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Cosa vedere a Tuili: in Sardegna tra cavalli selvaggi e antichi castelli

Il cuore della Sardegna nasconde tesori nascosti pronti ad affascinare gli amanti della natura e della storia. Un viaggio che inizia con un piacevole sole che fa capolino tra le nuvole, ci porta alla scoperta di Tuili, un incantevole borgo della Sardegna nel cuore del Medio Campidano.

Con appena tre ore di viaggio da Alghero, ci ritroviamo catapultati in un’atmosfera senza tempo, dove la natura e la cultura sarda si fondono in un connubio magico. Questo borgo incantevole offre una combinazione magica di natura incontaminata e storia affascinante, creando un’esperienza indimenticabile per gli amanti della cultura e della natura.

Vi racconto cosa vedere a Tuili in Sardegna tra cavalli selvaggi e antichi castelli. Preparatevi a vivere un weekend da sogno!

Cosa vedere a Tuili: in Sardegna tra cavalli selvaggi e antichi castelli

Borgo di Tuili in Sardegna

Nel tranquillo paese situato ai piedi della maestosa Giara, dove pascolano liberamente i cavallini più piccoli d’Europa, si dipana un incantevole mosaico di stradine lastricate e antiche abitazioni in stile Campidanese.

Un dettaglio distintivo di questo luogo è rappresentato dai Portali, oltre cinquanta, ognuno adornato con un arco in pietra che porta incisi i simboli e gli stemmi delle famiglie nobili che hanno dominato Tuili in tempi passati.

Le chiese sono altrettanto meravigliose, come quella dedicata a Sant’Antonio, risalente al XVI secolo che si erge con un’elegante architettura coloniale spagnola e la parrocchiale di San Pietro, un edificio del XV secolo che custodisce al suo interno un magnifico retablo del Maestro di Castelsardo, realizzato nel 1500 su commissione di Giovanni e Violante Santa Cruz, i nobili signori del paese.

chiesa sant antonio tuili sardegna

Altopiano Giara di Gesturi

Il tempo di un veloce pranzo consumato nel giardino del nostro Bed&Breakfast e si riparte. Veloce perché manca pochissimo all’incontro con Roberto Sanna, guida ambientale del Parco della Giara con cui faremo l’escursione. In realtà, arriveremo puntualissimi sull’altopiano della Giara per poi scoprire che siamo dal lato opposto, sul versante “Gesturi” e non “Tuili”.

20 minuti di ritardo per tornare al borgo non sembreranno poi così tanti quando scopriamo che non siamo gli unici a ritardare e che serve ancora qualche altro minuto per raccogliere il gruppo. Una volta che ci siamo tutti, inizia la salita.

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Da qui il panorama è uno spettacolo da ammirare ad occhi spalancati: le distese di colline verdi e la vista sul borgo di Tuili sono eccezionali e, ad ogni curva, si lasciano intravedere un pochino in più. Sembra quasi di essere in un quadro naturalista tanto sono accesi e brillanti i colori di questo incantevole territorio nel cuore della regione Sardegna.

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Una volta arrivati all’ingresso del Parco della Giara, Roberto ci da il benvenuto ufficiale e, dopo un’introduzione alla location e alle sue bellezze, l’escursione al Parco della Giara inizia! Nonostante la difficoltà di percorrere alcuni tratti della strada principale, vista la pioggia del giorni scorsi, Roberto ci guida attraverso un percorso alternativo assolutamente magico.

E tra alberi e natura incontaminata, una flora ricchissima, segni e resti di un passato mitico, riusciamo anche ad avvistare i famosi cavallini della Giara, prima da lontano e poi addirittura a pochi metri di distanza. Bellissimi, gli ultimi cavalli selvaggi d’Europa si mostrano in tutta la loro eleganza e unicità. Non sono cavalli  e non sono pony, sono qualcos’altro che lascia sorpresi ed incantati.

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Castello di Sanluri

Finita la visita, salutiamo Roberto e ci dirigiamo verso sud per ammirare il Castello di Sanluri nel borgo omonimo, noto anche come Castello di Eleonora d’Arborea, un edificio fortificato militare costruito tra il 1188 e il 1195 a scopo difensivo ma anche residenziale. Infatti, si ricorda come esempio unico in Sardegna di castello ancora abitato dai suoi proprietari/discendenti.

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Ad ottobre del 2015, purtroppo, il suo ultimo proprietario-custode, il conte Alberto Villasanta, è venuto a mancare e ad oggi non è abitato. La presenza inoltrata di residenti, però, lo ha reso uno dei castelli meglio conservati in tutta la Sardegna che con le sue stanze e cimeli d’Epoca consente ai visitatori di viaggiare letteralmente nel tempo.

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“Su Nuraxi” Barumini

Situato sulla collina di Barumini, il complesso archeologico di “Su Nuraxi” sorge come un monumento emblematico della civiltà nuragica, risalente a circa 3.500 anni fa. Questo sito custodisce un nuraghe e un villaggio di capanne che sovrastavano l’altipiano, offrendo oggi uno dei più completi e ben conservati esempi di questa antica cultura in Sardegna.

Esplorare questo complesso nuragico offre un’esperienza straordinaria, permettendo di immergersi nella grandezza, nell’imponenza e nella complessità dei nuraghe. Durante la visita, ci si addentra negli intricati cunicoli all’interno della fortezza, attraversando le massicce mura composte da enormi blocchi di pietra provenienti dalla Giara.

L’ambiente ciclopico, con la sua suggestiva maestosità, offre uno sguardo affascinante sulla struttura e sulla vita di allora. Se desiderate esplorare un nuraghe in Sardegna, “Su Nuraxi” è senza dubbio uno dei più straordinari. Dal 1997, questo complesso è stato insignito del titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, riconoscimento della sua importanza storica e culturale.

Barumini area archeologica sardegna

Sardegna in miniatura

Al nostro arrivo abbiamo subito l’impressione che ci siano molte altre persone ad aver avuto la stessa idea di visitarlo il giorno di Pasqua ed, infatti, entrando ci ritroviamo un parco gremito di gente e di bimbi curiosi ed emozionati della visita. Il Parco Sardegna in miniatura è curato in ogni dettaglio per non parlare delle miniature e dei dinosauri animatronici: fantastici davvero!

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Insomma, ancora una volta si dimostra che la Sardegna non è solo mare e che l’entroterra sardo è un modo meraviglioso tutto da scoprire. Certo bisogna spostarsi e viaggiare, a volte può essere stancante, ma le bellezze che si nascondono in questo pezzo di terra selvaggio meritano di essere svelate, conosciute e ammirate da tutti. Quindi, se questo itinerario vi è piaciuto, non dimenticate di condividerlo con amici, parenti e conoscenti.

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Percorriamo la Sardegna da sud a nord in un passeggiata molto piacevole e, ad accompagnarci, c’è un sole caldo, caldissimo e una temperatura di almeno 20 gradi! Direi che considerando la “pazzaria” di marzo e la tendenza piovosa dei weekend di Pasqua e Pasquetta ci è andata più che bene. Viva questo tempo meraviglioso che ci ha permesso di goderci la visita fino in fondo.

Sardinia is not just about sea, spread the word!

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Dove dormire a Tuili

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