Viaggi in Ladakh: cosa vedere nel Piccolo Tibet dell’India

Lo chiamano “il paese degli alti passi” oppure “piccolo Tibet”: è il Ladakh, una regione dell’India del nord, politicamente parte dello stato di Jammu e Kashmir, stretta fra le catene dell’Himalaya e del Karakorum.

Separato dal Tibet dai confini politici, il Ladakh condivide con esso aspetti morfologici, etnici e religiosi. Arrivando in aereo da Delhi, si atterra nella valle del capoluogo, Leh.

Ce lo racconta Monica Palazzi in questo post scritto e revisionato per i lettori di Ti racconto un viaggio con tanti consigli per organizzare un viaggio in India e tutte le attrazioni principali da non perdere nel Ladakh.

Viaggi in Ladakh: cosa vedere nel Piccolo Tibet dell’India

Il panorama è splendido: montagne appuntite e spoglie racchiudono la valle puntellata di case e pioppi verdi. A più di 3000 metri di altitudine non ci sono boschi e le valli sono piccole oasi: da sempre, dove scorre il fiume si concentra la vita e ogni vallata del Ladakh è un contrasto di colori. Al centro il verde dei campi e degli alberi, poi i colori delle montagne che vanno dal giallo ocra al viola intenso, poi il cielo azzurro, tutto illuminato da una luce chiara e fortissima, una luce che non ho mai visto, che ti abbraccia.

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È chiamato anche “Piccolo Tibet” per la vicinanza geografica al Tibet ma non solo perché il Tibet e il Ladakh hanno anche la stessa cultura ad accumunarli. 

Tuttavia è un territorio indiano che si costituisce il 31 ottobre 2019, con una legge dell’agosto 2019, così si è diviso dallo Stato di Jammu e Kashmir che, quindi, a sua volta è diventato un territorio.  

Il Ladakh è circondato sia dall’Himalaya sia dal Karakorum e, difatti, si trova a un’altitudine di circa 3.000 metri.

Alla scoperta del Ladakh il Piccolo Tibet indiano

Leh è il capoluogo dell’omonimo distretto nonché capitale del territorio del Ladakh e conta poco più di 27.000 abitanti.

Cosa vedere a Leh

  1. Leh Palace

Leh Palace è anche conosciuto come Lhechen Palkhar che è facilmente riconoscibile per via del suo colore grigio. E’ stato costruito dai re buddisti nel 1553 e in passato era conosciuto come il palazzo più alto al mondo.

Gli esterni del Palazzo danno la possibilità di godere di uno stupendo panorama sulle catene montuose Stok Kangri mentre l’interno del palazzo è stupendamente decorato tuttavia, sempre, qui si possono ammirare delle collezioni di gioielli, corone e abiti cerimoniali stupendi.

Leh è una città vivace e caotica per gli standard occidentali ma decisamente tranquilla per gli standard indiani. Dopo l’inferno di clacson e di mezzi di trasporto di ogni genere di Delhi, Leh con le sue macchine e le sue mucche è quasi rilassante. La via centrale, Main Bazaar, brulica di vita: turisti, monaci, negozianti, venditrici ambulanti di verdura, mucche, cani e asini in libertà.

Ovunque sventolano le lung ta, le bandierine di preghiere tipiche del buddhismo tibetano, in fondo al viale si erge la sagoma bianca della moschea e arroccati sul colle alle spalle della moschea ci sono il vecchio palazzo reale e il gompa, il monastero lamaista. Camminando per le strade di Leh si può osservare in tutta calma diversi tipi di persone: turisti, musulmani dalle lunghe tuniche bianche, indiani sikh, i monaci con le loro toghe rosse, donne in abiti tradizionali, ragazzi vestiti all’occidentale, donne in sari.

Durante la permanenza sarete affascinati dai volti e dalla varietà di etnie che si possono incontrare qui: i ladakhi con gli occhi dolcemente a mandorla e la pelle ramata, i kashmiri alti e più chiari, con capelli scurissimi e occhi verdi, gli indiani con gli occhi neri.  Nonostante il consiglio di fare con calma per le prime 24 ore in alta quota, decidiamo di fare una lunga passeggiata verso lo Shanti Stupa, attraverso il quartiere di Changspa.

ladakh_monastero_india

Costellato di negozi di souvenir, ristoranti con giardino e modeste guest house, è sicuramente turistico e un po’ clichè ma meno affollato del centro. L’atmosfera giovane, rilassata e vagamente “hippie” che si respira è piacevole. Seduti fuori dai caffè o dai vari ‘bakery’ in stile un po’ occidentale si incontrano molti giovani occidentali dall’aria trasandatamente new-age che sembrano rispecchiare in pieno lo stereotipo di quelli che vanno in India per cercare sé stessi e l’esperienza mistica.

Inoltre, la maggior parte delle agenzie turistiche che propongono trek ed escursioni si concentra qui ed qui che è più facile incontrare altri viaggiatori solitari con cui fare amicizia. Fuori dalle agenzie si possono trovare i fogli colorati con gli annunci di chi cerca una quarta persona per riempire la macchina o dei partecipanti per raggiungere il numero giusto per il trekking. Basta entrare ed iscriversi.

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I negozi di sciarpe e pashmine colorano i lati della strada e si alternano alle bancarelle di artigianato tibetano e a botteghe di prodotti cosmetici artigianali di buona qualità o che offrono servizi di lavanderia senza però avere alcuna lavatrice nel negozio. Sorge il dubbio che i panni vengano lavati nelle case private dei gestori: la cosa fa sorridere, ma anche questi “misteri” sono il bello dell’India

  1. Shanti Stupa

Lo Shanti Stupa commemora i 2.500 anni di buddismo e allo stesso modo vorrebbe essere un simbolo di pace a livello mondiale.

Per arrivarci devi guidare circa 5 chilometri dall’aeroporto di Leh, ma non è finita qua dato che dovrai salire 500 gradini.

È una struttura a due livelli con al primo un Dharmchakra vale a dire un’immagine centrale di Lord Buddha mentre al secondo ci sono varie forme di Lord Buddha. La stupa con la sua cupola bianca si trova su di una collina ed è una delle attrazioni turistiche più famose di Leh.

  1. Il Mercato di Leh

Se vieni qua non puoi non andare a fare una visita al mercato di Leh. Le vie del mercato sono affiancate da bancarelle in cui puoi trovare davvero ogni cosa e, certamente, anche un souvenir da portare a casa.

Una particolarità è il mercato tibetano dei rifugiati dove puoi trovare ogni tipo di serratura con delle sculture e dei manufatti unici.

  1. Jama Masjid

Jama Masjid è proprio nel centro del mercato principale di Leh. E’ una zona tranquilla in mezzo al caos dei bazar che sono tutto intorno alla moschea.

La Jama Masjid è stata costruita nel 1400 d.C. in stile indo-sarcastico.

Ogni venerdì la moschea si riempie di fedeli e questo è un vero e proprio spettacolo.

La moschea è stata distrutta da diversi incendi e, quindi, risistemata altrettante volte.

La particolarità sussiste nell’essere stata costruita con 370 pilastri di legno … che capolavoro!

  1. Hall of Fame

La Hall of Fame è l’ultima tappa della città di Leh. La struttura del museo è un vero e proprio spettacolo mentre all’interno ci sono sale in cui si spiega la storia e la cultura del Ladajk.

Il museo vuole ricordare, in modo particolare, il ruolo dell’esercito indiano in Ladakh e gli aiuti dati alla regione.

Molto bello, proprio vicino al Museo, il parco avventura ideale per i più piccoli e se farei questo viaggio con dei bambini ci devi proprio andare, non te ne pentirai.

I laghi

Il lago Pangong Tso

Il lago Pangong Tso è situato a un’altezza di oltre 14.000 piedi con 5 chilometri di larghezza nel suo punto più largo risulta essere il lago più famoso tra i laghi di Leh Ladakh

E’ un vero e proprio spettacolo. 

E sai cos’è la sua particolarità?

La sua acqua è salata, ma non è finita qua dato che nonostante ciò in inverno resta gelato. 

Ti consiglio di trascorrere un’intera giornata qua così potrai vedere come cambia durante ogni fase del giorno.

I momenti migliori sono l’alba e il tramonto quando sembra un vero e proprio quadro dipinto da un’artista di gran fama, ma non solo dato che è ricco di uccelli migratori.

Il lago di Tso Moriri

Il lago di Tso Moriri si trova a poco più di 13.000 piedi e questo lago ti rapirà con la sua bellezza quasi eterea ma non solo dato che tutto quanto richiama a una sensazione quasi da favola.

Il Lago Tso Moriri fa parte della Riserva di Conservazione delle Zone Umide di Tso Moriri ed ha il primato come sito Ramsar più alto al mondo.

Anche questo lago, come il precedente, si ghiaccia e resta ghiacciato da gennaio a marzo. Non è esattamente vicino a Leh perché dista 250 chilometri però il paesaggio che lo caratterizza vale la visita.

Il lago Tso Kar

Il lago Tso Kar è detto anche “il lago Bianco” in quanto le sue coste sono puntellate da depositi di sale che proviene dalle sue acque.

Questo lago si trova a un’altezza di poco oltre i 15.000 piedi ed è il lago più piccolo della zona.

È l’ideale se ami il birdwatching ma non solo dato che se sei un’amante della natura potrai godere di una vasta fauna selvatica. Ci sono le oche con la testa di bar, le gru dal collo nero e tanti altri mammiferi.

L’area è abitata dai Khampas che sono una tribù nomade che vive in capanne di pietra in inverno e in tende nel periodo estivo.

I monasteri

I monasteri sono una delle più grandi attrazioni del Ladakh. 

E’ normale che qui vi siano così tanti monasteri dato che la maggioranza della popolazione è buddista tanto più che è anche un’eredità dei tanti re che hanno governato la zona. 

Tra i tanti monasteri ricordo quelli di Hemis e di Matho. Questi luoghi sono scrigni di cultura e tradizione. Spesso qui si svolgono dei festival davvero interessanti.

Per andare a visitare i monasteri è altamente consigliato avere un abbigliamento consono vale a dire per le donne non indossare abiti molto scollati o canottiere e minigonne mentre per gli uomini pantaloni corti.

Le valli

La valle di Nubra con i villaggi di Dan, Hanu e la Valle di Panamik

La Valle di Nubra si trova a 150 chilometri a nord Leh. 

Merita una visita in quanto è un paesaggio quasi irreale che se non lo vedi non ci credi.  

Per arrivarci devi attraversare il passo “Khardung La” che è a 5600 perciò la carrozzabile più alta al mondo.

Nella Valle di Nubra si trovano anche svariati monasteri come, ad esempio, quello di Diskit ed inoltre potrai fare un safari coi cammelli. 

Ma anche i villaggi di Dah e Hanu proprio dove i fiumi Indo e Shyok si incontrano e qui potrai trovare la comunità Drokpa. 

E’ molto bello visitare questa popolazione perché solo così potrai capire il loro stile di vita che è un’esperienza davvero educativa.  

Assaggia le mele e le albicocche locale … non ne troverai di altrettanto buone e gustose.

Prosegui poi per il villaggio di Panamik che è famoso per le sue sorgenti calde in cui ti consiglio di tuffarti in quanto si dice che tali acque abbiano proprietà curative.

La valle di Zanskar

La valle di Zanskar si caratterizza per il suo paesaggio aspro e i suoi pascoli lussureggianti. 

E’ la valle più isolata di tutte quante le valli della zona. 

Tuttavia se ami i trekking non potrai non fare il trekking di Chadar, lungo il fiume Zanskar, questo fiume è per la maggior parte dell’anno ghiacciato ed è sicuramente il bello di questa camminata. 

Il percorso ti porterà a scoprire villaggi, gole e canyon. Il tragitto è impegnativo e bisogna essere allenati, ma ne vale la pena.

Hemis National Park

Hemis National Park è l’unico Parco Nazionale in India e nel nord dell’Himalaya. 

È rinomato per essere il luogo dove c’è la più alta densità di leopardi delle nevi al mondo. 

Ma qui si può ammirare ance l’orso bruno euroasiatico, il lupo tibetano, l’aquila reale e l’avvoltoio himalayano … così giusto per citarne qualcuno.

L’Hemis National Park è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e degli animali che non dovrà mancare nel tuo viaggio nel Landakh.

L’osservatorio Astronomico Indiano

L’Osservatorio Astronomico Indiano è famoso per avere i siti più alti al mondo per i telescopi ottici infrarossi e a raggi gamma.

Possiede anche il terzo telescopio ottico più alto al mondo. 

L’osservatorio Astronomico Indiano è aa quasi 15.000 piedi e si trova nel villaggio che si chiama Hanle. 

Per maggiori informazioni sul Ladakh clicca qui https://leh.nic.in/tourism/tourist-info/ oppure qui https://www.lehladakhtourism.com/

  • Alcune informazioni utili

Quando andare in Landakh: qual è la stagione migliore?!

La stagione migliore per andare nel Landakh è l’estate vale a dire da fine maggio a fine settembre. 

In questo modo potrai trovare tutti quanti i passi aperti e liberi dalla neve e dal ghiaccio.

Tuttavia le temperature di notte scendono e di parecchio quindi l’ideale è portare dell’abbigliamento idoneo però di giorno le temperature sono più miti e, in alcuni casi, è possibile stare anche a mezze maniche.

Come raggiungere e muoversi nel Ladakh

  • In aereo

L’aereo senza ombra di dubbio è l’unico mezzo per raggiungere il Ladakh. 

Dai principali scali nazionali partono giornalmente dei voli per Delhi e una volta lì si deve prendere il volo per raggiungere Leh che è il capoluogo del Ladakh.

  • In bus

Una volta raggiunto il Landakh poi consiglio di spostarsi con il bus oppure con un auto presa  a noleggio.

  • Che documenti per il Ladakh?

I documenti che servono per entrare nel Ladakh sono il passaporto e il visto. 

Per maggiori informazioni clicca qua https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/IND

  • Medicinali

Per quanto riguarda i medicinali è meglio avere con sé una “piccola farmacia” con le medicine che si assumono normalmente e anche con quelle definite “pronto soccorso da viaggio” come, ad esempio, antifebbrili o antidolorifici o antidiarroici.

Non ci sono delle vaccinazioni obbligatorie però è consigliato vivamente fare la profilassi per l’ antimalarica.

Per maggiori informazioni clicca qui https://leh.nic.in/tourism/tourist-info/ oppure qui https://www.lehladakhtourism.com/

Questo articolo è stato gentilmente fornito da un guest writer. Se anche voi avete voglia di condividere racconti e consigli di viaggio, inviatemi la vostra idea/proposta.

Articolo rivisto e scritto da Monica Palazzi

2 commenti su “Viaggi in Ladakh: cosa vedere nel Piccolo Tibet dell’India”

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