Carnevale in Italia: origini, tradizioni e dolci tipici

La tradizione del Carnevale in Italia ha radici molto antiche e negli anni, sono nate diverse feste che lo celebrano e che sono famose in tutto il mondo e di cui ho parlato in questo post sui 10 Carnevali più belli d’Italia. In questo articolo, invece, voglio raccontarvi meglio le sue origini, le tradizioni più interessanti e particolari e ovviamente i dolci tipici che rappresentano una deste feste più attese dell’anno. Con il suo vecchio rito delle maschere e dei coriandoli, il Carnevale stampa sorrisi sui volti colorati di grandi e piccoli in ogni regione italiana, portando con sé particolari tradizioni e rituali religiosi.


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Carnevale in Italia

Origini e tradizioni

Dal latino “carnem levare” l’origine storica dei queste festività è, infatti, legata all’imperativo cristiano che imponeva di astenersi dal mangiare carne nel periodo successivo compreso tra l’inizio della Quaresima e la Pasqua. Da qui la sregolatezza tipica delle tradizioni carnevalesche. Religione a parte, Carnevale esisteva già nell’antica Roma ed è, infatti, in questa occasione che si celebravano i Saturnali, cerimonie pagane in onore del Dio Saturno, il quale, secondo la credenza del tempo, avrebbe propiziato l’inizio dell’anno agricolo. Durante questi festeggiamenti le differenze di classe non esistevano più. Nobili e plebei erano allo stesso livello grazie all’uso di maschere, indossate a scopo difensivo nei confronti delle potenze diaboliche.

Anche nel Medioevo, poi, per precedere il periodo di astinenza e purificazione che culmina nel giovedì santo, si dava vita a festeggiamenti e usanze allegre che raccontano di grandi banchetti, cibo in gran quantità, poche regole e tanta baldoria. Il momento clou della festa era l’uccisione di un fantoccio, che rappresentava il capro espiatorio dei mali dell’anno passato e un buon augurio per il nuovo. Oggi, i festeggiamenti del Carnevale sono diffusi in tutto il mondo e vengono celebrati attraverso sfilate di carri allegorici, riti propiziatori e soprattutto feste in maschera.

L’Italia vanta la presenza di alcuni dei Carnevali più belli del mondo. Tra le tradizioni di carnevale più diffuse c’è il “Processo del Carnevale” che  ritroviamo in molte regioni italiane ancora oggi. Dopo il testamento del Carnevale, al quale si dà la colpa di tutti i mali del vecchio anno, di solito si usa “condannarlo” a morte. L’uccisione avviene o per impiccagione o decapitazione ed è il momento clou del dramma e dei festeggiamenti. La morte può avvenire anche a mezzo del fuoco con la messa al rogo del fantoccio di Carnevale che troviamo in molte località d’Italia.

Maschere più famose

La parola maschera deriva dall’arabo “Mascarà”, che significa satira. Nel teatro greco e in quello romano la maschera veniva usata dagli attori per sottolineare i tratti del personaggio che interpretavano. Nel XVI secolo si afferma in Italia la “Commedia dell’arte” e, uno dei temi ricorrenti, era la beffa del servo che riusciva ad avere la sua rivincita verso il potente. Oggi, oltre ad utilizzare le maschere, si pensa a come truccarsi per il carnevale riproducendo, magari, anche le classiche maschere veneziane, con il solo aiuto del make up.

Ma vediamo quali sono alcune delle maschere più famose d’Italia, protagoniste indiscusse del Carnevale. In Italia ogni regione ne ha una. Le maschere del Carnevale sia chiaro non sono maschere di quelle da indossare ma veri e proprio personaggi tipici della Commedia dell’Arte, che incarnano tradizioni, cultura e lo spirito del tempo in modo scherzoso e folcloristico. Tra le più famose troviamo Brighella, originaria di Bergamo e la più antica tra le maschere, risalente addirittura al Medioevo e Arlecchino, sempre di Bergamo che rappresentava nel teatro del 1550 la maschera del servo sciocco in realtà dotato di molto buon senso.

Altre maschere molto conosciute del Carnevale in Italia sono Pantalone maschera veneziana, del XVI secolo che rappresenta un vecchio mercante veneziano avaro e brontolone, ma facilmente raggirato dalla moglie e dalle figlie, Colombina, altra maschera veneziana che rappresenta una briosa e furba servetta, parla veneziano, Pulcinella originario di Napoli, caratterizzato da gobba, naso adunco e e il Dottor Balanzone a Bologna, dottore saccente e chiacchierone che fa credere di essere un grande sapiente, ma molto spesso truffa la gente.

Dolci carnevaleschi

Proprio perché il Carnevale precede il periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, il martedì grasso si festeggia banchettando con lasagne, dolci ed altri piatti abbondanti. In Italia, ogni regione vanta le sue ricette gastronomiche tipiche, ma sarà con i dolci in particolare che verranno celebrati questi giorni di festa. Ogni città ha le sue tradizioni, l’importante sarà che ogni “gustosità” sia fritta e preparata in casa. Chiacchiere, castagnole, dolci fritti e sanguinaccio, sono solo alcune delle gustosità che si mangiano a Carnevale, per fare “il pieno” di calorie prima dell’arrivo del digiuno.

Come ogni tradizione che nel tempo si evolve e si diffonde, ai festeggiamenti si accompagnano dolci tipici anch’essi allegri e vivaci che rappresentano il periodo di Carnevale. La tradizione del Carnevale in Italia è legata ai dolci fritti, uno su tutti le Chiacchiere che assumono definizioni diverse in base alla provenienza geografica, ad esempio, Grostoli in Friuli, Sfrappole in Emilia, Galani in Veneto, Frappe nelle Marche, Cenci in Toscana, Chiacchiere in Campania. A queste si aggiungono la Cicerchiata nel Centro Italia, gli Struffoli al sud e Castagnole tipiche della gastronomia friulana.

Frittole, frappe, frittelle, castagnole, bugie, chiacchiere o zeppole, qualunque sia il nome dato a questi dolci fritti, insieme alle maschere, sono protagoniste del Carnevale in Italia nonché testimonianza gastronomica del periodo di trasgressione che rappresenta il Carnevale. Con questi si stuzzica il palato mentre con le maschere ci si trasforma, si gioca a diventare altro per esorcizzare il periodo di astinenza cristiana che ci si accinge a vivere. E per chi si è allontanato da tali origini religiose, questa festa resta un momento di svago e allegria per tornare bambini e vivere un momento colorato e leggero.

1 commento su “Carnevale in Italia: origini, tradizioni e dolci tipici”

  1. I tuoi articoli, Marianna, sono sempre più stimolanti. Questo l’ho letto e riletto più volte, perché lo stile (oltre alla quantità di contenuti) mi ha seriamente emozionata. Quei passaggi “dolci” e scanditi con cura fanno assaporare persino le più semplici parole.
    Complimenti e e congratulazioni!

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