Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Vietri sul Mare è una delle città più belle e più famose della meravigliosa Costiera Amalfitana. Tempo fa vi ho parlato della sua tradizione della ceramica, tradizione che accomuna un po’ tutte le località della Costiera ma che Vietri sul Mare sviluppa e tramanda in modo speciale. Basta entrare nel centro storico e dare un’occhiata agli oggetti coloratissimi in vendita nei negozi per rendersene conto. Sono stata a Vietri tantissime volte eppure non mi ero mai soffermata ad ammirare il suo centro storico.
Le mie visite erano più che altro di svago. Ci andavo con gli amici per un giro alla Marina per passare qualche ora in modo diverso. Non avevo mai visto il centro e forse stupidamente ho sempre creduto che Vietri sul Mare fosse solo la piazzetta, la passeggiata lungo il mare e la spiaggetta. Sono stata felice di ricredermi e di imparare che spesso i limiti li creiamo da soli nella nostra mente e che anche quando pensiamo che non c’è più niente da vedere, dentro di noi sappiamo che in fondo non può essere vero.

La pensa cosi anche lo scrittore José Saramago convinto che “il viaggio non finisce mai” e che in realtà “La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro” per cui eccomi alla scoperta o meglio alla riscoperta di un pezzo di Vietri che avevo sempre avuto dietro l’angolo e che non avevo ancora visitato. Ci sono andata una domenica mattina con mio marito e la mia famiglia e abbiamo fatto un bel giro tra i suoi vicoletti, le nicchie abitate da Santi e Madonne, le piazzette e le Chiese antiche.
Potete parcheggiare in Piazza Matteotti e iniziare da qui la vostra passeggiata lungo Corso Umberto I. Percorretelo ammirando i mosaici ceramicati che spuntano qua e là, tra negozietti, traverse e portoni finché ad un certo punto vedrete un’enorme ceramica muraria lungo la facciata di un palazzo realizzata da Ceramica Pinto. Potete proseguire, tornare indietro oppure scendere per la scalinatella sulla destra. Vi condurrà fino a Via Giuseppe Mazzini, una delle vie più animate e caratteristiche di Vietri.
Da qui entrate in Via Scialli e vi ritroverete nel cuore del centro storico tra i vicoletti e gli scorci più belli di Vietri. Ad un certo punto vedrete una scala un po’ ripida, salite e in prossimità degli ultimi gradini fate caso alla targa sulla vostra destra su cui è dipinta la scritta “Ruota dei trovatelli. Secolo XIX” con traduzione in inglese in basso. Qui, infatti, attraverso il meccanismo di uno sportello girevole, venivano collocati in modo del tutto anonimo i neonati abbandonati e consegnati a chi potesse prendersene cura, secondo un’usanza diffusa fin dall’antichità.
Uscendo dalla porticina verde in ferro, vedrete subito la Chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, famosa per la sua enorme cupola e il grande campanile che dominano tutta la cittadina. Sempre qui, a destra del Duomo, si trova anche l’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario, la più antica del Comune di Vietri sul Mare. Proseguite scendendo per via San Giovanni e semplicemente godetevi i suoni, i colori e le voci che vi circondano.
E i mosaici di mattonelle, Vietri ne è piena! Ce ne sono di tutti i tipi: descrivono scene di vita quotidiana, la vita semplice di un borgo marinaro, il sole, il mare e gli immancabili limoni colore giallo acceso, protagonisti non solo delle meravigliose opere dei ceramisti vietresi ma anche di tantissime e squisite ricette e bevande, una su tutte il limoncello, liquore famoso in tutto il mondo ottenuto dalla macerazione delle scorze di limone nell’alcol.
Tra le varie decorazioni in ceramica, ce n’è una in particolare che mi ha colpito e che è diversa da tutte quelle che ho visto finora viaggiando tra i borghi della Costiera Amalfitana. Si trova all’ingresso di una piazza del Rione Casilette a cui è dedicata e consiste in una bellissima e commovente poesia dipinta che esprime con tutta la sua forza il desiderio di restare aggrappati ai “tiempe belle e’ na’ vota” per non dimenticare la vita semplice e “senza malignità” di questo rione di Vietri che non vuole cambiare.
Prima di lasciare Vietri sul Mare, ho aggiunto un ultimo tassello alla mia visita, la graziosa piazzetta belvedere alle spalle delle Scuole elementari dove troverete ad accogliervi una statua di Padre Pio nell’atto di darvi la sua benedizione. Neanche a dirlo la vista sulla Marina è splendida e riconoscerete facilmente i due celebri scogli, chiamati i “due fratelli” dalla leggenda dei due fratelli pastori che avevano perso la vita in mare per salvare una donna e che la figlia di Nettuno, colpita dal loro coraggio, aveva trasformato in due grandi scogli.
Se vi va di ammirarli da più vicino vi basterà scendere verso la Marina di Vietri e magari se avete tempo sufficiente potete fermarvi a prendere un aperitivo vista mare oppure approfittarne d’estate per rilassarvi un po’ in spiaggia, fare il bagno e salire su una delle tante imbarcazioni che accompagnano i turisti in un’emozionante tour tra le spiagge, le insenature e le grotte della Divina Costiera. Negli immediati dintorni di Vietri, invece, si trovano il borgo di Raito e il borgo di Albori e anch’essi meritano assolutamente una visita.
Ha dimenticato di citare la villa con le scale adornate di ceramica ed il teatro all’aperto con vista mare che si trova in prossimità della splendida piazzetta, cuore del paese è sempre viva.
Grazie di cuore da un vietrese doc
Ciao Felice, grazie per essere passato e per aver integrato con queste informazioni. Mi sono limitata al centro storico ma la prossima volta non mancherà una visita anche in questi due luoghi. A presto
Ciao, ho letto che sei di Vietri, domani vorrei fare un giro, mi chiedevo se I lidi sono aperti per concludere la passeggiata un spiaggia e pranzare senza spendere molto, hai consigli a riguardo?
Molto interessante,ci andrò a fine agosto.complimenti per le utilissime informazioni