Il mio itinerario di 2 settimane in Thailandia in 10 tappe

Partire per il viaggio di nozze un mese dopo il matrimonio mi ha permesso di assaporare meglio un giorno così importante e di godermi i momenti prima di partire con più tranquillità. Di solito i preparativi sono molto stressanti e per quanto io e mio marito avessimo optato per una festa semplice, intima, con qualche sorpresa per gli ospiti ma senza esagerazioni, l’organizzazione richiedeva tutta la nostra concentrazione per cui posticipare la partenza si è rivelata un’occasione per viverla con maggiore serenità.

Le due settimane da trascorrere in Thailandia per il viaggio di nozze sono state, inoltre, una sorta di apripista ai viaggi intercontinentali: per la prima volta abbiamo varcato i confini non più soltanto dell’Italia ma dell’Europa, raggiungendo addirittura l’Asia e volevamo essere sicuri che tutto fosse ben pianificato in modo da permetterci di partire senza problemi, dal passaporto, ai visti, al denaro da portare con noi e le cose da mettere in valigia.

Per gli spostamenti, potete optare per un noleggio auto oppure prendere parte ai comodi tour organizzati, prenotandoli online.

Itinerario di 2 settimane in Thailandia: tappe imperdibili

Prima tappa: Bangkok

Nel nostro itinerario di viaggio in Thailandia di due settimane abbiamo fatto prima di tutto tappa a Bangkok dove il clima tropicale caldo, umido, e appiccicoso ci ha messo subito a dura prova, insieme al traffico E non ci è voluto molto a capirlo dato che, appena usciti dall’aeroporto le macchine sfrecciavano in ogni direzione e ci abbiamo messo oltre un’ora per fare meno di trenta chilometri… in condizioni normali sarebbero bastati 30-40 minuti!

A Bangkok siamo entrati nel Palazzo Reale, abbiamo ammirato templi come il Wat Arun, il Wat Benchamabophit, il Wat Pho, il monastero buddista più antico della città, abbiamo attraversato le rive del fiume Chao Phraya a bordo di una long-tail, abbiamo visitato i coloratissimi mercatini thailandesi, abbiamo assaggiato qualcosa di tipico dalle bancarelle di street food che si trovano ovunque e sono aperte 24 ore su 24, abbiamo percorso la città sui caratteristici tuk tuk.

  • Pernottamento: si
  • Tempo di permanenza: minimo 4 giorni
  • Mezzi utilizzati: taxi, tuk tuk
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Seconda tappa: Nakhorn Pathom

Dopo aver esplorato l’effervescenza di Bangkok, ci dirigiamo a soli 50 minuti di distanza verso una destinazione ricca di storia e spiritualità: Nakhon Pathom. Questa affascinante località non solo è il nome della provincia thailandese di cui fa parte, ma è anche sede del celebre Phra Pathom Chedi, l’edificio buddista più alto del mondo. Raggiungendo i maestosi 127 metri di altezza, la pagoda del Phra Pathom Chedi è un’importante attrazione religiosa e culturale per la popolazione locale. Questo complesso storico segna l’introduzione del Buddhismo in Thailandia e rappresenta il primo tempio buddista del regno in ordine cronologico.

Ammirare questa magnifica struttura è un’esperienza unica che ci catapulterà indietro nel tempo, permettendoci di cogliere l’antica spiritualità e la maestosità dell’architettura buddista. Oltre a contemplare il Phra Pathom Chedi, potremo immergerci nella vita di Nakhon Pathom, esplorando i suoi mercati locali, gustando le delizie culinarie e interagendo con la calorosa accoglienza dei suoi abitanti. Una tappa che ci riempirà di emozioni e ci farà scoprire una parte fondamentale della storia e delle tradizioni della Thailandia.

  • Pernottamento: no
  • Tempo di permanenza: un’oretta
  • Mezzi utilizzati: taxi
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Terza tappa: Bang Pa

Dalla località di Nakhon Pathom ci rimettiamo in viaggio, stavolta diretti a nord di Bangkok, verso la celebre residenza estiva della famiglia reale nel distretto Bang Pa-In, appartenente alla Provincia di Ayutthaya. Ci vogliono ben due ore di auto per raggiungerla ma ne vale la pena. All’interno della residenza ci sono meravigliosi giardini, un palazzo reale in stile cinese e la sala del trono, la Phiman Warophat ma uno degli edifici che mi colpisce di più è l’Aisawan Thiphya-Art, un padiglione costruito nel bel mezzo dello stagno.

Questa meraviglia architettonica si erge sulle acque con una grazia senza pari e offre una vista mozzafiato dell’intero complesso. Circondati dalla serenità dell’acqua e dalla magnificenza dell’architettura, ci sentiamo trasportati in una dimensione di bellezza e quiete. La visita a questa residenza estiva reale ci offre un’opportunità unica di immergerci nel patrimonio culturale e architettonico della Thailandia, consentendoci di apprezzare l’eleganza e la maestosità delle strutture reali.

  • Pernottamento: no
  • Tempo di permanenza: qualche ora
  • Mezzi utilizzati: taxi
ATTENZIONE: per viaggiare in sicurezza, meglio avere un’assicurazione di viaggio! Per voi uno sconto del 10% ➔ Assicurazione Heymondo
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Quarta tappa: Ayuttaya

Lasciata la cittadina di Bang Pa, altri 30 minuti di viaggio e raggiungiamo l’antica capitale di Ayuttaya per ammirare le celebri rovine dei templi. Il bello di Ayuttaya è che, pur essendo un posto così famoso e frequentato dai turisti di tutto il mondo, si riesce sempre a percepire una profonda e sincera spiritualità e basta guardarsi intorno per restare incantati e come sospesi in una dimensione parallela. Nel parco storico di Ayuttaya, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1981, troverete templi, rovine, giardini e statue imponenti.

Ogni angolo del parco racconta storie di una gloriosa epoca passata, offrendo un’opportunità unica per esplorare la storia e la cultura millenaria del regno di Ayutthaya. È qui che ci rendiamo conto di quanto la Thailandia sia intrisa di una profonda spiritualità e ci lasciamo incantare e sospesi in una dimensione parallela, in cui il tempo sembra fermarsi e il passato si fonde armoniosamente con il presente. Ayutthaya è un luogo magico che ci permette di immergerci nella grandezza di un’antica civiltà e ci regala uno spaccato emozionante di un passato ricco di gloria e splendore.

  • Pernottamento: si
  • Tempo di permanenza: minimo 2 giorni
  • Mezzi utilizzati: taxi, tuk-tuk, bici
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Quinta tappa: Phitsanulok

Dal parco storico di Ayuttaya, che abbiamo lasciato a malincuore, la nostra successiva destinazione è stata la città di Phitsanulok che eredita una grande importanza nel XV secolo e diventa la nuova sede dei viceré di Ayuttaya. Qui ci fermiamo un’oretta per visitare uno dei templi più sacri della Thailandia, il Wat Mahathat, dove abbiamo la fortuna di poter assistere ad una tradizionale cerimoniareligiosa. Il Wat Mahathat ospita una fra le statue di Buddha più famose, Phra Phutthachinnarat a cui molte altre si sono ispirate nel corso dei secoli.

Lasciandoci avvolgere dalla spiritualità del Wat Mahathat, ci sentiamo parte di una tradizione millenaria che continua a vivere e prosperare nella Thailandia di oggi. Questa visita ci offre un’opportunità unica di connetterci con le radici culturali e religiose del paese e ci lascia con una profonda sensazione di gratitudine per aver potuto sperimentare la sacralità e la magnificenza di questo luogo così prezioso per il popolo thailandese.

  • Pernottamento: no
  • Tempo di permanenza: un’oretta
  • Mezzi utilizzati: taxi
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Sesta tappa: Sukhothai

La tappa successiva del nostro itinerario di due settimane in Thailandia è stata Sukhothai con il  suo Parco Storico di Sukhothai, sito archeologico Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco tra i più importanti di tutta la Thailandia. Poco più di un’ora di viaggio da Phitsanulok per visitare questa meraviglia a cielo aperto in cui l’ideale è passeggiare tra stagni, distese di verde e fiori di loto e godersi in tutta calma i 21 diversi siti storici presenti al suo interno, situati in varie zone del parco con al centro i templi più importanti.

La tranquillità del luogo ci invita a goderci con calma questa esperienza unica, consentendoci di immergerci appieno nella storia e nell’arte che caratterizzano Sukhothai. Camminare tra queste antiche rovine ci offre un senso di connessione con il passato e ci permette di apprezzare la grandezza di una civiltà che ha segnato indelebilmente la storia della Thailandia. Sukhothai e il suo Parco Storico sono una destinazione imperdibile per chi desidera scoprire le radici culturali e artistiche di questo affascinante paese.

  • Pernottamento: si
  • Tempo di permanenza: minimo 2 giorni
  • Mezzi utilizzati: taxi, tuk-tuk, bici
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Settima tappa: Chiang Mai

L’ultima destinazione del tour delle capitali antiche della Thailandia è Chiang Mai, la Rosa del Nord, la capitale del regno di Lanna per oltre cinque secoli. Qui abbiamo visitato alcuni dei templi più venerati come il Wat Phra Singh in pieno centro e ovviamente il Doi Suthep, il tempio più importante a livello storico e turistico raggiungibile in ascensore o, per i più sportivi, salendo per i 300 scalini del serpente Nāga.

Visitarli tutti in pochi giorni resta comunque una missione impossibile dato che ce ne sono almeno trecento nella sola Città Vecchia. Con il poco tempo a disposizione, abbiamo dovuto fare delle scelte, ma ciò ci ha reso consapevoli della vastità e della ricchezza spirituale di questa regione e ci ha pervaso del suo spirito autentico e della sua bellezza senza tempo, lasciandoci un’impronta indelebile nel cuore.

  • Pernottamento: si
  • Tempo di permanenza: minimo 2 giorni
  • Mezzi utilizzati: taxi, tuk-tuk
ATTENZIONE: per viaggiare in sicurezza, meglio avere un’assicurazione di viaggio! Per voi uno sconto del 10% ➔ Assicurazione Heymondo
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Ottava tappa: Triangolo d’oro

Dopo una sosta di due giorni a Chiang Mai, abbiamo raggiunto finalmente il Triangolo d’oro, il punto in cui Thailandia, Laos e Birmania si incontrano e qui abbiamo fatto una gita sul Mekong a bordo di una long-tail boat, dalla quale abbiamo potuto ammirare tutto da una prospettiva completamente diversa. Mentre navigavamo lungo le acque tranquille del Mekong, ci siamo sentiti come sospesi tra tre nazioni, in un luogo dove il tempo sembra rallentare e i confini sfumano.

L’incanto della natura selvaggia e la bellezza dei paesaggi ci hanno rapito, mentre il fiume scorreva placido e le rive si coloravano di sfumature di verde. Lungo il tragitto, abbiamo avuto l’opportunità di osservare le comunità locali che vivono lungo le rive del Mekong e di apprezzare la forza e la tranquillità di questo fiume così importante per la vita di molte popolazioni.

  • Pernottamento: no
  • Tempo di permanenza: qualche ora
  • Mezzi utilizzati: taxi, tuk-tuk, long-tail
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Nona tappa: Don Sao

Attraversando il Mekong in barca abbiamo potuto gustare un piccolo assaggio di Laos raggiungendo la piccola isola di Don Sao sulla sposta opposta a quella thailandese. Certo non posso dire di aver visitato il Laos e temo che questa visita fosse la tipica “trappola” per turisti, tuttavia, l’idea di approdare in un altro mondo, anche se per poco, non mi è dispiaciuta. Abbiamo avuto la possibilità di osservare da vicino alcuni aspetti della cultura laotiana, lasciandoci una sensazione di curiosità e scoperta.

Una delle peculiarità che ci ha colpito maggiormente è stata la presenza delle famose bottigliette di Cobra whisky. Questa particolare bevanda, contenente veri serpenti e scorpioni, è considerata un afrodisiaco e una cura per vari disturbi, secondo le credenze locali. Anche se ci siamo trovati di fronte a un aspetto insolito e talvolta controverso della cultura locale, questa esperienza ci ha fatto comprendere la diversità delle tradizioni e delle credenze in questa parte del mondo.

  • Tempo di permanenza: un’oretta
  • Mezzi utilizzati: nessuno
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Decima tappa: Koh Samui

Gli ultimi giorni dell’itinerario di due settimane sono stati dedicati, infine, al totale relax nell’isola di Koh Samui, un vero paradiso tropicale con le sue spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e tanto sole. Qui ci siamo concessi momenti di assoluto benessere, lasciandoci coccolare dalla tranquillità del mare e dai tramonti mozzafiato. È stata la perfetta conclusione di un viaggio straordinario, che ci ha regalato esperienze uniche e memorie indelebili.

Da qui siamo rientrati con un volo interno prima all’aeroporto di Bangkok e poi da Bangkok abbiamo preso il volo intercontinentale con destinazione Roma Fiumicino. La conclusione di un viaggio lungo, anche abbastanza intenso ma che rifarei altre 1000 volte. Ogni luogo visitato ci ha lasciato un segno profondo, ci ha arricchito interiormente e ci ha regalato una serie di ricordi da custodire nel cuore per sempre.

  • Pernottamento: si
  • Tempo di permanenza: minimo 4 giorni
  • Mezzi utilizzati: taxi, scooter, auto a noleggio
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2 commenti su “Il mio itinerario di 2 settimane in Thailandia in 10 tappe”

  1. Bellissimo giro. La Thailandia ti offre un sacco di cose sempre diverse e interessanti. Un po’ come i suoi Budda… in piedi, sdraiati e seduti!

    1. Marianna Norillo

      Grazie, in effetti è proprio così. Qualunque sia l’itinerario scelto, chi visita la Thailandia non resta mai deluso. C’è davvero tanto da scoprire ed apprezzare.

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