A tutti sarà capitato di scrivere nella propria vita almeno un racconto, una pagina di diario, un tema a scuola che parlasse di viaggi. Magari adesso neppure ve lo ricordate e, invece, anche voi siete stati, senza saperlo, dei travel blogger ante litteram in qualche modo. Ma cos’è davvero il racconto di viaggio? Nient’altro che una forma di narrazione di contenuto fantastico o realistico, spesso biografico o autobiografico che riguarda appunto il mondo dei viaggi.
L’evoluzione del senso del viaggio ha apportato notevoli cambiamenti non solo nel modo di viaggiare, come spiegato in questo articolo, ma anche i racconti di viaggio non sono più gli stessi. L’avvento del turismo ha trasformato il viaggio in un prodotto commerciale che come ogni prodotto va pubblicizzato e venduto al miglior offerente. Le cronache degli antichi viaggiatori si sono così trasformate in manuali e guide turistiche e con il boom di Internet, in testi turistici altamente ottimizzati dal punto di vista SEO.
Indice dei contenuti
Brevità
Il racconto si distingue dal romanzo dove le vicende sono quasi sempre più di una e si intrecciano tra loro creando una trama complessa perché di solito concentra la storia su un elemento che può essere sì un personaggio ma anche un oggetto o un concetto, un fatto accaduto oppure un’invenzione, di cui l’autore racconta dando sfogo alla sua creatività e libertà espressiva, in uno spazio comunque più contenuto. Nel racconto di viaggio così come nei testi turistici, la brevità diventa centrale. Ancor più durante la redazione di testi turistici, dove è importante preservare coerenza e sinteticità.
Narrazione
Il racconto di viaggio rientra nel genere della letteratura di viaggio, detta anche narrativa di viaggio, che si occupa del viaggio, delle motivazioni che spingono a spostarsi e dei processi del viaggiare, spesso nella forma del cosiddetto diario di viaggio. Il racconto di viaggio è insomma un diario e ciò che lo rende speciale è proprio la narrazione da cui emerge tutta l’emotività del viaggiatore. La narrazione si trasforma nei testi turistici in storytelling, strategia di comunicazione fondamentale per raggiungere l’obiettivo principe di chi lavora nel turismo: la capacità di persuasione.
Persuasione
La persuasione riveste infatti una grande importanza perché ha la capacità di modificare idee e comportamenti. Ma come cambiano concretamente i racconti di viaggio per trasformarsi in testi turistici promozionali? Molto semplice. Se prima il racconto era più che altro la narrazione di un evento, viaggio, considerazione personale su un luogo, nei testi turistici il racconto deve coinvolgere e convincere con il fine di sedurre il lettore, persuaderlo ed invogliarlo a compiere un’azione, ad esempio, acquistare un pacchetto turistico o scegliere una destinazione piuttosto che un’altra.
Ottimizzazione
Optare per la redazione di articoli turistici è diventato ormai fondamentale, per un’agenzia di viaggio come per una struttura ricettiva. Per essere capaci di ottenere i risultati prefissati però bisogna conoscere almeno le basi del web writing e della SEO. Essere presenti sul web senza essere trovati sarebbe inutile ai fini della promozione. I testi turistici per essere persuasivi devono infatti integrare nel racconto altri fattori comunicativi decisivi per la promozione del servizio/prodotto online e l’ottimizzazione dei testi seo. Scegliere un titolo adatto per il nostro articolo, così come strutturarlo in maniera accattivante e arricchirlo di consigli o indicazioni utili sono aspetti primari da tenere in considerazione.
Originalità
La capacità di persuadere i propri lettori risiede, quindi, nell’abilità di scrivere e strutturare testi, mescolando parole e idee, poesia e senso pratico, che catturino la loro curiosità e attenzione ma che riescano al tempo stesso a coinvolgerli. Primaria è dunque l’originalità di un racconto, nonché la sua utilità e unicità rispetto a tutti gli altri. Spesso a fare colpo è soprattutto la vena poetica di uno scrittore, altre volte la completezza di informazioni, numeri di telefono, link, indirizzi ma l’ideale ma l’ideale sarebbe riuscire a mixare nel modo giusto entrambi gli aspetti in modo equilibrato e spontaneo.
Grammatica
Infine, molto banalmente, quello che il racconto di viaggio ha in comune con i testi turistici è un corretto uso della grammatica. Certo, avere una storia vera da raccontare in prima persona è una carta vincente perché il racconto di un’esperienza personale, vissuta da chi la racconta, offre dettagli e particolari preziosi ma utilizzare la grammatica (e la punteggiatura) con attenzione e consapevolezza è fondamentale per trasmetterne in modo credibile il suo contenuto. Un articolo scritto in modo superficiale e sciatto allontana il lettore e lo rende scettico rispetto alle informazioni e impressioni presentate, compromettendone anche gli elementi validi e positivi.
Ciao, davvero utile! Lo sto utilizzando come spunto per alcuni post. Grazie
Ciao Marianna! Ho letto il tuo articolo con molto interesse, se ho capito bene nel racconto occorre fare un mix tra emozioni, senzazioni da saper trasmettere a chi legge e praticità finalizzata a vendere un prodotto che in questo caso può essere un pacchetto turistico o la prenotazione in un albergo di un posto in particolare ecc…..
Leggendoti da un po’ di tempo, direi che tu sai fare tutto questo, ho letto per esempio il tuo articolo che avevi scritto sull’Albania dove non sono mai stato, attirando il mio interesse.
Non sono un blogger di viaggi ma sono in grado di dire che sai veramente fare bene il tuo lavoro. Ti auguro di andare avanti su questa strada.