Per Magonza una sinagoga verde a forma di Kedushah

Vi ho già parlato del mio viaggio nella città di Magonza  e del mio incredibile viaggio estivo nella Valle del Reno. Se li avete letti saprete bene quanto mi sia piaciuto scoprire questo territorio meraviglioso che conoscevo solo per sentito dire. Visitare questi luoghi è stato come tuffarsi in un mare di emozioni nuove e inaspettate ed, in particolare, a Magonza, sono rimasta affascinata dalla visita alla sinagoga nel quartiere residenziale “Mainzer Neustadt”.

In realtà, eravamo fuori dall’orario previsto per l’accesso del pubblico ma ci hanno comunque permesso di entrare, a patto di starcene buoni in silenzio perché proprio in quel momento si stata tenendo quella che noi chiameremmo messa e che per gli ebrei è, invece, il “servizio”. Per la prima volta nella mia vita entravo in una sinagoga in un momento cerimoniale: ero molto emozionata!

Foto di Iwan Baan

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D’altronde, la sinagoga di Magonza non è un luogo di culto qualsiasi perché ha una storia molto bella da raccontare che inizia nel Medioevo quando la comunità ebraica in città contava almeno 3000 membri e Magonza rappresentava un importante centro della vita ebraica. Ha continuato ad esserlo per molti secoli fino alla seconda guerra mondiale e alle azioni repressive da parte dei nazisti che distrussero tutte le sinagoghe, compresa quella di Neustadt.

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Foto di Iwan Baan

Nel 2010 per volere della città di Magonza la vecchia sinagoga è stata ricostruita integrando nella costruzione moderna l’unico elemento che si era salvato, il portale. Alla nuova sinagoga è stata data la forma particolare della parola ebraica Kedushah, קדושה, che significa santificazione ed elevazione spirituale, un alto riferimento simbolico all’importanza di ciò che è scritto nel Talmud, il testo classico dell’ebraismo.

Vi consiglio di andarci e vi lascio QUI (solo in tedesco) il link per trovare maggiori informazioni.

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