Lecce centro storico: chiese, monumenti e attrazioni

Lecce centro storico: chiese, monumenti e attrazioni da visitare

Lecce è la città più barocca della Puglia, anche soprannominata la Firenze del Sud per i suoi musei a cielo aperto. Basta passeggiare per i vicoli del centro storico per capirlo: meravigliosi monumenti e palazzi si scoprono in tutto il suo splendore ad ogni angolo. Itinerario studiato o meno, a Lecce basta camminare e perdersi.

Passeggiando nel centro storico di Lecce si viene investiti dalla sua bellezza barocca, delle chiese come delle case con i loro balconi che adornano le facciate degli splendidi palazzi. C’è chi visita Lecce in un giorno, di passaggio ma la verità è che ci vorrebbe almeno un weekend per apprezzarla al meglio.

Ce lo racconta Alessandra che ha preparato per i lettori di Ti racconto un viaggio un utilissima guida sul centro storico di Lecce con un itinerario a piedi tra chiese, monumenti e attrazioni più importanti della città da visitare in un weekend o più giorni di viaggio.

Lecce centro storico: info utili

Come arrivare a Lecce

Trovandosi nel centro del Salento, si può raggiungere in diversi modi.

In auto, provenendo da Nord, l’uscita dell’autostrada A14 è Bari Nord. Da qui proseguire sulla superstrada Bari – Brindisi – Lecce. Arrivando da Taranto, prendere la statale adriatica che collega Bari a Lecce. Dal Sud Italia,  autostrada A/16 uscita Bari Nord e poi superstrada Brindisi- Lecce.

In treno si arriva direttamente a Lecce con Trenitalia (Frecce/Italo/IC(regionali dalle principali stazioni).

In aereo, la miglior soluzione è atterrare all’aeroporto di Brindisi Casale (circa 45 km dalla città), in alternativa l’aeroporto di Bari, distante 170 km e raggiungibile in 1h 30 minuti di auto. Dall’aeroporto partono vari autobus per la città.

Dalle principali città italiane partono diverse linee di pullman, l’autostazione, il City Terminal, si trova in piazza Carmelo Bene, in posizione lievemente decentrata rispetto al centro della città.

Quando andare a Lecce

Il periodo migliore per visitare Lecce è sicuramente la primavera e l’estate. Il 24, 25 e 26 agosto è possibile partecipare alla festa di San Oronzo, patrono della città: Lecce diventa ancora più bella grazie alle varie illuminazioni in giro per la città ed alle processioni molto vive.

Lecce centro storico: chiese, monumenti e attrazioni da visitare

Porta Napoli

Iniziamo l’itinerario partendo da Porta Napoli, chiamata così perché, oltrepassandola, si andava nella direzione dell’omonima città. Ancora oggi è uno degli antichi accessi alla città. Da vedere nelle vicinanze l’ obelisco, alto 10 metri e decorato da diversi simboli. Costruita nel 1548 in onore di Carlo V, la porta si trova nello stesso luogo in cui, un tempo, si trovava l’antica Porta San Giusto.

Porta Napoli, Lecce
Porta Napoli, Lecce

Duomo di Lecce ( Cattedrale di Santa Maria Santissima Assunta)

Imbocchiamo Via Giuseppe Libertini per concederci una passeggiata ammirando botteghe, ristoranti e locali tipici, per giungere quasi improvvisamente alla Piazza del Duomo. Conosciuta anche come Cattedrale di Santa Maria Santissima Assunta, è una delle meraviglie della città, da ammirare tanto all’esterno quanto all’interno. Dedicato a Maria Santissima Assunta, il Duomo venne costruito una prima volta nel 1144 e una seconda volta nel 1230. La sua facciata settentrionale è un vero trionfo del barocco. Al suo interno, da non perdere la visione dei quattro altari.

Cattedrale di Santa Maria Assunta, Lecce
Cattedrale di Santa Maria Assunta, Lecce

Chiesa di Sant’Irene

Perdendosi nel centro di Lecce, non lontano dal Duomo, potremmo scoprire la Chiesa di Sant’Irene, costruita tra la fine del 500 e metà 600 e dedicata a Sant’Irene, protettrice della città prima di Sant’Oronzo. La facciata esterna appare molto lineare, mentre l’interno sorprende con la sua navata maestosa e luminosa. Non mancano di certo decorazioni e altari barocchi, le tele e diverse statue da ammirare.

Anfiteatro Romano – Piazza Oronzo

Arriviamo in pochi minuti in Piazza Sant’Oronzo, dove troviamo i resti dell’Anfiteatro Romano.  Posti sotto il livello della strada e risalenti al I e II secolo d.C., furono scoperti all’inizio del Novecento durante gli scavi per la realizzazione della sede della Banca D’Italia. L’anfiteatro ricorda il Colosseo e l’Arena di Verona, ma ai giorni nostri è possibile ammirare solo un terzo della struttura originaria, che si stima potesse ospitare fino a 25mila persone.

In Piazza Sant’Oronzo da non perdere :

– uno dei bar storici di Lecce, il Caffè Alvino, dove è possibile degustare prodotti da rosticceria e il pasticciotto, il dolce tipico salentino;

– ogni giorno a mezzogiorno, al posto dei soliti rintocchi delle campane, risuona la voce di Tito Schipa ( attore e tenore italiano del primo Novecento) con una sua canzone. Un teatro a cielo aperto!

– la colonna di Sant’Oronzo, patrono di Lecce e un mosaico che raffigura una lupa. Una leggenda racconta che calpestarlo possa portare molta sfortuna. Attenzione, quindi!

Piazza Sant’Oronzo, Lecce
Piazza Sant’Oronzo, Lecce

Teatro Romano

A pochi metri ecco il Teatro Romano: la sua scoperta è avvenuta nel 1929. Di data incerta ma quasi sicuramente risalente al periodo augusteo, il teatro conserva reperti rinvenuti durante gli scavi e si calcola che potesse ospitare fino a 5mila spettatori all’epoca.

L’ingresso si trova nel cuore del centro storico, ma è necessario seguire le indicazioni Museo del Teatro Romano per arrivare alla biglietteria. Per chi non ha tempo di visitarlo, è possibile recarsi in Via Arte Cartapesta per intravederlo da una  grata. Ad oggi è possibile vederne solo una parte, a causa delle costruzioni circostanti.

Teatro Romano, Lecce 
Teatro Romano, Lecce 

MUST, Museo Storico della Città

A poca distanza dal teatro troviamo il Must, Museo Storico. Situato all’interno dell’ex monastero di Santa Chiara risalente al Quattrocento, il Museo ospita mostre temporanee ed una permanente dedicata sia ad opere settecentesche che ad artisti locali emergenti. È possibile fare un tour in 3D del patrimonio barocco leccese. 

Convitto Palmieri

Imboccando Via Paladini, arriviamo al Convitto Palmieri, riaperto nel 2016 dopo vari restauri. Ad oggi vanta una grande giardino, cortili e chiostri, sale lettura multimediali e una delle biblioteche più grandi del Sud, la Biblioteca Bernardini. Fino al 1810 fu sede di un convento francescano, all’interno del quale era incastonata la Chiesa di San Francesco della Scarpe, ancora visibile. Conosciuta come la “la chiesa senza facciata” , colpisce grazie all’ampiezza dello spazio ed ai preziosi altari. L’oratorio, infine, è ornato da affreschi seicenteschi e da una tela che raffigura San Francesco d’Assisi. Secondo la leggenda, San Francesco soggiornò qui nel 1219 mentre era diretto in Terrasanta e, nel cortile, si dice ci sia un albero di arancio piantato proprio da lui.

Via delle Giravolte

Raggiungiamo via delle Giravolte, ma attenzione a non perdersi! Il nome fa già intuire qualcosa: si tratta di un vero e proprio labirinto di vicoli e piazzette, realizzato nel Medioevo col preciso intento di disorientare i nemici. Una vera chicca tutta da scoprire.

Via delle Giravolte, Lecce
Via delle Giravolte, Lecce

Porta Rudiae

Concludiamo il primo giorno arrivando a Porta Rudiae, una delle 3 porte d’ingresso nella città, ancora ben visibile oggi in tutta la sua magnificenza, con le statue dei fondatori di Lecce e di Sant’Oronzo poste sulla sua sommità.

Porta Rudiae, Lecce
Porta Rudiae, Lecce

Porta San Biagio

Riprendiamo l’itinerario partendo da Porta San Biagio, dedicata all’omonimo santo, dove ammiriamo la scultura del Santo e porta d’ingresso nella movida leccese. Oltre la Porta, troviamo Piazza d’Italia, poco nominata ma con un importante monumento ai caduti in guerra. Nella stessa piazza è possibile vedere anche l’ex casa del mutilato e degli invalidi di guerra.

Chiesa di San Matteo

Da Porta San Biagio, percorrendo via Perrone, troviamo la piccola Chiesa di San Matteo, tipico esempio di barocco romano architettato da Achille Larducci nella seconda metà del ‘600. La particolarità di questa chiesa è che la parte inferiore della facciata è convessa mentre la superiore concava, il tutto creato per conferire una percezione di movimento. L’interno ospita una navata e un altare barocco e riccamente decorato, attribuito alla scuola di Giuseppe Cino. Ai lati troviamo diverse cappelle con altari e statue dei 12 apostoli, oltre ad altri preziosi dipinti e statue.

Chiesa di Santa Chiara

Da Via della Cartapesta percorriamo circa 100 metri per arrivare in Piazza Vittorio Emanuele II,  centro della vita leccese. Conosciuta con il nome di Piazzetta Santa Chiara, in questa piazza spicca la meravigliosa Chiesa di Santa Chiara, un altro dei tanti esempi di barocco presente a Lecce.

Sulla facciata, maestosa, si innalzano le colonne in stile corinzio e il bel portale, con in cima lo stemma dell’ordine serafico. L’interno è formato da una navata, arricchita sui lati da cappelle con archi sormontati da grate, dietro le quali le monache assistevano alla messa, da un organo del Settecento, altari del Seicento e diverse opere d’arte.

Chiesa di Santa Chiara, Lecce
Chiesa di Santa Chiara, Lecce

Castello Carlo V

Poco distante troviamo il Castello Carlo V. Spesso ospita mostre interessanti ed entrarci può essere un’ ottima idea per visionare gli ambienti interni. All’interno di una delle sale vale la pena visitare il Museo della Cartapesta, che contiene i migliori esempi di antiche statue in cartapesta del passato, realizzate con la tecnica della plastificazione della carta, tradizione degli artigiani leccesi giunta fino ai giorni nostri.
Piazza Mazzini

Girando in Via Salvatore Trinchese, ed ammirando le innumerevoli vetrice, eccoci in pochi minuti in Piazza Mazzini, la zona dello shopping. Circondata da alberi, al centro ospita una grande fontana di stile contemporaneo, in contrapposizione al barocco tipico della città. In questa piazza troviamo diversi locali dove poter gustare anche i piatti tipici salentini.

Castello Carlo V, Lecce
Castello Carlo V, Lecce

Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio

Prendiamo via Monte San Michele ed in 3 pminuti a piedi ci troviamo davanti alla chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio . Questa chiesa è una scoperta, soprattutto al suo interno: esternamente non si nota la bellezza, in quanto ha uno stile romanico, sobria e racchiusa fra due alte colonne. Appena entrati si rimane sbalorditi dai vari affreschi che ricoprono le tre navate, così come dal pavimento musivo, dagli altari, dalle tele di artisti salentini e dal pulpito.

Basilica di Santa Croce

Rientriamo verso il centro storico ed arriviamo alla Basilica di Santa Croce, una delle chiese più belle di Lecce. Situata in via Umberto I, è tra gli esempi migliori del barocco leccese. A colpire è la facciata, finemente decorata da sembrare un tridimensionale: statue, ornamenti e rappresentazioni religiose “escono” dalla struttura, come se fossero dotate di vita propria. Accanto si trova il Museo Ebraico, che racconta la storia del popolo ebraico ed è l’occasione per vedere una parte dei sotterranei cittadini.

Basilica di Santa Croce, Lecce
Basilica di Santa Croce, Lecce

Giardini pubblici Giuseppe Garibaldi

Un po’ di riposo ci vuole ad approfittiamo dei giardini pubblici a poca distanza dalla basilica che si estendono su circa 34.000 mq ed hanno 4 ingressi. Al loro interno troviamo alcuni busti di personaggi illustri locali e nazionali e giostre per i più piccoli, oltre al maestoso verde dato da alberi, cespugli, arbusti. Al centro una piazzetta con tanto di panchine ed un laghetto dove rilassarsi dopo una passeggiata.

Queste sono le cose da vedere a Lecce centro storico. Questa città della Puglia salentina è un vero tesoro di arte, storia e cultura e sono certa che vi conquisterà. Questo itinerario completo del centro vi consentirà di vedere il meglio di Lecce e se vi avanza del tempo ecco cosa vedere nei dintorni di Lecce. Buon viaggio in Salento!

Dove dormire a Lecce

Booking.com

Questo articolo è stato gentilmente fornito da un guest writer. Se anche voi avete voglia di condividere racconti e consigli di viaggio, inviatemi la vostra idea/proposta.

Articolo scritto da Alessandra Prevosti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.