Take time enough: all other graces will soon fill up their proper places. John Byrom
A contendersi il titolo di pub più antico di Manchester sono in tanti e The Old Wellington Inn è senza dubbio uno degli edifici storici di Manchester City, l’unico a graticcio, in stile Tudor, ad aver visto la trasformazione di Manchester da tranquilla cittadina di campagna a grande metropoli. Situato nel centro di Manchester, il pub The Old Wellington Inn si trova in Shambles Square, nei pressi della Cattedrale di Manchester.
É stato “creato” o forse dovremmo dire “spostato” nel 1999. Sì perché l’Old Wellington Inn originario non si trovava in Shambles Square ma nell’attuale Market Street, era stato costruito nel 1552 e si chiamava The Shambles. E non era un pub ma una normalissima abitazione, di proprietà della famiglia Byrom e casa natale dello scrittore e poeta John Byrom, nato qui nel 1692.
Forse pochi di voi sanno chi è John Byrom, eppure ha avuto un ruolo molto importante nel panorama culturale del XVIII secolo: è stato l’inventore di un rivoluzionario sistema di stenografia. Grazie al suo talento ma anche alle sue origini privilegiate e agli studi eccellenti, Byrom nel 1740 ha brevettato il “New Universal Shorthand“, un sistema di stenografia che veniva insegnato, con ampio successo, sia ad Oxford che a Cambridge ed utilizzato dagli impiegati presso la Camera dei Lord.
Dopo la sua morte, questo sistema di stenografia è stato definito come “The Universal English Shorthand” e, anche se sostituito nel XIX secolo, ha segnato un significativo sviluppo nella storia della stenografia. Per questo oggi all’Old Wellington Inn, ormai una grande attrazione turistica ed anche un ottimo posto per assaggiare la cucina di Manchester, la nascita di John Byrom è ricordata da una targa in suo onore che si trova nella zona bar.
Considerato dai suoi contemporanei come un poeta e un letterato, John Byrom resta vivo nella memoria degli inglesi soprattutto per il suo Canto di Natale “Christians awake! Salute the happy morn” dedicato alla figlia Dorothy, per le sue poesie, tra cui la più nota è My spirit longeth for Thee, per i suoi epigrammi, e, soprattutto, per aver inventato l’espressione Pincopanco e Pancopinco (Tweedledum and Tweedledee in inglese) per ironizzare su un battibecco tra due compositori dell’epoca.
In seguito Pincopanco e Pancopinco sono diventati due personaggi di una storia molto famosa, quella di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. I due gemelli grassottelli verranno, infatti, inseriti nel sequel del capolavoro letterario di Lewis Carroll, “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” per poi passare al grande schermo, grazie al meraviglioso cartone animato Disney, entrando così nell’immaginario collettivo di intere generazioni di grandi e piccini.
E pensare che siamo partiti parlando di un pub!