Weekend a Salamanca: qui sorge l’università più antica della Spagna

Come prima gita fuori porta durante il mio soggiorno a Madrid ho scelto Salamanca, capoluogo dell’omonima provincia spagnola e facente parte della Comunità Autonoma della Castiglia y León. La città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1988, ospita la più antica università di Spagna, qui fondata a partire dal XIII° secolo. Salamanca è facilmente raggiungibile in circa due ore e mezza di treno dalla capitale iberica, distante circa 220 km.

Per visitare la città direi che come nel mio caso, un weekend è sufficiente perché tutte le attrazioni da vedere si trovano vicine e nel centro storico. Il sabato mattina parto da Madrid alle 8:30 ed il treno procede spedito verso Salamanca mentre dal finestrino posso ammirare principalmemasangente ampie vallate desolate dove qua e là appare qualche agglomerato urbano. Alle 11:10 precise arrivo finalmente alla stazione di Salamanca e per prima cosa raggiungo l’hotel, distante circa 10 minuti da lì.

Sistemo velocemente tutte le solite pratiche burocratiche e una volta ricevuta la mappa della città insieme ad alcuni preziosi consigli mi avvio verso il centro. Lo raggiungo transitando per calle Toro, che mi porta direttamente in Plaza Mayor: lungo il tragitto però faccio alcune deviazioni per vedere la Iglesia de S. Juan de Sahagún e la Torre del Aire, fortezza del XV° secolo della famiglia nobile dei Castillo, che si affaccia su Plaza de la Constitución dove si trova l’attuale sede dellaGiunta della Castilla y León.

Torno indietro per la via centrale e raggiungo Plaza Mayor, una delle piazze più famose e belle di Spagna, affollata dai turisti e dagli abitanti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Analogamente all’omonima piazza di Madrid, anche qui si trovano edifici sui quattro lati ma il principale è senza dubbio quello del Municipio e la sua Torre dell’orologio in stile barocco.

Passando vicino alle 88 arcate che circondano la piazza si possono vedere i medallion, ossia i medaglioni raffiguranti le personalità di spicco legate alla città, compresa quella di Franco. Essendo quasi ora di pranzo e per farmi venire ancora di più l’acquolina in bocca mi dirigo al Mercado Central, ubicato a ovest rispetto alla piazza: abituato a quello ben più grande di Madrid rimango un po’ deluso anche se comunque ne approfitto per fare scorta di “jamón serrano” di cui sono particolarmente ghiotto.

Torno indietro ed attraverso Plaza Mayor per raggiungere il Palazzo Monterrey, un edificio costruito nel XVI° secolo per il Conte di Monterrey (ma non visitabile internamente) e la confinante Iglesia de la Purísima, opera realizzata nel XVII° secolo sempre per volontà del Conte di Monterrey. Passando Palazzo Monterrey giungo al Convento de la Anunciación, edificio francescano femminile fondato tra il 1460 e il 1470.

Plaza_Mayor_facciata_Municipio_salamanca

Nelle sue vicinanze, in calle Bordadores, si trova la casa di Miguel de Unamuno, filosofo e storico Rettore dell’università locale. Tappa successiva è l’Università Pontificia, palazzo in stile barocco con inclusa la Chiesa, sede dagli anni ’40 della facoltà di Teologia e Diritto Canonico. Sul lato opposto della via si affaccia la Casa de las Conchas, edificio gotico di fine XV° secolo che presenta sulla facciata le conchas, cioè conchiglie: una leggenda racconta che sotto alcune di queste ci sarebbero nascosti dei tesori.

Attraversando la vicina Plaza S. Isidro sono in Patio de Escuelas, sede dell’Università di Salamanca: la facciata dell’entrata principale, tanto storica quanto ben tenuta, colpisce per la sua imponenza. Nei dintorni si trovano bar, caffetterie e ristoranti che offrono menù speciali ed in generale le tariffe sono molto convenienti, questo perché si tratta di una zona universitaria per cui i prezzi sono più bassi apposta per gli studenti.

Vicino all’Università si trova quello che considero il luogo più suggestivo di tutto il centro storico: sto parlando del complesso della Cattedrale Vecchia e della Cattedrale Nuova. La Cattedrale Vecchia, di stile romanico, è uno dei principali luoghi di culto della città e la sua costruzione iniziò nel XII° secolo per terminare alla fine del XIV°. Quella Nuova invece, edificata a partire dal 1513 e conclusa nel 1733, è senza dubbio più imponente ed è composta di differenti stili: gotico, barocco e rococo.

Nota curiosa è il fatto che, in occasione dei lavori di restauro della facciata nord avvenuti nel 1992, sono state aggiunte la scultura di un astronauta che naviga nello spazio e un drago con un cono gelato: simboli, secondo il loro autore, dell’attuale secolo in corso. Avvicinandosi l’ora del tramonto costeggio il complesso delle due Cattedrali percorrendo una serie di viuzze che si incrociano quasi a formare un labirinto da cui sullo sfondo sempre svettano le due Chiese: la mia destinazione è il Ponte Romano, costruzione sul fiume Tormes eretta intorno al I-II° secolo D.C.

Dal lato opposto si trova infatti un’area verde con giardini e piste ciclabili: mi siedo sulla prima panchina libera e mi riposo un po’ godendomi il magnifico tramonto su Salamanca. La domenica, avendo il treno nel primo pomeriggio, ho ancora qualche ora a disposizione per passeggiare nel centro della città. La prima tappa è la Iglesia-Convento San Esteban (Santo Stefano), la cui costruzione iniziò nel 1525 e terminò nel 1618. Il complesso, comprendente Convento e Chiesa merita sicuramente una visita ed inoltre dal piazzale si ha un bello scorcio del complesso delle Cattedrali.

Incamminandomi nuovamente per Plaza Mayor passo sotto la Torre de Clavero, costruzione militare di fine XV° secolo e termino così la visita del centro. Si conclude il weekend a Salamanca e posso affermare senza alcun dubbio che ne sia valsa la pena: è una città ricca di storia, di luoghi suggestivi, di viuzze caratteristiche di epoche passate e dove il tempo sembra essersi fermato, di gente ospitale ed allegra; è un paese il cui centro storico è piccolino per cui lo si può girare a piedi godendosi ancora di più la visita. Infine, è una città universitaria, fatta perciò a misura d’uomo, o meglio di studente, con prezzi davvero economici.

di Stefano Bagnasco

2 commenti su “Weekend a Salamanca: qui sorge l’università più antica della Spagna”

  1. Chiaro e preciso e gradevole racconto di un viaggio. Ora non mi preoccupo più di non potermi spostare, ci sono persone in gamba che sanno far vivere davanti ai nostri occhi splendidi luoghi lontani. Bravi e complimenti!

    1. Buon pomeriggio Anna Maria.
      Grazie mille per le tue belle parole, sono davvero contento che ti sia piaciuto il mio racconto e che ti abbia trasmesso quello che ho provato. Spero di riuscire a fare altrettanto anche in futuro!

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