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Cosa mangiare in Emilia Romagna: 10 cibi tipici emiliani e romagnoli

Sapori autentici e tradizioni culinarie radicate rendono l’Emilia-Romagna una delle regioni più rinomate d’Italia per la sua cucina.

Dai piatti ricchi e succulenti dell’Emilia alle delizie rustiche della Romagna, questa terra è un vero paradiso per gli amanti del cibo e io si stessa ne resto ammaliata ogni volta che ci torno.

Ad ogni morso scoprirete un pezzo di storia e di cultura di questa regione. Se state organizzando un viaggio in Emilia-Romagna e avete voglia di scoprire le prelibatezze locali, siete nel posto giusto!

in questo articolo, ti guiderò in un viaggio gastronomico alla scoperta dei 10 cibi tipici emiliani e romagnoli da provare assolutamente. Buon appetito!

Cosa mangiare in Emilia Romagna: 10 cibi tipici emiliani e romagnoli

Tortellini e cappelletti

I tortellini sono una vera e propria eccellenza della cucina emiliana e rappresentano uno dei piatti più celebri e amati dell’Emilia-Romagna. Questi piccoli bocconcini di pasta ripieni sono un vero tesoro culinario, apprezzato in tutto il mondo per la sua delicatezza e raffinatezza.

La forma dei tortellini è unica e affascinante: piccoli anelli di pasta avvolti a forma di ombelico. Tradizionalmente, il ripieno dei tortellini è composto da una miscela di carne di maiale, prosciutto crudo, mortadella, parmigiano reggiano, uova e una spolverata di noce moscata. Questo ripieno viene accuratamente dosato e posizionato al centro di ogni cerchio di pasta, che viene poi piegato e modellato a mano per creare la forma caratteristica dei tortellini.

La preparazione dei tortellini richiede tempo e abilità, poiché ogni tortellino viene realizzato a mano con cura e precisione. La loro cottura è veloce e semplice: vengono lessati in abbondante acqua salata fino a quando emergono in superficie, indicando che sono pronti da gustare.

I tortellini sono solitamente serviti in brodo caldo, creando un piatto confortante e avvolgente. La ricchezza del brodo si fonde con la delicatezza dei tortellini, creando una sinfonia di sapori che delizia il palato. Tuttavia, esistono molte varianti di condimenti per i tortellini, come salse a base di burro e salvia o panna e funghi, che offrono opzioni gustose e diverse per apprezzare questa prelibatezza.

I tortellini sono considerati un simbolo della tradizione culinaria dell’Emilia-Romagna. Ogni boccone è un’esplosione di sapori, un omaggio alla maestria artigianale e all’amore per il cibo di qualità. Assaggiare i tortellini in questa regione è un’esperienza indimenticabile che vi immergerà nella cultura gastronomica e ti lascerà con un ricordo gustoso di uno dei piatti più iconici dell’Italia.

Simili ai tortellini, i cappelletti sono piccoli pasta ripiena a forma di cappello. Sono solitamente serviti in brodo. Ma tra la pasta fresca tipica dell’Emilia Romagna ci sono anche le tagliatelle, sottili strisce di pasta larghe e lunghe, spesso accompagnate da ragù di carne o altri sughi saporiti e gli gnocchi di patate, morbidi e delicati.

Tortellini in brodo tipici dell'Emilia Romagna
Tortellini in brodo

Lasagne alla bolognese

Le lasagne alla bolognese sono uno dei piatti più celebri e amati della cucina emiliana. Originarie della città di Bologna, queste deliziose lasagne sono un tripudio di sapori e strati di gustosa pasta, ragù di carne e besciamella. La preparazione delle lasagne alla bolognese richiede tempo e cura.

La sfoglia di pasta fresca viene stesa sottilmente e tagliata in strisce rettangolari che vengono poi lessate in acqua bollente. Nel frattempo, si prepara un ricco ragù di carne, che solitamente comprende carne macinata di manzo e maiale, cipolle, carote, sedano, passata di pomodoro e un tocco di vino rosso. Il ragù viene cucinato a fuoco lento per ore, sviluppando un sapore intenso e profondo.

Una volta pronta la sfoglia di pasta e il ragù, si passa all’assemblaggio delle lasagne. In una teglia da forno, si crea uno strato di pasta, seguito da uno strato di ragù e uno strato di besciamella, una salsa cremosa a base di burro, farina, latte e noce moscata. Questo processo viene ripetuto fino a esaurimento degli ingredienti, creando una serie di strati succulenti.

Le lasagne alla bolognese vengono poi infornate fino a quando la superficie diventa dorata e croccante. Una volta pronte, sono pronte per essere gustate e condivise. Ogni boccone è una sinfonia di sapori, con la pasta morbida che si fonde con il ragù saporito e la besciamella avvolgente.

Le lasagne alla bolognese sono un vero e proprio piatto comfort, perfetto per riunire famiglie e amici attorno a un tavolo e condividere un pasto abbondante e delizioso. In Emilia-Romagna, è impossibile resistere alla tentazione di assaggiare questa specialità locale che incarna la tradizione culinaria e l’amore per il cibo di qualità.

Tipiche lasagne alla bolognese
Lasagne alla bolognese

Prosciutto di Parma

Il Prosciutto di Parma è uno dei tesori gastronomici dell’Emilia-Romagna e una delle eccellenze riconosciute a livello mondiale. Questo pregiato prosciutto crudo è amato per la sua dolcezza, la texture morbida e il sapore delicato che si scioglie in bocca.

La produzione del Prosciutto di Parma è un processo rigoroso e tradizionale che risale a secoli di storia. I prosciutti vengono messi in un ambiente di stagionatura speciale, chiamato “cantine”, dove l’aria umida e i delicati profumi del territorio conferiscono al prosciutto il suo sapore unico. Qui i prosciutti maturano lentamente per un periodo che può variare da 12 a 36 mesi, durante il quale acquisiscono aromi e sapori caratteristici.

Il gusto raffinato del Prosciutto di Parma è ideale per essere gustato da solo, accompagnato magari da un buon pane fresco o con grissini croccanti. Tuttavia, può anche essere utilizzato per arricchire insalate, antipasti, primi piatti e persino come ingrediente principale in piatti gourmet.

Il Prosciutto di Parma è un’opera d’arte culinaria che rappresenta la passione e l’artigianalità degli esperti produttori. Ogni fetta è un trionfo di sapori delicati e autentici, testimoniando la ricchezza della tradizione gastronomica dell’Emilia-Romagna. Gustare il Prosciutto di Parma significa immergersi in un viaggio di piacere per il palato e sperimentare uno dei capolavori enogastronomici italiani.

Prosciutto di Parma
Prosciutto di Parma DOP

Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più rinomati e amati in tutto il mondo, simbolo dell’Emilia-Romagna e considerato il “re dei formaggi”. Questo straordinario prodotto lattiero-caseario ha radici antiche che risalgono al Medioevo, ed è un simbolo dell’artigianalità e della tradizione enogastronomica dell’Emilia-Romagna.

Segue un lungo periodo di stagionatura, che dura almeno 12 mesi, ma può estendersi fino a 36 o addirittura 48 mesi per le varietà più pregiate. Durante la stagionatura, i formaggi vengono regolarmente girati e spazzolati per sviluppare la loro consistenza compatta e il sapore unico.

Il risultato è un formaggio dal gusto intenso, armonico e pieno di sfumature. Il Parmigiano Reggiano si caratterizza per la sua consistenza granulosa e friabile, con un colore paglierino chiaro. Il sapore è ricco, complesso e leggermente piccante, con note di frutta secca e caramello.

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio molto versatile, che può essere gustato da solo come antipasto o utilizzato per arricchire una vasta gamma di piatti. È perfetto grattugiato su pasta fresca, insalate, zuppe o verdure, e si abbina bene anche a frutta fresca o secca.

Sezione di una forma di Parmigiano Reggiano
Parmigiano Reggiano

Erbazzone

L’Erbazzone è un altro tipico antipasto emiliano dalle origini molto antiche, una specialità gastronomica reggiana. Si tratta di una torta salata riempita con bietola, che viene amalgamata con uova, cipolla e Parmigiano. Io ne ho mangiato uno buonissimo a Castelnovo ne’ Monti in occasione di un blog tour!

Le erbette vengono lessate e poi tritate finemente insieme a cipolla soffritta, aglio e un pizzico di peperoncino per aggiungere un tocco di sapore. A questa miscela di verdure viene poi aggiunto il formaggio, solitamente Parmigiano Reggiano o Grana Padano grattugiato, che dona un gusto ricco e saporito alla preparazione.

L’Erbazzone viene servito caldo o a temperatura ambiente, tagliato a fette come un’eccellente antipasto o secondo piatto e rappresenta un’autentica espressione della tradizione culinaria emiliana. Ogni boccone offre un’esplosione di gusti, combinando la delicatezza delle erbette con la cremosità del formaggio e la croccantezza della pasta.

Erbazzone a fette
Erbazzone

Piadina romagnola

Uno dei tesori gastronomici dell’Emilia-Romagna è la piadina romagnola, simbolo di convivialità e tradizione, che non mi faccio mai mancare quando vado in Romagna. La piadina è preparata con una semplice combinazione di farina, acqua, strutto (o olio d’oliva) e sale.

L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza elastica e morbida. Successivamente, si procede con la stesura della pasta in dischi sottili, che vengono poi cotti su una speciale piastra chiamata “testo” o “teglia”. La cottura sulla piastra conferisce alla piadina la sua caratteristica consistenza morbida all’interno e leggermente croccante all’esterno.

La piadina romagnola può essere farcita in molti modi diversi, con il prosciutto crudo di Parma, il formaggio squacquerone (un formaggio cremoso tipico della regione), rucola e pomodori freschi e tanti altri. Se volete mangiarne una veramente buona, vi consiglio di fare un salto a “Il capriccio di Gola”, a Misano Adriatico!

Piadina romagnola
Piadina romagnola

Crescentine

Anche conosciute come “gnocco fritto”, sono frittelle di pasta lievitata fritte, tipiche di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Vengono chiamate con nomi diversi: torta fritta a Parma, chisolini a Piacenza, pinzini a Ferrara, gnocco fritto a Bologna e Modena ma la loro bontà non cambia e si trovano praticamente ovunque, anche qui a Milano.

Le crescentine sono preparate con un impasto a base di farina, strutto, lievito, sale e acqua. L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza elastica e morbida. Successivamente, si procede con la formazione delle sfoglie, che vengono lasciate riposare per un breve periodo di tempo.

Una volta pronte, le crescentine vengono cotte su una speciale piastra in ghisa, chiamata “testo” o “teglia”, che conferisce loro una consistenza croccante all’esterno e soffice all’interno. Durante la cottura, le crescentine si gonfiano leggermente e assumono una forma tonda e piatta.

Le crescentine sono solitamente servite calde, appena cotte, e si accompagnano con una varietà di salumi, formaggi e salse. Tra le combinazioni più popolari ci sono il prosciutto crudo, il salame, il formaggio squacquerone, il parmigiano reggiano grattugiato e salse come il pesto alla modenese o il lardo di Colonnata.

Gnocco fritto o crescentina
Gnocco fritto

Poveracce

La cucina della Romagna è caratterizzata da pasta fresca fatta in casa, salumi, formaggi e ricette della cucina contadina. La riviera Adriatica, tuttavia, è rinomata anche per il pesce fresco. Qui, i piatti di pesce sono una tradizione tramandata di generazione in generazione, con le ricette segrete dei pescatori che valorizzano le materie prime provenienti dai fondali marini.

Tra i cibi più famosi ci sono le vongole lupino, pescate prevalentemente nella zona di Cattolica. I Romagnoli le chiamano così le vongole “poveracce”. E senza disprezzo, ci mancherebbe, ma semplicemente per il fatto che sulla Riviera Romagnola se ne trovano in gran quantità e, pertanto, hanno un basso costo.

Vengono utilizzate per preparare diversi piatti tipici romagnoli, dal sautè di vongole, agli spaghetti alle vongole, senza dimenticare il tipico e saporito brodetto di pesce. Ma anche servite semplicemente con un po’ di pane bruschettato, cucinate con aglio, olio e prezzemolo (alla marinara) per esaltarne tutto il sapore.

Spaghetti alle vongole dette "Poveracce" in romagnolo
Spaghetti alle vongole

Tigelle

Simili alle piadine, le tigelle sono pancake rotondi e morbidi, tipici di alcune zone dell’Emilia Romagna, in particolare del modenese. Vengono farcite con vari salumi, formaggi e salse, creando un piatto sfizioso e gustoso.

Sono preparate con un impasto simile a quello delle piadine, a base di farina di grano tenero, lievito, strutto (o olio d’oliva), acqua e sale. L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza elastica e morbida, e successivamente viene lasciato riposare per permettere alla lievitazione di fare il suo corso.

Se vi trovate in Emilia-Romagna, non perdete l’occasione di assaggiare le tigelle e scoprire la loro bontà. Sono un’ottima scelta per un pranzo informale, una merenda gustosa o un aperitivo conviviale con amici e famiglia. Le tigelle sono un vero simbolo della tradizione culinaria emiliano-romagnola e un piatto da non perdere durante il vostro viaggio nella regione.

Tigelle simili alle piadine
Tigelle

Zuppa di ceci

Pisarei e fasò sono un piatto tradizionale della cucina piacentina, che rappresenta un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria locale. Questi deliziosi gnocchetti di pane sono un piacere per il palato e un piatto che evoca i sapori e gli aromi della cucina contadina di Piacenza.

I pisarei sono preparati con una miscela di farina di grano tenero e pane raffermo sbriciolato. L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza morbida e elastica, quindi si procede con la formazione dei pisarei, che vengono arrotolati a forma di piccoli gnocchi.

Una volta pronti, i pisarei vengono lessati in acqua bollente salata fino a quando vengono cotti al dente. Poi vengono scolati e conditi con un sughetto particolare a base di fagioli borlotti, che vengono cotti con pancetta, cipolla, carota, sedano e pomodoro. Questo sughetto ricco e saporito viene versato sui pisarei, creando un piatto gustoso e appagante.

I pisarei e fasò sono spesso accompagnati da un condimento finale di formaggio grana grattugiato, che conferisce un ulteriore tocco di gusto al piatto. Questa combinazione di sapori e consistenze rende i pisarei e fasò un piatto unico e indimenticabile.

Zuppa di ceci tradizionale
Pisarei e fasò

Questi sono solo alcuni dei tanti cibi prelibati che l’Emilia-Romagna ha da offrire. Assicuratevi di esplorare la cucina locale e gustare tutte le specialità che incontrerete durante il vostro viaggio!

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