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Cosa fare al Ponte dei morti a Milano: 5 luoghi infestati da visitare

Milano non è esattamente una di quelle mete consigliate per trascorrere Halloween e il ponte dei morti perché, a differenza di altre, non circolano molte storie di fantasmi e racconti paurosi particolarmente significativi. In realtà, pur non essendo la città gotica per eccellenza, anche Milano ha i suoi misteri, le sue leggende metropolitane ed i suoi luoghi infestati perfetti da visitare magari proprio in occasione di Halloween, nella notte più paurosa dell’anno. Potreste creare un itinerario ah hoc dei luoghi più infestati di Milano oppure vedere quelli che vi colpiscono (spaventano) di più. A voi la scelta! 

Dove andare per Halloween a Milano

1. Parco Sempione

Tra i luoghi più infestati di Milano da visitare per il Ponte dei morti ve ne consiglio uno che è diventato famoso in tutta la Lombardia: Parco Sempione, il parco più grande della città. Nel XV° secolo era un bosco molto grande situato accanto al Castello Sforzesco di cui vi ho parlato qui per poi diventare nel 1894 un giardino pubblico. Secondo la leggenda, in questo celebre parco si aggira il fantasma di una Dama vestita di nero, in grado di manipolare la mente di coloro che tentano di avvicinarla. La leggenda, tuttavia, è confermata da molte testimonianze di persone che raccontano di essersi ritrovate in una villa misteriosa che non esiste nel parco, illuminata da candelabri, preparata a lutto, di aver visto al suo interno la bara di una giovane ragazza dai capelli castani e di essersi poi risvegliati in un punto casuale del Parco, diverso da quello in cui ricordano di essersi fermati. Abbastanza inquietante, vero? 

parco sempione milano

2. Via Bagnera

Se c’è un luogo a Milano che si può definire veramente spettrale, dobbiamo necessariamente raggiungere Via Bagnera, la via più stretta di Milano, nei pressi di via Torino. Forse se ci siete passati altre volte e non vi ha in alcun modo spaventati anche perché i murales colorati ai lati sono fuorvianti. In realtà, proprio in questa via verso la metà dell’Ottocento sono stati commessi quattro terribili delitti. L’assassino Antonio Boggia poi soprannominato il “Mostro di Milano” è considerato il primo assassino seriale italiano e secondo una leggenda milanese, il suo fantasma si aggira ancora nei pressi di via Bagnera, manifestandosi attraverso una ventata di aria gelida.

3. Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Milano misteriosa. Milano inquietante. Un mix spettrale che si può trovare nella Chiesa di San Bernardino alle Ossa di cui vi ho parlato nel mio post su 10 luoghi segreti e poco conosciuti di Milano. Al suo interno troverete migliaia di ossa che ricoprono le pareti di una piccola cappella della Chiesa. La leggenda narra che da alcune delle ossa accatastate alle pareti si ricomponga, il 2 novembre di ogni anno, lo scheletro di una bambina per dar vita ad una processione del tutto particolare. Sarà così? Non vi resta che visitare la Chiesa e scoprirlo di persona, sempre che riusciate a superare le vostre paure. 

Ossario di San Bernardino alle ossa

4. Corso di Porta Romana

Un luogo in cui dovete assolutamente passare è, poi, Corso di Porta Romana, una delle sei porte principali di Milano che in passato identificava anche uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, il Sestiere di Porta Romana appunto. Pochi sanno che qui, al numero 3, si trova un palazzo molto particolare, Palazzo Acerbi, che all’inizio del XVII secolo si credeva fosse abitato dal Diavolo tanto da essere conosciuto come la “casa del diavolo”. La spiegazione è, come sempre, da cercare nella storia. Durante la peste che colpì Milano e che aveva portato morte e distruzione ovunque, il padrone del palazzo, il marchese Ludovico Acerbi, era, infatti, l’unico a non averla contratta e a condurre una vita agiata e benestante noncurante della tragedia che lo circondava, tanto da far emergere tra la gente inquietanti dicerie.

5. Piazzale Aquileia

Concludo il mio itinerario di luoghi infestati a Milano con Piazzale Aquilea, in zona Sant’Agostino. Questa piazza ci riporta al 1775 con la storia di un incallito criminale di nome Carlo Sala, accusato di essere un saccheggiatore di chiese, che fu qui giustiziato e sepolto. Molti passanti raccontano di essersi imbattuti nel suo fantasma, un uomo massiccio e senza vestiti, che li osserva e sussurra loro all’orecchio il luogo della sua sepoltura, un cimitero ormai dimenticato di cui resta solo una cappella in pietra bianca decorata di teschi su cui compare la scritta “Ciò che sarete noi siamo adesso, chi si scorda di noi scorda se stesso”.

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