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La vera storia di Babbo Natale da San Nicola a Santa Claus

Tutti parlano di lui ma la domanda è: quanti conoscono la vera storia di Babbo Natale? Certo, viene dal Polo Nord, ha una folta barba bianca e si sposta a bordo di una slitta trainata da renne nella notte tra il 24 e il 25 dicembre per portare i regali ai bambini di tutto il mondo ma da dove arriva questo personaggio così amato anche dagli adulti e qual è la sua storia? Voglio provare a raccontarvela perché credo che sia affascinante e molto più vicina a noi di quanto si possa immaginare.

La vera storia di Babbo Natale

Babbo Natale è greco

Diversamente da come si pensa, infatti, Babbo Natale non nasce nel freddo e lontano Polo nord ma sulle rive del Mediterraneo. Di origine greca, nato intorno al 280 d.C., il suo nome era Nicola poi divenuto vescovo di Mira, località dell’Asia Minore, oggi corrispondente alla Turchia. Prima di essere rappresentato come Babbo Natale, Nicola si guadagna numerosi altri meriti e titoli tra cui quello di promotore della fede cristiana, che aveva strenuamente difeso andando incontro a persecuzioni e lunghi anni di prigionia.

The Real Face of Santa

La sua iconografia, in realtà, non assomigliava molto all’anziano allegro, barbuto e in sovrappeso con cui oggi, a livello internazionale, si identifica Babbo Natale e gli studi antropologici hanno fatto una scoperta interessante. È stato possibile, infatti, ricorrendo a moderne tecniche scientifiche ricostruire il vero aspetto di Santa Claus come quello di un uomo anziano, dalla pelle olivastra, il naso rotto dalla barba e capelli grigi, come poi mostrato nel documentario della BBC The Real Face of Santa.

I miracoli di San Nicola

In seguito alla sua morte, intorno alla metà del IV secolo, la figura di San Nicola era ormai popolarissima tra i cristiani, soprattutto per i tanti miracoli di cui era ritenuto protagonista tanto che molte professioni, tra cui i marinai, decisero di adottarlo come loro patrono. Tutto questo comunque non spiega ancora l’associazione di San Nicola a Santa Claus in effetti ed è stato per primo Gerry Bowler, storico e autore del libro Santa Claus: A Biography a fornirci qualche elemento in più.

San Nicola diventa leggenda

Secondo Bowler, San Nicola diventa ufficialmente Babbo Natale in seguito alla diffusione in Europa, nel 1200, di due leggende, una in cui salva tre ragazze dalla prostituzione regalando tre sacchi d’oro al padre in modo che possa salvarsi dai debiti, l’altra in cui, dopo aver scoperto il terribile delitto compiuto su giovani vittime, le riporta in vita. A questo punto, chiariti alcuni passaggi grazie al ricorso alla storia e alla leggenda, c’è un altro mistero da svelarvi.

Come Saturno e Odino

Se San Nicola era un santo mediterraneo come è finito al Polo Nord e perché tutti noi lo associamo al Natale? Beh, non esiste un’unica spiegazione ma è certo che nel corso dei secoli al Santo vennero attribuite sfaccettature e poteri caratteristici di divinità pagane, come Saturno o Odino e che, a partire dal Cinquecento, con la Riforma protestante, è la successiva abolizione del culto dei santi in gran parte dell’Europa del Nord fu necessario trovare qualcuno che portasse avanti la distribuzione dei doni.

Da San Nicola a Santa Claus

Ecco che San Nicola rientrò in gioco come Santa Claus e insieme a lui fecero la loro comparsa nel mondo germanico figure simili ai folletti, i Krampus per esempio, aiutanti di Babbo Natale che si assicuravano che i bambini facessero i buoni. Ma la figura di questo allegro vecchietto cambia ulteriormente con l’arrivo di queste tradizioni e leggende nel Nuovo Mondo. Nei primi decenni dell’Ottocento, infatti, si andò delineando un Nicola molto più folkloristico che passava sui tetti con il suo carro volante portando regali ai bambini buoni.

Santa Claus made in USA

Il suo nome, comparso per la prima volta in un libretto anonimo in versi, The Children’s Friend, fu così Santa Claus. La moderna immagine con cui tutti conosciamo oggi risale, invece, alle illustrazioni di Thomas Nast, grande disegnatore e vignettista che, alla fine del secolo, lo descrisse come un omone corpulento, vestito di rosso e proveniente dal Polo Nord che la notte di Natale viaggia attraverso il mondo su una magica slitta trainata da renne per consegnare regali ai bambini buoni.

Babbo Natale torna in Europa

In questa nuova versione Santa Claus ritornerà, poi, in Europa, grazie anche all’influenza di alcune pubblicità, come quella della Coca-Cola e in seguito allo sbarco dei tanti soldati americani durante la Seconda mondiale, intervenuti in soccorso degli europei per la ricostruzione, che in un certo senso finirono per essere, come Babbo Natale, simbolo di generosità e dispensatori di salvezza e cioccolato.

Santa Claus Village a Rovaniemi

Tra i ghiacci della Finlandia, Babbo Natale ha il suo ufficio. Anzi, è un vero e proprio villaggio. La tradizione lo colloca proprio a Rovaniemi, dove c’è un Santa Claus village in cui i bambini che si avventurano fin lassù possono incontrarlo sul serio! Rovaniemi si trova nella regione della Lapponia, uno dei posti che tradizionalmente sono associati a Babbo Natale. Un luogo freddissimo eppure pieno di calore, di luci e di magia, nel Circolo Polare Artico. La storia di Rovaniemi come indirizzo principale di Babbo Natale è strettamente collegata all’Unicef, che nel dopoguerra ha costruito una capanna turistica attorno a una vera e propria organizzazione umanitaria.

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