Dintorni di Oslo: cosa vedere

Dintorni di Oslo: cosa vedere tra natura, musei e città fortificate

Nei dintorni di Oslo e del suo centro urbano, sono tante le location che meritano una visita. Ci sono bellissimi villaggi e interessanti attrazioni a cui dedicare una giornata. Partiamo allora insieme alla scoperta delle migliori gite di un giorno nei dintorni di Oslo.

Dintorni di Oslo: cosa vedere tra natura, musei e città fortificate

Foresta di Nordmarka

Tra questi luoghi interessanti uno dei miei preferiti è la Foresta di Nordmarka che rappresenta il centro geografico della capitale della Norvegia, l’unica capitale al mondo ad avere una foresta nel cuore della città. Ci sono andata durante il mio viaggio ad Oslo per alternare le visite di musei e attrazioni cittadine ad una giornata nella natura e ne è valsa la pena perché è un posto che in Italia possiamo solo sognare!

La Foresta di Nordmarka è una delle location più amate e conosciute della zona, soprattutto dai locali, che la frequentano molto spesso sia d’estate che d’inverno essendo a pochi chilometri di distanza da Oslo. Situata a soli 20 minuti dal centro, infatti, la Foresta Nordmarka è facilmente raggiungibile e ben servita anche dai mezzi pubblici. Inoltre, questa grande distesa di verde incontaminato rappresenta una fonte di benessere e di vita all’aria aperta irrinunciabile per i norvegesi, da sempre abituati al contatto con la natura, anche quella più selvaggia dei boschi e delle isole, come l’isola di Hovedoya.

foresta_oslo_nordmarka_primavera

Per chi ama gli spazi verdi ed il trekking, un’escursione nella Nordmarka è, quindi, imperdibile. Questi boschi a nord dell’Holmenkollen, il famoso trampolino di salto con gli sci, sono perfetti per fare passeggiate ed escursioni a piedi oppure per andare in slitta o in mountain bike. Sentieri e percorsi sono ben segnati, ma vi consiglio di mettere in borsa una cartina ed una bussola se non volete perdervi, cosa che, invece, è successa a me e marito: dopotutto, ci siamo solo inoltrati nella foresta innevata per chilometri senza sapere dove stessimo andando, che geni!

Presso l’Ufficio Informazioni Turistiche potete trovare le cartine gratuite semplificate di tutta la zona e scegliere il percorso che vi interessa. Andateci perché la foresta Nordmarka è bellissima e, dopo averla visitata, non mi meraviglia che i norvegesi la frequentino così spesso. Avendo più tempo a disposizione, ci sarei tornata volentieri! D’altronde nella Foresta Nordmarka, c’è posto anche per i più pigri. Chi preferisce starsene in relax, può comunque approfittare di questi spazi immensi, circondati da alberi e corsi d’acqua per riposarsi, leggere, fotografare.

In primavera e durante la stagione estiva, se avete tempo e voglia, vi suggerisco di fare bella camminata a piedi fino a Frognerseteren, che sarà allietata da un suggestivo itinerario naturalistico lungo circa 2,4 km. Da qui potete prendere la metro e tornare indietro senza difficoltà. Noi, appena arrivati, abbiamo esplorato prima l’area intorno al lago Sognsvann, il percorso principale e più frequentato. Da qui partono diversi sentieri che permettono di raggiungere anche laghi più lontani e zone, probabilmente, più impervie.

Ne abbiamo scelto uno a caso e, dopo aver camminato per ore senza incontrare un’anima viva ed esserci inoltrati nella foresta sempre più bianca e più fredda, siamo stati inaspettatamente ripagati da un panorama spettacolare sul lago Skjærsjøen che fornisce acqua al Maridalsvannet, il lago più grande della regione di Oslo. Nonostante il vagabondare senza meta, la stanchezza e qualche scampato pericolo, infatti, abbiamo potuto ammirare magnifici scorci naturali e godere di una fantastica vista panoramica della città, rendendo la nostra una giornata impossibile da dimenticare!

Penisola di Bygdoy

Dopo aver lasciato l’isola di Hovedoya ed essere tornati al porto di Oslo, risaliamo su un altro traghetto per raggiungere la Penisola di Bygdoy, situata nella parte occidentale di Oslo. Il servizio di traghetti via mare, attivo da aprile a ottobre, dura appena 15 minuti e possiamo utilizzare ancora lo stesso biglietto acquistato per fare il giro delle isole. In alternativa, potete raggiungere la penisola con l’autobus 30 che impiega circa 20 minuti e parte dal Nationaltheatret.

Arrivati sulla Penisola di Bygdoy, proseguiamo per la strada principale e due lunghe file di case, poste su entrambi i lati, a destra e a sinistra, ci accompagnano nel nostro tragitto. Dopo i primi 10 minuti ci rendiamo subito conto che si tratta di un quartiere residenziale. Un solo commento al proposito: le case sono tutte bellissime! In perfette condizioni e ben tenute oltre che molto grandi e nuove, le case della Penisola di Bygdoy attirano la nostra attenzione e stimolano la fantasia in un modo incredibile. “Potrei viverci per sempre in una casa come questa”, dico tra me e me.

Le case norvegesi hanno un fascino unico. In gran parte bianche e in legno, sono circondate da giardini curatissimi e pare che alcune abbiamo anche 80-100 anni, eppure non si direbbe. Osservarle e ammirarle nella loro splendida forma vale la visita alla Penisola, soprattutto in una bella giornata di sole. Nonostante il loro aspetto lussuoso  e i loro prezzi da capogiro (sono le più costose di tutta la Norvegia), queste abitazioni riescono, comunque, ad integrarsi perfettamente con l’ambiente incontaminato circostante, diventandone parte integrante.

Tra le case più famose e sicuramente più care troviamo Bygdø kongsgård ed Oscarshall, due importanti tenute reali. La prima occupa gran parte della zona nord-occidentale della penisola ed è la residenza estiva ufficiale del re di Norvegia. Il Castello di Oscarshall, invece, costruito tra il 1847 e il 1852 dall’architetto danese Johan Henrik Nebelong su commissione del re Oscar è stato aperto al pubblico nel 1881 in qualità di museo e durante l’orario di visita si tengono visite guidate, purtroppo, solo in norvegese.

Penisola_ Bygdoy_oslo_norvegia_case_porto_museo_fram

E per chi al massimo mastica un po’ di inglese, cosa c’è da vedere? Molto altro! La Penisola di Bygdoy, infatti, vanta alcune delle migliori e più importanti attrazioni della città. In particolare, gli amanti della storia non resteranno delusi: ci sono cinque musei, tutti abbastanza grandi, dedicati alle tradizioni e alle attività marinare della Norvegia. Da non perdere il Norsk Folkemuseum, il museo folkloristico norvegese e il Vikingskipshuset, il Museo delle navi vichinghe, due tappe obbligate per approfondire la conoscenza di questo paese.

Gli altri tre, non meno interessanti, sono:

  • il Museo Kon-Tiki, che mostra le leggendarie spedizioni di Thor Heyerdahl;
  • il Museo Marittimo norvegese;
  • il museo Fram, dal nome della nave usata da Roald Amundsen, famoso esploratore norvegese delle regioni polari.

Fortezza di Fredrikstadt

Costruita nel 1567, Fredrikstad è la città fortificata meglio conservata del nord Europa. Il centro storico mantiene la sua essenza originale e colpisce per le strade lastricate e gli antichi edifici della zona, oggi trasformati in gallerie d’arte. Nel 1567, il re Federico II di Norvegia decise di costruire un’area difensiva in corrispondenza della foce del fiume Glomma. Questa nuova città fortificata si ampliò via via fino a divenire la sesta città più grande del paese. Nel XX secolo, Fredrikstad assunse ancora più importanza grazie all’industria navale e del legno.

Oggigiorno, Fredrikstad conserva la sua essenza medievale grazie agli edifici storici e i ponti levatoi del XVIII secolo. Se volete arricchire ancora di più la vostra visita della città, potete percorrere il fiume Glomma in traghetto e lasciarvi cullare dalla tranquillità delle stradine di Fredrikstad. L’importanza difensiva di Fredrikstad nel XVIII secolo traspare in ogni angolo del centro storico della città. La zona è accessibile solo in traghetto, dal momento che si trova circondata da mura e canali a forma di stella.

Inoltre, nella Città Vecchia potrete trovare piccoli commerci di artigianato, antiche dipendenze militari, piccole casette di legno e persino un molino a vento. Vi sembrerà di viaggiare indietro nel tempo! Inoltre, se volete conoscere meglio l’origine di Fredrikstad, la Città Vecchia ospita un museo che ripercorre le tappe fondamentali della città, all’interno del quale sono conservati oggetti di oltre 300 anni fa. Se lo desiderate, inoltre, potrete visitare il Museo della ferrovia, un’innovazione chiave nel processo di sviluppo industriale di Fredrikstad. Se non avete problemi d’orario, vi raccomandiamo di visitare Fredrikstad nel fine settimana. In tal modo, visiterete la località nel pieno della sua movida, troverete i negozi aperti e potrete dare un’occhiata al mercato dei prodotti artigianali tipico del sabato.

Fredrikstad è il luogo ideale per fare shopping e degustare i prodotti tipici norvegesi! Il modo più semplice per raggiungere Fredrikstad è in treno dalla Stazione centrale di Oslo. Una volta in stazione, dovrete camminare una quindicina di minuti fino ad arrivare al molo del fiume Glomma, dove troverete traghetti gratuiti che collegano Fredrikstad alla Città Vecchia. I traghetti partono ogni quindici minuti e la traversata è di cinque minuti, tempo sufficiente per lasciarvi sedurre dalla bellezza del paesaggio norvegese.

Grazie per la tua visita! Se ti va, lasciami un commentino qui sotto. Mi faresti molto felice! Ti aspetto anche su Facebook e Instagram.

4 commenti su “Dintorni di Oslo: cosa vedere tra natura, musei e città fortificate”

    1. Marianna Norillo

      Confermo, Nordmarka è un luogo splendido per vivere la Norvegia in modo alternativo al contatto con la natura!

  1. Ciao…la Norvegia e’ stupenda.
    La crociera e’ stata fantastica, ma ci torno in macchina.
    Voglio i fiordi da un’altra prospettiva e voglio transitare sull’autostrada dell’oceano.
    10 giorni partendo con l’auto dall’aeroporto di
    Oslo.
    Proponi un itinerario da circa 200 km al giorno passando per i paesaggi più’ mozzafiato.
    Doriano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.