti e trattamenti di favore ad ogni costo.

C’è chi diventa vittima della collera e si innervosisce quando non gli viene dato ciò che chiede. C’è chi se la ride per aver risparmiato pochi baht, che non sono nulla per noi ma significano tanto per chi li ha persi. Anch’io ho preso parte ad alcune contrattazioni sui prezzi in Thailandia. Dopo un piccolo blocco iniziale, è diventato tutto molto naturale e spontaneo e mi sono divertita. In alcuni casi, però, ho voluto farne a meno perché era crudele.

Era crudele sottrarre denaro a chi ne aveva già così poco. “Ti hanno fregato”, “dovevi tirare”, “l’hai pagato troppo caro” mi sono sentita dire da alcuni, fieri di aver risparmiato anche solo 20 o 30 centesimi. Ma non mi importava. I prezzi in Thailandia erano già abbastanza convenienti per le mie tasche e l’idea di rimetterci quei pochi centesimi in fondo non mi dispiaceva se per una buona causa. Così, spesso:

  • ho rifiutato il resto;
  • ho pagato un prezzo più alto di quello pattuito;
  • ho comprato per il solo piacere di vedere la gente sorridere e di sapere che quel contributo, piccolissimo per me, sarebbe stato grande per molti di loro.

Chiariamoci, non c’è niente di male a contrattare i prezzi in Thailandia e, soprattutto per un turista, cimentarsi nell’arte della contrattazione può essere un’esperienza divertente. Cerchiamo solo di non esagerare e, mentre decidiamo quanto pagare una T-shirt ad un anziano venditore o mentre chiediamo un ulteriore sconto ad una giovane madre con il suo bimbo in braccio, oltre a sfoderare le nostre migliori tecniche di contrattazione e metterci tutta la nostra abilità negoziale, mettiamoci anche un po’ di cuore.

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