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Cosa vedere a Locarno, la città più calda di tutta la Svizzera

Dopo aver lasciato Bellinzona ed i suoi castelli, la meta successiva nel nostro tour del Canton Ticino è Locarno. Arriviamo in tarda serata e non abbiamo la forza né il tempo di visitare qualcosa così raggiungiamo l’hotel in autobus (non è necessario acquistare altri biglietti perché il titolo di viaggio copre sia treno che bus) e, una volta saliti in camera, siamo così stanchi che decidiamo di andare subito a dormire per fare il pieno di energie in vista dei prossimi giorni di visite.

Il giorno dopo, previa colazione abbondante, ci incamminiamo verso il centro storico di Locarno per perderci tra vicoli e negozietti  che ci regalano una piacevolissima prima impressione di Locarno, merito anche di un mite clima novembrino che ne conferma la fama di città più calda della Svizzera. A questo punto, dopo aver passeggiato e fotografato gli angoli più caratteristici, ci dirigiamo verso la Piazza Grande di Locarno dove veniamo accolti da stupendi palazzi nobili che affacciano su ristoranti e localini all’aperto.

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walk of fame locarno svizzera pino daniele

A pochi minuti dalla piazza, proseguendo per Largo Franco Zorzi si può già intravedere il lago di Locarno, che corrisponde alla parte settentrionale del nostro Lago Maggiore ma prima di raggiungere il lungolago vi consiglio di fermarvi ad una delle attrazioni più particolari della cittadina svizzera, la Walk of Fame letteralmente una “passeggiata” che attraverso decine di lastre in bronzo espone le impronte delle mani degli artisti che hanno calcato il palco di Moon&Stars, il più grande festival di musica delle Alpi meridionali.

Un’altra passeggiata imperdibile è quella lungo il lago di Locarno ovviamente. Sia da un lato che dall’altro vi aspettano parchi e giardini immersi nel meraviglioso scenario della natura del Canton Ticino come il Parco della Pace e i Giardini Arp, originariamente creati nel 1960 e riprogettato nel 2002 dopo il completamento del nuovo porto in cui sono esposte le interessanti opere, nove in tutto, donate alla città dal pittore, scultore e poeta frances Hans Jean Harp.

parco della pace locarno svizzera

parco camelie locarno svizzera

Poco oltre questi due spazi verdi, superando il  meraviglioso Lido di Locarno, si trova, infine, il celebre Parco delle Camelie, fiore simbolo di Locarno, un vero gioiello immerso nel verde da visitare nel periodo di fioritura per apprezzare la bellezza delle 900 diverse varietà di splendide camelie. E al verde di aggiunge l’azzurro delle placide acque del lago dove troverete cigni, anatre, uccelli e simpatici uccellini e non resisterete alla voglia di dar loro da mangiare, sono troppo carini!

Rientrando verso Piazza Grande ed il centro di Locarno, c’è un’altra tappa verso cui fare rotta, il Castello Visconteo, costruito nel XIII secolo dalla famiglia Visconti ma occupato da diversi proprietari per finire poi, insieme alla città, nella Confederazione Svizzera nel 1516. Distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli, il Castello è attualmente sede del Museo civico e archeologico che ospita un’ampia collezione di vetri Romani recuperati in seguito ad accurate ricerche archeologiche.

castello visconteo locarno svizzera

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Inutile dirvi che i prezzi a Locarno sono folli (in realtà, alcuni residenti con cui abbiamo chiacchierato ci hanno garantito che nella Svizzera tedesca le cose si mettono anche peggio) e non mi vergogno a dire che, a fronte di una margherita a 20 euro, siamo stati costretti a rifugiarci in un McDonald (io che non vado mai al Mc Donald), non proprio segreto come rifugio dato che era affollatissimo rispetto agli altri locali e ristoranti quasi del tutto vuoti. A quanto pare non eravamo i soli a preoccuparci del portafoglio!

Se avete in programma di restare a Locarno qualche giorno potreste aggiungere al vostro viaggio una gita alla regione montana di Cardada-Cimetta meta di alpinisti, amanti del downhill e appassionati di passeggiate raggiungibili da Locarno in funicolare e funivia oppure altre località da vedere sul Lago Maggiore, sulla sponda piemontese e lombarda. Per questioni di tempo non abbiamo potuto fare tutto ma questa di certo non sarà l’ultima visita. E adesso da Locarno ci spostiamo verso un’altra imperdibile tappa: Lugano, la città più grande del Ticino!

Altre attività a Locarno e dintorni

Dove dormire a Locarno

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7 commenti su “Cosa vedere a Locarno, la città più calda di tutta la Svizzera”

  1. Bellissimo articolo! Sembrava di essere li con te Mari, grazie per i tuoi racconti! ogni volta che pubblichi qualcosa di nuovo vengo a leggerti, cosi posso viaggiare insieme a te

  2. Reportage poco accurato, hai scordato di menzionare un sacco di cose molto belle da visitare a Locarno quali, una fra tutte, la Falconeria.
    Per quanto concerne i prezzi non capisco come una persona possa andare in Ticino e non sapere che in Svizzera gli stipendi sono molto più alti proprio perché il costo della vita è più caro e comunque ti rendo edotta del fatto che è il Cantone MENO caro dell’intera Svizzera.
    Assurdo poi parlare di “palazzi nobili” in Piazza Grande e non raccontare che un tempo affacciavano direttamente sul lago che negli anni si è ritirato e che la maggior parte dei palazzi sono stati ricostruiti o restaurati tra il 16mo e il 20mo secolo.

    1. Marianna Norillo

      Ciao Rossana, intanto io non sono una tuttologa ma una semplice viaggiatrice che ha trascorso “UN GIORNO” e dico “UNO” a Locarno, perdonami se non conosco perfettamente la sua storia e ogni singola attrazione. Dopotutto, il mio è un blog non una guida turistica da cui, dopo averla acquistata, si può pretendere la totale completezza dell’informazione. In secondo luogo, non capisco io da dove tu abbia dedotto il mio non essere a conoscenza degli stipendi più alti in Svizzera (è solo una tua supposizione infondata chiaramente!) e poi che la Svizzera tedesca sia più cara è una considerazione, confermatami dai locali, che ho inserito. A questo punto credo proprio che tu abbia letto un altro articolo o che tu l’abbia letto in cerca dell’errore con il solo intento di criticare e polemizzare, visto il torno aspro del tuo commento. Eppure viaggiare dovrebbe renderci tutti un po’ più… umani ed elastici!

  3. antonio sabbatinoo

    ciao Marianna mi chiamo Antonio ho visto adesso le foto molto belle ,sai sto pensando da un po di tempo che se riuscissi a trovare lavoro come panettiere potrei anche trasferirmi li ,volevo chiederti se non sono inopportuno com’è il tenore di vita grazie mille

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