Visitare l’isola Asinara è un must per tutti gli amanti della natura selvaggia e incontaminata e per chi sogna le isole caraibiche ma non può permettersi di andarci. Io ho avuto la fortuna di visitare l’Asinara con un tour a bordo di una jeep ed è stato fantastico! Tra le varie tappe una sosta relax per fare il bagno. E non un bagno qualsiasi ma nel paradiso. Ecco quali sono le spiagge e calette dell’isola Asinara, cosa sapere e come raggiungerle.
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Spiagge e calette dell’isola Asinara
Asinara: le spiagge più belle
Quest’isola non ha niente da invidiare a quelle oltreoceano a partire dalla ricca vegetazione e dalla presenza di specie animali molto rare. Ci sono spiagge e calette dell’isola Asinara che dovete assolutamente vedere.
- Cala Sabina: Io della mia meravigliosa sosta a Cala Sabina ricordo il mare incantevole, la spiaggia soffice, la natura silenziosa attorno a me e, tra queste memorie, hanno un posto speciale anche le creature che popolano i suoi fondali marini: i pesci! Penso di non aver mai visto in tutta la mia vita pesci così grandi e così socievoli.
- Cala d’Arena: Secondo molti, questa è la più bella spiaggia dell’intera isola. È sormontata da una torre aragonese risalente al 1660. La sua sabbia è bianchissima e le sue acque trasparenti.
- Spiaggia Cala Sant’Andrea Così come cala d’Arena, è una spiaggia di sabbia bianca lambita da un mare turchese. Per la sua grande importanza naturalistica, cala Sant’Andrea può essere visitata solo se accompagnati dalle guide del Parco dell’Asinara.
- Spiaggia Cala Trabuccato: Mare splendido, basse colline ricoperte di macchia mediterranea, una rigogliosa e variopinta vita sottomarina: questa è cala Trabuccato, vicino alla torre aragonese. In questa spiaggia è vietata la balneazione ma è possibile arrivarci sulle imbarcazioni autorizzate che accompagnano i visitatori lungo le diverse spiagge dell’isola.
- Cala Reale: Da qui partono la maggior parte delle escursioni che vi porteranno a scoprire i sentieri l’isola dell’Asinara e i suoi fondali ricchi di vita.
- Spiaggia Cala d’Oliva: La si raggiunge risalendo da cala Trabuccato. A cala d’Oliva si trova un piccolo porticciolo dove attraccano le imbarcazioni provenienti da Stintino e Porto Torres. Qui ci sono due splendide spiagge: una a sud del promontorio, l’altra a nord.
Sarà stata l’atmosfera da sogno, il mare incantevole, la spiaggia color avorio così bella da non sembrare reale ma a me i pesci dell’isola Asinara sembravano pesci di un altro mondo, avevano un qualcosa di unico. Appena entrata in acqua mi sono venuti incontro, quasi come volessero dirmi “Ciao, benvenuta!”. Mi giravano attorno sicuri, tranquilli ed erano tanti di tutti i colori e le varietà. Erano tranquilli perché sapevano che quella era la loro casa, il mare era il luogo dove vivevano. Perché avrebbero dovuto temere noi umani, semplici “ospiti” in casa loro?
Fare il bagno all’Asinara: si può?

Badate bene: sostare sulla spiagge e calette dell’isola Asinara è possibile solo se si partecipa ad un percorso organizzato. Sarebbe impossibile andare all’isola Asinara da soli e fare un tuffo… da qualsiasi parte! Per fare il bagno all’Asinara, infatti, bisogna prenotare una visita autorizzata e/o organizzata dal Parco nazionale oppure, in alternativa, una comoda gita in barca. Questa mini crociera in barca in barca a vela, ad esempio, comprende un’escursione a piedi, il supporto di uno skipper e di una guida turistica, pranzo e 2 soste di nuoto, 1 dalla barca e 1 sulla spiaggia.
Come arrivare legalmente all’Asinara
L’unico modo legale per arrivarci è da Stintino o Porto Torres in traghetto (io mi sono imbarcata dal molo di Tanca Manna,a Stintino) e una volta arrivati sull’Asinara avrete la possibilità di scegliere escursioni di vario genere (a piedi, sul trenino elettrico, su pullman, su fuoristrada). In base al tipo di percorso scelto, potrete attraversare l’isola da nord a sud e fare diverse soste per visitare, ad esempio, l’ex carcere e fare il bagno dove consentito.
Asinara: cosa vedere oltre il mare
L’Asinara, oltre ad una splendida destinazione turistica, resta un parco nazionale la cui flora e fauna vanno gelosamente protette. Ma l’isola Asinara non è solo natura ma anche storia. Rimasta chiusa al pubblico fino al 1999, l’Asinara è stata sede di un penitenziario attivo fin dagli Anni di piombo per la reclusione di membri delle Brigate Rosse. Deportati sull’isola per evitare ogni possibile contatto con l’esterno. erano internati in celle di massima sicurezza.
Perché visitare l’isola dell’Asinara
L’isolamento forzato cui il territorio è stato costretto ha avuto un aspetto positivo, ovvero quello di preservare gran parte dell’ambiente naturale dell’isola, evitando la cosiddetta cementificazione, e permettendo la nascita nel 1997 del Parco Nazionale dell’Asinara. Pur con le sue limitazioni, quindi, visitare l’isola Asinara è un must per tutti gli amanti della natura selvaggia e incontaminata e per chi sogna le isole caraibiche ma non può permettersi di andarci.

Brava, Mary! Attenzione perché a volte le belle descrizioni (miste ad emozioni) sortiscono due effetti: essere soddisfatti oppure non vedere l’ora di visitare quei luoghi; forse meglio scegliere la seconta opzione! 🙂
ah ah ah hai ragione Anny! Grazie di essere passata a trovarmi 🙂