Luoghi memoria da vedere Europa

5 luoghi della memoria da visitare in Europa per non dimenticare

Oggi è il Giorno della Memoria. Una giornata che nasce per commemorare le vittime dell’Olocausto e che rappresenta un’occasione per fermarci e riflettere. Per non dimenticare. In tutto il mondo sono tantissimi i luoghi che questa memoria ci consentono di tenerla viva. Visitarli può far male ma è necessario per capire che atrocità del genere non devono succedere mai più. Ve ne presento alcuni tra i più importanti in Europa (uno di questi è in Italia, e precisamente a Milano).

5 luoghi della memoria da visitare in Europa

1. Museo POLIN – Varsavia

Un museo dedicato alla storia degli Ebrei polacchi, nel quartiere dove sorgeva il ghetto di Varsavia, il più grande tra i ghetti nazisti in Europa.

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2. Casa di Anne Frank – Amsterdam

In un viaggio ad Amsterdam non può mancare una visita alla casa di Anne Frank, che si trova storico palazzo al numero 263 di Prinsengracht di Amsterdam per conoscere e rivivere la sua storia. Non solo la storia di una ragazzina che, ricevuto come regalo di compleanno un diario, è rimasta suo malgrado nelle memorie di un’epoca grazie ai suoi racconti, ma la storia di un popolo, di una generazione e dei suoi eredi che non possono fare altro che attraversare quelle stanze, osservare quelle pareti tappezzate di locandine di attori famosi e chiedersi se quell’alloggio segreto, come lo definisce nei suoi racconti favolistici Anne Frank, serva a custodire le vite di tante anime che hanno subito le assurdità dell’uomo.

La città olandese conserva e racconta la storia di Anne Frank per gli studenti  e per i turisti di tutto il mondo che venendo qui fanno omaggio al suo rifugio. Tre piani di vita normale, sebbene segregata dietro una libreria, in cui si racconta la storia di una ragazzina che ha voluto lasciare traccia di sé. Il diario di Anne Frank ha fatto sì che questo edificio dopo la guerra non venisse demolito bensì grazie alla dedizione del padre Otto Frank, unico superstite della famiglia dopo la deportazione ad Auschwitz, venisse aperto al pubblico nel 1960 per la prima volta.

Originali restano le scale in legno, ripidissime e strette, per il resto l’opera di ristrutturazione ha permesso ai milioni di visitatori di avere una fedele riproduzione del rifugio originario. Le stanze sono buie, poco illuminate perché era così che dal 1942 Anne era stata costretta a vivere, osservando di nascosto un albero, il suo castagno, dall’unico pezzetto di finestra non oscurata in soffitta. La cucina, il bagno, la scrivania per lo studio, la stanzetta di una quasi adolescente riprodotti per creare il clima e lo stile dell’epoca, i poster e le cartoline. Una casa in tutto e per tutto, che ha ospitato le vittime di una reclusione forzata, ha costretto una famiglia ad organizzare una vita quanto più normale possibile all’interno di poche mura.

Il celebre diario di Anna Frank è stato pubblicato ad Amsterdam dal padre Otto Frank  nel 1947, con il titolo originale Het Achterhuis (Il retrocasa) e nel 2009 è stato inserito dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del mondo. Il 25 marzo del 1944 Anne Frank scriveva:

“Voglio essere utile, far divertire la gente. E perciò sono grata a Dio che mi ha donato alla nascita il talento della scrittura, la possibilità di esprimere ciò che è in me”.

Aldilà delle occasioni in cui la società ci richiama alla memoria c’è qualcosa di più potente che sovrasta qualsiasi spot pubblicitario, evento o giornata in calendario, la memoria delle parole. Grazie al suo diario pubblicato in tre versioni, criticato, contestato e conteso, proprio grazie a questo ha reso una testimonianza reale, attraverso la sua penna e la sua passione per la scrittura e la vita ha reso giustizia dei suoi 13 anni, per la sua famiglia e per il popolo ebreo. La sua penna ha dato la possibilità a milioni di persone da tutto il mondo di mettersi in fila sulla Prinsengracht ad Amsterdam per entrare in casa sua, quella casa che solo grazie alla sua passione per la scrittura è diventata un pezzo di vita di tutti.

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3. Memoriale dell’Olocausto – Berlino

Uno dei luoghi della memoria più noti al mondo, che consiste in 3 mila blocchi di pietra per commemorare i 6 milioni di ebrei uccisi.

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Memoriale olocausto berlino

4. Memoriale della Shoah – Milano

Sotto la Stazione Centrale si trova il Binario 21. Da qui partivano i convogli carichi di ebrei destinati ai campi di concentramento nazisti.

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5. Auschwitz-Birkenau – Polonia

Un luogo che tutti conoscete già ma che non può mancare, il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Ci sono stata due volte ed è un’esperienza che mi ha cambiato la vita.

Tutte le info dettagliate qui per organizzare la visita

visita Auschwitz birkenau come arrivare cosa sapere

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