In un mondo sempre più connesso e digitale, i social media hanno preso il centro della scena nella nostra vita quotidiana. Sono diventati un punto di riferimento per comunicare, condividere, e tenersi aggiornati su ciò che accade intorno a noi. Sono anni che utilizzo i social, navigando tra alti e bassi, tra momenti di gioia e momenti di frustrazione. Ogni tanto, tra un post e l’altro, mi ritrovo a pormi delle domande, cercando di trovare un senso in mezzo a questa realtà virtuale che ci avvolge.
Eppure, nonostante gli anni di utilizzo dei social media, ci sono delle cose che continuo a non capire. Sono contraddizioni che sembrano sfuggire a una spiegazione logica. In queste pieghe digitali, trovo risposte inaspettate, ma anche domande senza soluzione. Mi sorprendo di come il mondo virtuale possa essere così affascinante e, allo stesso tempo, confuso.
Così, mi sono messa a riflettere su 10 cose che, con il passare del tempo, non smettono di lasciarmi perplessa. Le condivido con voi, nella speranza che qualcun altro possa riconoscersi in queste inquietudini e che insieme possiamo esplorare le contraddizioni dei social media. Eccovi le 10 cose che non capirò mai dei social media.
10 cose che non capirò mai dei social
1. La fuffa che gira e chi la segue: Non capirò mai perché ci lamentiamo della superficialità dei contenuti, ma poi seguiamo personaggi improbabili che prosperano su di essa, riuscendo a vendercela senza sosta.
2. Contenuti apprezzati, ma poco condivisi: Non capirò mai perché, pur apprezzando i contenuti seri, siamo pochi quelli disposti a leggerli, condividerli e confrontarci su argomenti importanti.
3. Inseguendo una perfezione irreale: Non capirò mai perché la normalità sembra così fuori moda, e ci ostiniamo a inseguire una perfezione illusoria, dimenticando che ciò che vediamo è spesso solo finzione.
4. Curiosità morbosa: Siamo attratti in modo inspiegabile dalla vita degli altri, desiderando conoscere ogni dettaglio della loro esistenza, invece di concentrarci su ciò che rende la nostra vita interessante.
5. La necessità di comunicare tutto pubblicamente: Non capirò mai il bisogno impellente di dover comunicare ogni nostra azione e pensiero al mondo intero, senza riserve.
6. Giudizi e offese gratuite: Non capirò mai perché alcune persone, che nemmeno ci conoscono, appaiano dal nulla sui nostri profili solo per giudicare e offendere gratuitamente.
7. Autocelebrazione vuota: Non capirò mai perché cosa spinga alcune persone a parlare incessantemente di sé stesse e dei loro successi, senza mostrare un vero interesse per la socializzazione autentica.
8. Persone intelligenti, isolamento digitale: Non capirò mai perché persone intelligenti, capaci di pensare autonomamente, non riescano a ritrovarsi tra loro per fronteggiare le idiozie che circolano sui social.
9. Illusione del mondo reale: Non capirò mai come alcune persone non abbiano ancora compreso che il mondo reale è ben al di fuori dello schermo, e che i like da soli non portano a nulla di concreto.
10. Il metro del successo distorto: Non capirò mai come i social siano diventati il metro di valutazione del successo per molti, tanto da far loro perdere persino la dignità e l’onestà intellettuale.
Queste contraddizioni mi lasciano con tante domande senza risposta, ma allo stesso tempo ci uniscono in un viaggio di scoperta e riflessione su questo mondo digitale in continua evoluzione. Attraverso il confronto e la condivisione, cerchiamo di comprendere meglio le sfumature di questo intricato universo sociale.
E se dopo tutto questo ancora non vi è passata la voglia di usare Instagram, allora benvenuti nel club. Anche io, come voi, continuo ad usarlo, anche se con meno frequenza, perché credo di avere dei contenuti utili e di valore da condividere. Forse questa motivazione non incontra le leggi dell’algoritmo ma chi se ne frega!
Io ci sono. Mi trovi qui @mariannanorillo