La truffa delle case vacanza inesistenti non è nuova ma mentre prima gli annunci che offrono case da affittare per l’estate rivelandosi in seguito truffaldini si trovavano sui giornali in carta stampata negli ultimi tempi hanno trovato nel mondo di Internet terreno fertile per attecchire, moltiplicarsi e mietere quante più “vittime” possibili tra ingenui vacanzieri o frettolosi turisti in cerca di ferie e relax. I siti di annunci come Subito.it e Kijiji si sono moltiplicati negli ultimi anni consentendo a molti di scambiare, vedere e compare oggetti e servizi a buon prezzo.
Ma c’è anche chi ha intravisto in queste piattaforme una possibilità di lucro. Impensabile per la maggior parte di noi eppure un gruppo di 22 persone nel milanese è riuscito negli ultimi mesi a derubare centinaia di persone di una cifra consistente che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, dovrebbe ammontare a 350.000 euro proprio attraverso la pubblicazione di annunci truffa online di case vacanza inesistenti oppure non disponibili che, spesso, “assegnava” a più affittuari contemporaneamente.
Questi annunci online di appartamenti al mare o in montagna erano situati in località molto turistiche della Riviera Romagnola come Rimini e Riccione o del bellissimo Salento, come Gallipoli, la Perla dello Ionio, ma anche in zone sciistiche famose come Courmayeur, in Val d’Aosta e contenevano diverse foto dell’immobile ma contattando il proprietario era possibile riceverne altre in privato via mail e farsi dare anche contatti e numero di telefono per sentirsi a voce e prendere accordi.
Al momento della conferma della prenotazione, agli inquilini veniva, poi, chiesta una caparra e fornito un codice IBAN per il versamento. Dal momento del versamento in poi, i truffatori smetteranno di rispondere e si dilegueranno nel nulla, gettando i poveri malcapitati nella desolazione di aver perso tempo e, soprattutto, soldi senza aver alcuna possibilità di recuperarli. Ma quest’ultimo è solo uno degli ultimi esempi di come il web, nelle mani di persone poco raccomandabili, può diventare pericoloso e danneggiare gli altri.
Secondo l’UNC, l’Unione Nazionale Consumatori, considerando le numerose segnalazioni ricevute, la truffa delle case vacanza, esattamente come la truffa dei buoni vacanza, è molto più diffusa di quanto si possa pensare. A volte, per fortuna, le segnalazioni riguardano perlopiù piccole mancanze e disservizi oppure alloggi non del tutto corrispondenti alle descrizioni, però, molte denunciano proprio questa truffa della case vacanza inesistenti. E i nomi dei presunti truffatori sono quasi sempre gli stessi.
Uno dei più “famosi” è quello di una certa Maria Russo, una vera e propria truffatrice seriale a quanto pare che, una volta inviata la sua carta d’identità e altri dati (probabilmente falsi) per convincere i suoi interlocutori a sborsare la famosa caparra a conferma della prenotazione di diverse case vacanza che lei dichiarava di avere in alcune località della Toscana come Follonica e Marina di Campo, spariva senza lasciare traccia. Adesso pare abbia ripreso la truffa pubblicizzando altri appartamenti, stavolta in Sardegna, sotto il nome di Alessia (Ale).
Anche voi siete incappati in questa truffa o avete avuto esperienze simili?
È purtroppo una terribile esperienza, che a me per fortuna non è mai capitato di vivere. Invece a dei miei conoscenti , sì.
Secondo me quel che bisogna fare è controllare l’indirizzo su Maps e vedere se quello che è pubblicato sul sito corrisponde alla realtà.
Bel suggerimento Marianna, meglio controllare infatti o affidarsi solo a siti ufficiali ed enti riconosciuti. La fregatura è dietro l’angolo 🙁