Un pomeriggio di fine estate in famiglia davvero bello ed emozionante, in cui, nonostante la sua tenera età, il nostro piccolo campione, per la sua primissima volta a Gardaland, ha potuto provare tante giostre e si è davvero divertito tra suoni, luci e colori. Quanto a noi, beh, vederlo sorridere sulla mongolfiera di Peppa Pig, il trenino di Doremifarm e l’immancabile carosello non ha prezzo ma che caldo! Esattamente 10 anni fa, a dicembre, facevo la mia visita a Gardaland Magic Winter e ricordavo tutt’altre temperature. E che fatica con le mascherine! Certo, si tratta di precauzioni necessarie, ormai, che, purtroppo, però, incidono sull’esperienza al parco in modo significante. E visto che tutti, grandi e piccini, amiamo i parchi divertimento, voglio condividere con voi alcune cose da sapere prima di andare a Gardaland post Covid-19.
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Gardaland post Covid-19: cosa sapere
L’ingresso al parco a numero chiuso
La principale novità della stagione di Gardaland post Covid-19 è la prenotazione della visita al Parco. Gli ingressi, infatti, sono ormai a numero chiuso (si parla di un numero di visitatori non superiore ai 10mila) in modo da garantire il distanziamento sociale. Per prenotare l’ingresso basterà collegarsi a questa sezione del sito ufficiale, e da qui scegliere se prenotare unicamente la visita (nel caso si possieda già un biglietto a data aperta, un abbonamento o un coupon promozionale) oppure se acquistare un biglietto a data fissa, al costo di 35€, che include già la prenotazione.
La mascherina sempre obbligatoria
Non ci sarà bisogno di entrare nel parco ma basterà raggiungere l’ingresso per capire che Gardaland non è più quello di una volta. Indossare la mascherina, dai 6 anni in poi, non è solo obbligatorio in caso di assembramento ma per tutta la durata della permanenza al parco, anche sulle attrazioni. Questo è sicuramente l’aspetto meno piacevole della visita a Gardaland, per quanto necessario, come dicevo prima, da mettere in conto, soprattutto se vi trovate in una giornata piuttosto calda e con il sole battente.
Misure di sicurezza messe in campo dal parco
Il parco, da parte sua, si impegna a verificare la temperatura corporea degli ospiti e dei dipendenti, a sanificare le aeree comuni e ogni attrazione giornalmente e a ogni ciclo d’imbarco/disimbarco. Inoltre, alcuni posti a sedere, tra panchine, ristoranti e attrazioni, non potranno essere fruibili, e sempre nell’ottica di favorire il distanziamento sociale i viali del Parco saranno divisi in due corsie per dividere i due sensi di marcia (che, però, vi avviso, quasi nessuno rispetta!)
L’importanza di utilizzare l’app “Qoda”
L’altra importante novità della visita a Gardaland post Covid-19 riguarda, poi, l’accesso alle attrazioni. Fondamentale diventa l’utilizzo dell’app QODA (disponibile per Android e iOS) con cui prenotare le attrazioni, senza fare la fila in presenza. Si tratta, infatti, di una sorta di coda virtuale, che riduce notevolmente i tempi di attesa e di permanenza in fila e che dovrebbe eliminare il rischio di assembramento. In realtà, gli assembramenti si creano lo stesso ma se non esistesse questa possibilità sarebbero senz’altro più consistenti. L’unica perplessità, condivisa da molti, riguarda il fatto di poter prenotare solo un’attrazione per volta e, considerando alcune attese lunghe anche fino a 3 ore, l’ottimizzazione dei tempi non è il massimo.
Non tutte le attrazioni sono operative
È bene sapere prima di andare a Gardaland che non tutte le attrazioni sono operative. In particolare, quelle al chiuso come Ramses, L’albero di Prezzemolo con relativa Mad House, i Corsari e così pure Sequoia Magic Loop, la Foresta Incantata e alcuni altri sono inagibili. Poco male, tutto sommato, perché per fortuna la maggior parte delle giostre risulta essere all’aperto e, quindi, non si verificano situazioni a rischio di contagio. Stessa cosa anche per il Gardaland Theatre, dove si poteva assistere a spettacoli di magia, acrobazie circensi e musical che resta chiuso, fino a data da destinarsi.
Gardaland: andare comunque o meglio aspettare?
In tutta sincerità, nonostante le intelligenti disposizioni predisposte dai gestori del parco, ad agosto di assembramenti ne ho visti fin troppi e le distanze di sicurezza non erano per niente rispettate. Probabilmente i primi giorni dall’apertura, a giugno, il parco era meno affollato, faceva più fresco, e si respirava un clima diverso, in tutti i sensi, ma con il passare delle settimane e l’arrivo del caldo, la situazione è cambiata. Detto ciò, rinunciare alla visita sarebbe eccessivo per cui vi consiglio di munirvi di pazienza, oltre a mascherine e gel, e di andare ugualmente. Non ci resta che sperare che tutti gli accorgimenti possano bastare ma, soprattutto, che si possa tornare al più presto alla normalità, anche a Gardaland, un luogo che amo e in cui amo tornare ma che merita di essere vissuto in libertà e senza pensieri.