La meditazione non è altro che un tornare a casa, un semplice riposarsi un po’ all’interno del proprio essere.
Osho
Durante il mio meraviglioso viaggio in Thailandia mi sono riavvicinata alla meditazione yoga tant’è che quando si è presentata l’occasione di frequentare un Centro Spirituale appena nato vicino casa mia, non ci ho pensato due volte a coglierla. Lo yoga ha sempre esercitato un enorme fascino su di me e ricordo che, già da ragazzina, la mia curiosità mi aveva spinto ad iscrivermi ad un corso di yoga in un’associazione della mia città natale, che per diversi motivi, avevo dovuto interrompere e da quell’interruzione sono passati circa 10 anni.
10 lunghi anni in cui allo yoga non ho più pensato, fino ad ora. Fino al mio viaggio in Thailandia. Sì, perché l’atmosfera mistica dei templi buddisti mi ha proprio conquistata e sento il bisogno di tenermi in contatto con quel mondo, geograficamente lontano ma non spiritualmente. In realtà, ho sempre avuto il desiderio di riprendere lo yoga ma non trovavo il tempo e sembrava non essere mai il momento giusto per farlo per cui continuavo a posticipare e nel posticipare ho dimenticato quanto fosse grande il mio interesse verso questa filosofia.
Così, oggi, finalmente è ricominciato un altro viaggio, un viaggio spirituale: sono tornata alla meditazione yoga! Stamattina, al risveglio, prima della lezione, ero un mix di entusiasmo e preoccupazione per ciò che mi aspettava. Mi sono vestita di bianco, come da regolamento, e sono uscita in perfetto orario. La nostra insegnante Sharmila ci aveva spiegato, all’incontro conoscitivo, che il bianco è il colore della purezza e il colore della pulizia e indossarlo ci avrebbe aiutati a rischiarare e purificare la nostra anima.
L’ho trovata un’interpretazione davvero “illuminante” ed incoraggiante, soprattutto all’inizio di un percorso che può non essere facile da seguire. Le lezioni si tengono al primo piano di un mini centro commerciale, un luogo poco frequentato e, quindi, molto tranquillo. Ho fatto le scale velocemente e ho raggiunto la Sala Yoga. Mi sono tolta le scarpe e le ho lasciate fuori. Poi, dopo un attimo di esitazione, sono entrata, desiderosa di conoscere cosa c’era oltre la porta. Sharmila era già in meditazione insieme ad alcuni allievi.
In questa foto un dipinto murale al Palazzo Reale di Bangkok che raffigura scene tratte dal Ramakien, la versione thai del poema epico indù Rāmāyaṇa, letteralmente il viaggio di Rama, considerato uno dei più grandi poemi epici della mitologia induista e un testo sacro tra i più importanti di questa religione.
L’odore di incenso ha inebriato i miei sensi e una musica soave ha accolto il mio ingresso nella stanza. Ho preso posto sul mio tappetino e dopo pochi minuti la lezione è cominciata. Abbiamo imparato a respirare correttamente, abbiamo cantato un mantra, provato diverse posizioni e abbiamo parlato di Patanjalin, un filosofo indiano vissuto intorno al II secolo a.C. e della sua opera: lo Yoga Sūtra. un testo risalente ai primi secoli e ritenuto fondamentale nello Yoga darśana, uno dei sei sistemi ortodossi dell’induismo.
Sūtra in sanscrito significa letteralmente “filo” ed indica una “breve frase”, un “aforisma” attraverso cui si sintetizzano anche complessi insegnamenti sapienziali e la quantità di Sūtra esistenti nell’induismo come nel buddismo è immensa. I cardini dello Yoga Sūtra sono otto e portano lo yogin (chi pratica la meditazione yoga) ad una graduale presa di coscienza di sé e del proprio ruolo nel mondo, aprendogli le porte della Verità, della Conoscenza e dell’Amore.
Attraverso la pratica Yoga, infatti, possiamo liberarci dalle paure e dalle tensioni della vita quotidiana e sviluppare il nostro vero potenziale, semplicemente lavorando su noi stessi e le nostre energie. Quindi, eccomi qui ad affrontare questa nuova avventura a cuore aperto. Il mio cammino nella scoperta dello yoga è appena cominciato e siamo solo alla lezione numero 1 ma sono soddisfatta di averlo intrapreso, stavolta con convinzione.
Grazie Thailandia, grazie per avermi riportato al punto da cui ero partita 10 anni fa. È proprio vero che i viaggi ti cambiano e ti fanno scoprire o riscoprire lati di te che pensavi di non possedere o di aver perso per sempre.
Namasté a tutti voi!
Per altre foto, segui l’hashtag #thaihoneymoon14 sul mio profilo Instagram!