Travel blogger: chi sono, cosa fanno e come diventarlo

Travel blogger: chi è e cosa fa un blogger di viaggi

L’immagine di un viaggiatore affamato di spostamenti, armato di penna e munito di ogni tecnologia che serva a catturare e intrappolare luoghi sta a quella del travel blogger come i mestoli allo chef, la tavolozza al pittore o la benzina al gran premio! E’ indispensabile che il travel blogger viaggi avendo con sé in valigia la sua attrezzatura, gli strumenti che servono a differenziarlo da chi viaggia solo per sé. Il travel blogger viaggia per una comunità di suoi simili con i quali vuole condividere gioie e dolori. Ma scopriamo chi sono i Travel Blogger e come viaggiano!

Travel Blogger: cosa fa un blogger di viaggi

Chi è il Travel Blogger

Quella del travel blogger è una nuova figura di viaggiatore, un viaggiatore 2.0, nato proprio in concomitanza con l’avvento e lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali e soprattutto dei social media. Il vecchio diario di bordo si è così trasformato, grazie all’aiuto del web, ad un diario virtuale che, però, racconta esperienze reali: il travel blog, il blog di viaggio. Se stavi cercando di capire chi sono i travel blogger, la risposta è questa in sintesi: blogger che scrivono di viaggio e, quindi, prima di tutto dei grandi appassionati di viaggi. Nel loro blog, però, non condividono solo racconti ma anche consigli utili e informazioni sui posti che hanno visitato per farli conoscere e renderli facilmente accessibili a tutti.

Travel blogger: profilo e competenze

1. Avere un pensiero fisso: viaggiare

Ci sono giorni in cui ti svegli e la prima cosa a cui pensi è “voglio partire“. Ma tu non fai come gli altri no, tu vuoi partire davvero e allora ti metti subito a cercare voli low cost verso le destinazioni più improbabili. Studi orari, tratte, giorni, prezzi e passi anche ore a farlo finché non prenoti qualcosa. “Grazie per aver prenotato con noi” è sempre la mail migliore che tu possa ricevere.

Il viaggio in treno rispetto all’aereo è, forse, quello preferito da un travel blogger, poiché è il mezzo che garantisce massima stabilità e concentrazione. Se, poi, si ha la possibilità di prendere posto vicino al finestrino allora il semplice lavoro di scrittura si trasforma in un meraviglioso viaggio fatto di parole e immagini, in cui tra una frase e l’altra, possiamo rivolgere lo sguardo si paesaggi che scorrono veloci davanti ai nostri occhi come un film a colori in cui è stato premuto il tasto avanzamento rapido.

2. Addormentarsi pensando… 

A letto, prima di chiudere gli occhi, ti trovi a fantasticare sulla tua prossima destinazione oppure sul titolo dell’articolo da scrivere sul viaggio appena fatto e non vedi l’ora che sia giorno per iniziare a consumare la tastiera del pc, raccontando la tua incredibile storia.

3. Amare la fotografia

Quando viaggi prendi sempre appunti e scatti fotografie come se non ci fosse un domani e, una volta tornati a casa, passi giornate intere a rileggere, riguardare, ordinare, selezionare per dare vita a gallerie fotografiche e resoconti di viaggio da condividere con il mondo del web.

4. Avere passione per la scrittura

Ogni momento è buono per scrivere di viaggio. L’ispirazione è sempre dietro l’angolo e se sai che sta per arrivare, anche la pipì può attendere. Uno dei più grandi vantaggi che ha chi scrive di viaggio in viaggio è quella di poter, infatti, approfittare delle ispirazioni a cui ora dopo ora si viene esposti. Prima di lasciarsi ispirare, però, bisogna saperle cogliere ed emozionare in modo da poterle riportare in parole e racconti di viaggio genuini, coinvolgenti e autentici. Insomma, lavorare viaggiando e guadagnarsi da vivere scrivendo di quello che vede, scopre e ammira durante le proprie avventure è un vero privilegio ma anche un lavoro che impegna anima, mente e cuore!

5. Saper pianificare un viaggio

Con un computer “in spalla” e tanta voglia di scrivere, se sei un blogger in viaggio puoi infatti esprimerti in tutta la tua creatività e tranquillità senza aver bisogno di particolari supporti o pesanti strumentazioni. Bisogna però fare in modo di organizzare bene il proprio viaggio, a partire dal l’itinerario. Solo avendo chiara la durata del viaggio e l’idea di dove andare, cosa visitare e come spostarci potremo iniziare a capire come impostare il nostro lavoro di scrittura. Prendere appunti in viaggio, poi, è fondamentale. Avremo bisogno di un computer oppure ci basta un tablet? Abbiamo bisogno anche di taccuino e penna o è sufficiente lo smartphone per appuntare note o dettagli? Tutto questo va pianificato prima della partenza.

6. Avere uno stile da “diario del cuore”

Il tuo blog è il tuo diario di bordo e le tue pagine Facebook un telegrafo marconiano. Annoti tutto con precisione: date, numeri, indirizzi, parole straniere, nomi di persone e cose particolari. Ogni dettaglio può tornare utile per raccontare la tua storia. Ma non ci sono soltanto informazioni perché le pagine del tuo blog sono anche un po’ come quelle di un diario segreto in cui vengono confessate emozioni, momenti felici e disavventure.

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7. Guardare le cose da diverse prospettive

Hai qualcosa di nuovo da dire anche sui luoghi di cui ormai è stato scritto di tutto. Scrivere di viaggi e farne un lavoro è il sogno di ogni viaggiatore appassionato di scrittura. Da molti questo sogno è considerato irraggiungibile ma mettendoci costanza, impegno e determinazione tutti possiamo raggiungere i traguardi importanti a cui aspiriamo. Per riuscirci, però, dobbiamo crederci (fino in fondo), andare avanti, sempre, anche in quei giorni in cui non ci sentiamo proprio all’altezza, bisogna continuare a lavorare, a scrivere, ad ascoltare il nostro cuore, giorno dopo giorno. Solo così riusciremo a toccare quello dei nostri lettori.

8. Saper entrare in empatia con i luoghi

Le tappe obbligate non sono il tuo forte e mentre il turista medio riempie il suo itinerario di sole visite culturali tu stai solo pensando di immergerti tra la gente del posto e carpirne qualche segreto. A te non interessano solo le teche piene di oggetti antichi, vuoi sapere cosa fanno le persone, dove mangiano, quando escono, come vivono. Una volta rientrato dal viaggio, inizia appena possibile, a scrivere i tuoi racconti in modo da poter fissare le tue impressioni e sensazioni a caldo. Lavorare da casa è fantastico e rappresenta un lusso che in pochi possono permettersi ma, a volte, è un po’ noioso. Circondati dalle quattro mura, ora dopo ora, senza vedere altro che la nostra postazione, si rischia di perdere la motivazione. Quindi, se puoi, cerca un’alternativa, un luogo stimolante che ti dia la possibilità di scrivere con piacere e abbandonarti completamente alla scrittura, sfruttando al massimo il tempo a disposizione.

9. Trovare il bello in ogni luogo

Riesci a trovare il bello in tutti i posti che visiti, anche in quelli più semplici, sconosciuti o apparentemente anonimi. C’è sempre qualcosa di interessante da vedere anche in un piccolo paesino abitato da poche anime o in un solitario sentiero nel bosco perché sai vedere quello che altri non vedono. Anche quando succede poco o niente hai la tua storia da raccontare.

10. Essere sempre pronto a fare le valigie

Perché noi travel blogger siamo il frutto di un rifiuto, il rifiuto di vedere la vita per come appare. Noi la vediamo e la viviamo in modo diverso, con una magia, un calore, un’emozione in più e siamo sempre un passo avanti a chi crede che “le cose non possono cambiare“. Crediamo che ci sia sempre una soluzione a tutto e che, spesso questa soluzione sia ripartire, ancora una volta, per l’ennesima avventura.

Cosa fa un Travel Blogger

Potrebbe sembrare facile tutto questo. E, infatti, di travel blogger ce ne sono davvero tanti ormai. In realtà, chi scrive dei propri viaggi ha delle caratteristiche ed abilità particolari rispetto ad un normale viaggiatore. Per la serie, non basta viaggiare, né solo saper scrivere. Bisogna essere persone curiose e aggiornate.

Il travel blogger professionista, infatti, comincia a viaggiare già leggendo di viaggi e di esperienze, in una fase antecedente di molto alla prenotazione o all’acquisto del desiderato volo. Per farlo deve necessariamente passare in rassegna l’infinita mole di notizie, aggiornamenti, fotografie, curiosità, informazioni utili, particolarità e assurdità che possono essere reperite sul web (e non solo). In questo momento sta già nascendo l’idea di cosa poter e dover raccontare una volta tornati, si sa già con quali opinioni confrontarsi, a cosa poter replicare e a cosa dover dare conferma.

Di conseguenza il travel blogger parte già con un bagaglio ben fornito d’informazioni che non aspettano altro che confrontarsi con la realtà dei nuovi posti visitati per accrescersi e unirsi ai racconti. Durante il viaggio, poi, il travel blogger si distingue per intraprendenza e frenesia, conosce già alcune delle attrazioni o dei luoghi principali da visitare, è ben equipaggiato di cartine e guide, fa incetta di depliant, coinvolge gli abitanti nel posto in lunghe chiacchierate che diventano guide turistiche a tutti gli effetti, spinge l’acceleratore per non tralasciare nulla, per avere una visione quanto più completa possibile del posto.

Che sia in coppia, in solitaria o in gruppo il travel blogger viaggia con estrema curiosità verso luoghi e persone e mentre fa questo sta già scrivendo e scattando foto adatte, appuntando così quello che è necessario per formare i suoi racconti, viaggia comodo e intraprendente, perlopiù utilizzando il web e i suoi strumenti. E non si ferma nemmeno quando, rientrato alla base, siede alla scrivania e butta giù il suo racconto.

Perché in quel momento il viaggiatore diventa travel blogger, in quel momento si ripercorrono le ore e i giorni trascorsi, si rivedono musei e opere d’arte, s’incontrano di nuovo le persone che abbiamo conosciuto, si rivedono cieli e tramonti, si riassaporano piatti tipici, si provano le stesse sensazioni del viaggio stesso. È così che viaggia uno scrittore, in questo consiste il lavoro del travel blogger!

Cosa può fare il travel blogger per un’azienda

Nel mondo della comunicazione 2.0 un’agenzia viaggi non può certo utilizzare gli strumenti di promozione tradizionali. Chiaramente, il timore di avvicinarsi ad un mondo così diverso come quello di Internet che, per molti, significa ancora perdere vendite e clienti, non è facile. Eppure aprirsi alla rete è stata la chiave di svolta di tantissime aziende per creare relazioni stabili e fruttuose anche fuori dal mondo reale fatto di persone in carne ed ossa. Approcciare un cliente “virtualmente” comporta com’è intuibile un tipo di comunicazione alternativa.

Aprire e gestire una sezione blog

In primis, lavorare sul web significa conoscere e sfruttare Interne in modo intelligente e aprire un blog o affidarne l’apertura e la gestione ad un professionista può essere una mossa vincente. Sempre più spesso ormai si fa marketing attraverso i blog di viaggio e i social media, essendo questi considerati strumenti strategici per farsi conoscere e dimostrare di essere presenti sulla rete. Un potenziale cliente che naviga in Internet ed è in cerca di un consiglio difficilmente deciderà di chiedere informazioni o prenotare un viaggio su un sito poco curato, con pochi contenuti e per di più non ottimizzati.

Ideare un piano di storytelling

Da qui l’importanza per un’azienda di collaborare con un travel blogger che non è solo “uno che scrive” ma principalmente “uno che pianifica” e, poi, scrive. Ogni racconto non è mai lasciato al caso, non è mai uno sfogo adolescenziale o un insieme di parole messe lì a caso tanto per fare numero. Il lavoro del travel blogger segue un preciso programma ed elabora i suoi articoli in modo mirato e adeguato al pubblico e ai suoi interessi affinché i suoi racconti offrano informazioni realmente utili per chi lo segue e gli aprano la strada a nuove opportunità e collaborazioni.

Realizzare un progetto editoriale

Gli articoli di viaggio servono a questo: informazione, visibilità e affidabilità e qui entrano in gioco i travel blogger che meglio di qualunque altra categoria di blogger sanno come offrire ai lettori le risposte che essi cercano, i racconti più accattivanti, pensieri e riflessioni mirate ad attirare l’attenzione e la curiosità dell’utente. Come? In moltissimi modi che vanno ben oltre il semplice “post sponsorizzato”. Il travel blogger è in grado di realizzare un progetto editoriale ben preciso, utilizzando tutta una serie di strumenti di supporto dai post ai video alle fotografie, capaci di accendere la fantasia e di ispirare viaggi futuri.

Costruire itinerari personalizzati

Essere travel planner vuol dire essere innanzitutto viaggiatori. Per me pianificare un viaggio è bello quasi quanto viaggiare e non è una cosa che tutti possono fare perché richiede tempo, impegno, esperienza e cura dei dettagli. Un travel blogger può aiutare un’agenzia di viaggio anche attraverso la pianificazione di itinerari personalizzati e su misura basandosi sui viaggi organizzati fai da te e sulle esperienze vissute in prima persona, potendo anche beneficiare dei feedback preziosi offerti dai lettori che leggono e seguono le sue avventure sulle diverse piattaforme social.

Promuovere pacchetti turistici

Perciò, a tutte le agenzie di viaggio in ascolto, non sottovalutate l’importanza di un travel blogger. Le sue capacità di scrittura, la sua sensibilità verso il pubblico e l’autentica passione che lo lega al viaggio andranno a rappresentare sul vostro blog, qualora decidiate di aprirne uno, il valore aggiunto alla qualità e competenza dei vostri servizi, rendendo offerte e pacchetti vacanze ancora più appetibile finalmente accessibili a quella parte di utenza che ora state trascurando e, di conseguenza, perdendo.

2 commenti su “Travel blogger: chi è e cosa fa un blogger di viaggi”

  1. Ciao, ho scritto un articolo molto simile nel mio blog di viaggi non molto tempo fa.
    Tu preferisci scrivere in viaggio o tornare a casa e riordinare le idee?

    1. Marianna Norillo

      Ciao Federica! Grazie per avermi letto! Personalmente in viaggio raccolgo idee e appunti su carta, conservo ogni depliant, guida e biglietto. Una volta rientrata mi piace ripercorrere tutto il mio viaggio scrivendo!

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