Cosa vedere a Tuili: in Sardegna tra cavalli selvaggi e antichi castelli

Il mio weekend #aroundTuili inizia da Alghero con una temperatura mite e un sole timido ma presente. Tre ore sono sufficienti per raggiungere Tuili, piccolo borgo del Medio Campidano e per un veloce pranzo consumato nel giardino del nostro Bed&Breakfast. Veloce perché manca pochissimo all’incontro con Roberto Sanna, guida ambientale del Parco della Giara con cui faremo l’escursione.

In realtà, arriveremo puntualissimi sull’altopiano della Giara per poi scoprire che siamo dal lato opposto, sul versante “Gesturi” e non “Tuili”. 20 minuti di ritardo per tornare al borgo non sembreranno poi così tanti quando scopriamo che non siamo gli unici a ritardare e che serve ancora qualche altro minuto per raccogliere il gruppo. Una volta che ci siamo tutti, inizia la salita.

Da qui il panorama è uno spettacolo da ammirare ad occhi spalancati: le distese di colline verdi e la vista sul borgo di Tuili sono eccezionali e, ad ogni curva, si lasciano intravedere un pochino in più. Sembra quasi di essere in un quadro naturalista tanto sono accesi e brillanti i colori di questo incantevole territorio nel cuore della regione Sardegna.

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Una volta arrivati all’ingresso del Parco della Giara, Roberto ci da il benvenuto ufficiale e, dopo un’introduzione alla location e alle sue bellezze, l’escursione al Parco della Giara inizia! Nonostante la difficoltà di percorrere alcuni tratti della strada principale, vista la pioggia del giorni scorsi, Roberto ci guida attraverso un percorso alternativo assolutamente magico.

E tra alberi e natura incontaminata, una flora ricchissima, segni e resti di un passato mitico, riusciamo anche ad avvistare i famosi cavallini della Giara, prima da lontano e poi addirittura a pochi metri di distanza. Bellissimi, gli ultimi cavalli selvaggi d’Europa si mostrano in tutta la loro eleganza e unicità. Non sono cavalli  e non sono pony, sono qualcos’altro che lascia sorpresi ed incantati.

Finita la visita, salutiamo Roberto e ci dirigiamo verso sud per ammirare il Castello di Sanluri nel borgo omonimo, noto anche come Castello di Eleonora d’Arborea, un edificio fortificato militare costruito tra il 1188 e il 1195 a scopo difensivo ma anche residenziale. Infatti, si ricorda come esempio unico in Sardegna di castello ancora abitato dai suoi proprietari/discendenti.

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Ad ottobre del 2015, purtroppo, il suo ultimo proprietario-custode, il conte Alberto Villasanta, è venuto a mancare e ad oggi non è abitato. La presenza inoltrata di residenti, però, lo ha reso uno dei castelli meglio conservati in tutta la Sardegna che con le sue stanze e cimeli d’Epoca consente ai visitatori di viaggiare letteralmente nel tempo.

Il mio primo giorno di questo weekend #aroundTuili si conclude così. La notte è giovane ma noi siamo stanchi e domani ci aspetta la terza tappa dell’itinerario: il Parco Sardegna in miniatura e vogliamo essere super carichi. Così il giorno seguente, colazione, valigie in auto e si riparte per il Parco, distante pochi minuti dal centro di Tuili.

Al nostro arrivo abbiamo subito l’impressione che ci siano molte altre persone ad aver avuto la stessa idea di visitarlo il giorno di Pasqua ed, infatti, entrando ci ritroviamo un parco gremito di gente e di bimbi curiosi ed emozionati della visita. Il Parco Sardegna in miniatura è curato in ogni dettaglio per non parlare delle miniature e dei dinosauri animatronici: fantastici davvero!

parco_sardegna_miniaturatuiliparco_sardegna_miniaturatuili_basilica_saccargia

parco_sardegna_miniatura_tuili_dinosauriPercorriamo la Sardegna da sud a nord in un passeggiata molto piacevole e, ad accompagnarci, c’è un sole caldo, caldissimo e una temperatura di almeno 20 gradi! Direi che considerando la “pazzaria” di marzo e la tendenza piovosa dei weekend di Pasqua e Pasquetta ci è andata più che bene. Viva questo tempo meraviglioso che ci ha permesso di goderci la visita fino in fondo.

Insomma, ancora una volta si dimostra che la Sardegna non è solo mare e che l’entroterra sardo è un modo meraviglioso tutto da scoprire. Certo bisogna spostarsi e viaggiare, a volte può essere stancante, ma le bellezze che si nascondono in questo pezzo di terra selvaggio meritano di essere svelate, conosciute e ammirate da tutti. Quindi, se questo itinerario vi è piaciuto, non dimenticate di condividerlo con amici, parenti e conoscenti.

Sardinia is not just about sea, spread the word!

Per altre foto, segui l’hashtag #aroundTuili sul mio profilo Instagram!

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