Quegli strani giorni prima di una partenza

Nonostante le decine di voli presi, di partenze e di ritorni, di spostamenti in bus, navi e treni, di corse e di ritardi, i giorni che precedono un viaggio li trovo sempre nuovi nel loro trasmettere quel senso di entusiasmo misto a timore ed irrequietezza ogni volta diverso. Immagino il momento il cui metterò piede in un altro ennesimo mondo, uno dei tanti che ho visto e che vedrò ma comunque unico e irripetibile e mi metto a fantasticare, ancora una volta, sulle avventure che mi aspettano.

Sono certa che è capitato anche a voi di ritrovarvi, a due giorni dalla partenza, strani, confusi, un po’ smarriti e con la testa tra le nuvole come se il futuro inaspettatamente prendesse il posto del presente. I giorni prima di una partenza sono strani, impalpabili e fugaci. Volano via come un cappello di paglia che si perde nel vento e ti sembra di avere tutto sotto controllo quando all’improvviso senti che la tua mente è già altrove, volata a rincorrere quel cappello, mentre il tuo corpo è immobile.

Prima di partire per un viaggio è come essere sospesi in un limbo.

La partenza è imminente e ogni cosa che fai ha dentro il tuo viaggio ma finché non salì su quell’aereo, finché non prendi quel treno è come se tutte le azioni fossero come cristallizzate nel tempo. Tutto è fermo eppure provi già curiosità, gioia, aspettativa e tanta voglia di scoperta che nel viaggio troveranno la loro reale concretizzazione; troveranno un modo per trasformarsi in vissuto ed esperienze, le stesse che ci permettono di crescere e continuare a plasmare la nostra identità di persone e di viaggiatori.

Siamo sempre così di fretta che non ce ne accorgiamo. Non ci accorgiamo di quanto sia in fermento il nostro spirito mentre ci impegniamo a capire cosa mettere e cosa non mettere in valigia. E nella stranezza confusionaria di queste ore, torniamo a percepire quella felicità che sempre ci prende quando siamo in partenza. L’emozione di realizzare finalmente quel viaggio tanto desiderato ci fa battere il cuore, ci fa sognare ad occhi aperti di giorno e arriva a non farci chiudere occhio la notte, in un misto di preoccupazione ed euforia.

I giorni prima di una partenza  sono come il Sabato del villaggio di Leopardi.

Ma la nostra “domenica” non sarà noiosa come nella sua poesia. Potremo finalmente mettere da parte le attese e vivere la nostra avventura come desideriamo e come abbiamo immaginato. Tuttavia, il viaggio inizia prima del viaggio stesso. Certo, vivere è diverso da immaginare ma anche i giorni prima di una partenza sono momenti speciali che hanno qualcosa da raccontare su noi stessi e sul modo in cui affrontiamo la vita e se ci fermiamo ad osservare, scopriremo che dicono di noi molto più di quanto crediamo e che iniziamo a viaggiare ben prima di partire.

‘E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse….’

Milan Kundera

2 commenti su “Quegli strani giorni prima di una partenza”

  1. Monica I Viaggi di Monique

    Ricordo ancora le notti prima delle classiche gite scolastiche, praticamente insonni e sveglia con il più consueto mal di pancia da ansia…Ancora oggi è così; i giorni prima della partenza chissà perchè sono sempre frenetici, il tempo non basta mai, mi assillano mille dubbi e le aspettative sono altissime. Partire mi rende euforica e titubante allo stesso tempo, ho sempre paura di non trovare ciò che mi aspetto, insomma il mio umore fa più sbalzi di una vecchia panda senza ammortizzatori per intenderci 😉 però che bello sentirsi così vivi prima di un viaggio no?! Buoni viaggi a te Monica

    1. Marianna Norillo

      Hai ragione Monica, ti capisco benissimo! Essere arrivati finalmente a destinazione è meraviglioso ma iniziamo a viaggiare diversi giorni prima di partire, nella nostra mente facendo ricorso alle nostre migliori fantasie e mettendoci tutta l’immaginazione possibile per fantasticare su quello che faremo e vedremo. E bisogna ammetterlo, questo fantasticare regala grandi emozioni… per la serie “sembra di tornare bambini”. Grazie per essere passata! 🙂

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