Le 10 cose più interessanti da vedere al British Museum di Londra

Le 10 cose più interessanti da vedere al British Museum di Londra

To look at and properly appreciate the British Museum is the work of a lifetime. M. E. W. Sherwood

La mappa al British Museum è d’obbligo per spostarsi tra le varie sale dell’edificio senza rischiare di perdersi o di vedere le stesse cose mille volte. Pur avendo la mappa e un’intera giornata a disposizione, comunque, vi sarà impossibile vedere tutto per cui ho riepilogato i 10 pezzi imperdibili che non dovete assolutamente perdervi nel più antico museo pubblico del mondo. E se state pensando “a me i musei non è che interessino molto”, nella seconda parte del post trovate ben 5 motivi validi per visitare il British Museum di Londra e ricredervi.

 1. La stele di Rosetta

La stele di Rosetta è un ritrovamento storico rinvenuto nel 1799 nella città egiziana di Rosetta, sul Nilo.   La dedica al faraone Tolomeo V Epifore incisa sul blocca in granito è in tre diverse grafie: geroglifica, la prima scrittura usata in Egitto, demotica e in lingua greca, parlata dalla dinastia regnante.   Questa iscrizione permise al suo scopritore, l’egittologo francese Jean-François Champollion di interpretare la scrittura egiziana attraverso la traduzione e decifrazione dei geroglifici. Si trova al pianterreno, nella sala 4.

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2. Il Busto di Ramses II

Ancora nella Sala 4 si trova il gigantesco busto di Ramses II in pietra, pesante oltre sette tonnellate ed alto sette metri e mezzo. Fu rinvenuto nel tempio Ramesseum, nella piana di Deir el-Bahari nei pressi dell’antica Tebe e trasferito al British Museum nel 1816. Per la durata del suo regno e per ciò che ha lasciato all’archeologia, Ramses II è oggi il faraone egizio più conosciuto nel mondo.

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3. Le sculture dei leoni alati e i “Cancelli di Balawat”

Nella sezione dedicata agli Assiri si trovano  due sculture raffiguranti leoni alati con testa d’uomo da Nimrud con sullo sfondo gli imponenti “Cancelli di Balawat”, antichi avamposti dell’impero assiro.   La maggior parte delle porte originarie è andata perduto. Solo due sono sopravvissute ed una serie può essere ammirata al British Museum, nella Sala 6 della collezione.

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4. La ricostruzione del tempio Ionico “Delle Nereidi”

La grande attrazione della sala 17  è la splendida ricostruzione della facciata Est e dei fregi del tempio Ionico “Delle Nereidi”, nella mitologia greca, le ninfe marine, figlie di Nereo e della Oceanina Doride. Il Monumento delle Nereide era una tomba che sorgeva nell’antica città di Xanthos, nei pressi dell’odierna Kinik, in Turchia, caduta poi in rovina. Aveva la forma di un tempio greco decorato con fregi scolpiti e dovrebbe risalire al quarto secolo aC. A rinvenirne resti importanti è stato il viaggiatore inglese Charles Fellows nei primi anni del 1840. Portati al British Museum, questi resti sono stati ricostruiti per mostrare come appariva la facciata negli anni del suo splendore.

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5. La statua di Apollo

Questa colossale statua in marmo, risalente al secondo secolo aC., viene dal tempio di Apollo a Cirene, nell’attuale Libia.   Al momento del suo rinvenimento, la statua di Apollo era rotta in 121 pezzi, ritrovati vicino al grande piedistallo su cui sorgeva originariamente.   I frammenti sono stati accuratamente rimossi dal sito e riassemblati al British Museum.   Ora la statua è alta 2,29 metri, ma il braccio destro e il polso e la mano sinistra sono ancora mancanti. Si trova nella Sala 22.

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 6. La versione Lely dell’Afrodite accovacciata

L’Afrodite accovacciata era una scultura in bornzo di Doidalsa, databile al 250 a.C. circa e oggi nota solo da copie di epoca romana, tra cui la migliore è considerata quella marmorea senza braccia (h. 106 cm) nel Museo nazionale romano di Palazzo Massimo a Roma.

Un’altra versione completa è al British Museum e proviene dalle collezioni Gonzaga.  La versione nota anche come “di Lely’ deriva dal nome del pittore Sir Peter Lely, che l’aveva acquisito dalla collezione di Carlo I, nel 1649. Si trova nella Sala 23.

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7. La statua Hoa Hakananai’a dell’Isola di Pasqua

Hoa Hakananai’a è una statua megalitica, trasportata da Orongo, l’Isola di Pasqua, nel 1868 dall’equipaggio della nave britannica HMS Topaze e arrivata in Inghilterra nel 1869. Questa statua è considerata il miglior esempio di scultura dell’isola di Pasqua e si trova nella Sala 24 della collezione Living and Dying.

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8. La collezione di mummie e sarcofagi egizi

I segreti della Mummificazione e i rituali ad essa legati sono raccontati attraverso gli oggetti esposti nelle camere 62-63. Questi includono bare, mummie, maschere funerarie, ritratti e altri oggetti progettati per essere sepolti con il defunto. 

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9. Il feretro esterno dorato dalla tomba di Henutmehyt

Henutmehyt era il nome di una sacerdotessa tebano, dell’antico Egitto che ha vissuto durante la 19 ° dinastia, intorno al 1250 aC. Nella Sala 63 del British Museum è possibile vedere la sua bara, in cui l’abbondante presenza di oro e i dettagli indicano una certa ricchezza personale. Sul sarcofago sono rappresentate le figure di Iside e Nefti, protettori dei defunti.

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10. La mummia di “Ginger”

Nella Sala 64 si trova una tomba egizia contenente i resti di un corpo conservatosi naturalmente e appartenente al periodo predinastico. Soprannominata “Ginger” per via dei suoi capelli rossi, in onore dell’attrice americana Ginger Rogers, molto famosa all’epoca in cui avvenne la scoperta. È considerata la più antica mummia egiziana finora conosciuta.

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British Museum a Londra: 5 buoni motivi per visitarlo

I motivi per visitare il British Museum a Londra sono molteplici. Ricordo di esserci entrata per la prima volta almeno 10 anni fa senza molte aspettative ed esserne uscita entusiasta e con la voglia di ritornarci. Mi ero trasferita da poche settimane nella City, dopo aver deciso di partire in solitaria ed ero alla ricerca di un lavoro per mantenermi senza molto successo. Così un giorno dopo l’ennesima giornata storta mi sono ritrovata davanti all’ingresso del famoso British Museum e sono entrata per curiosità. 

Ho scoperto che c’è tutto un mondo meraviglioso lì dentro che merita di essere visitato e anche se da quella prima visita è passato tanto tempo e per fortuna ho avuto altre occasioni per andarci negli anni seguenti, rimpiango di non aver avuto già un blog per poterlo raccontare con gli occhi di allora. Ma ora eccomi qui, pronta a condividere con voi alcune informazioni, curiosità ed impressioni e per darvi almeno 5 motivi per visitare il British Museum a Londra.

Perché visitare il British Museum

1. È il museo più antico del mondo

Il British Museum è il museo più pubblico del mondo e già questo sarebbe un motivo più che valido per entrarci. Aperto al pubblico nel 1759, il British Museum nasce da una collezione del medico e scienziato Sir Hans Sloane, poi donata al re Giorgio II il quale, con la legge speciale emanata nel 1753, avviò la creazione del British Museum. Non dimenticherò mai le emozioni che ho provato passeggiando tra le sale, ammirando l’esposizione di oggetti e manufatti e godendo di tutta quell’energia che le ambientazioni del museo sprigionavano.

2. È completamente gratuito

Il British Museum accoglie oltre 6 milioni di visitatori ogni anno ed è uno dei musei più visitati al mondo dopo il Louvre e il Metropolitan Museum di New York ma, a differenza di questi, è completamente gratuito. Questo è uno dei motivi per cui mi piace così tanto e che mi spinge a tornare e ritornare tutte le volte che vado a Londra per approfondire e fare nuove scoperte. Non è uno di quei posti per cui dire “Ci sono già stato” perché per quante volte si visiti  c’è sempre qualcosa che sfugge, qualche dettaglio o qualche oggetto che puoi apprezzare solo ad una seconda, terza o quarta occhiata!

3. Ti fa viaggiare attraverso i secoli

Dall’anno della sua fondazione in poi, il British Museum ha subito numerosi cambiamenti e importanti ampliamenti sia dal punto di vista strutturale che delle sezioni ed esposizioni tant’è che oggi le sue collezioni, arricchite di anno in anno, consentono al visitatore un vero e proprio viaggio attraverso i secoli e le epoche storiche, tra paesi e continenti, di spostarsi in pochi minuti tra affascinanti scoperte e ritrovamenti dall’America all’Asia, dall’Oriente all’Occidente. A che ti serve la macchina del tempo, quando puoi andare al British Museum?

4. Ospita la magnifica Great Court

Fino al 1997 all’interno del British Museum si trovava anche la British Library che fu spostata completamente a St Pancras nel 1997, lasciando spazio per la magnifica Great Court, costruita da Norman Foster e considerata la più grande piazza coperta d’Europa. L’innovazione principale riguarda l’implementazione della grande sala centrale che accoglie i visitatori, la Queen Elisabeth Great Court, inaugurata nel 2000, in cui sono a disposizione per locali e turisti piantine del Museo, depliant informativi sulle varie collezioni e audioguide (a pagamento).

5. Conserva oltre 8 milioni di opere

Il British Museum non è solo il museo pubblico più antico del mondo ma anche il museo più grande del mondo. Al suo interno, infatti, ospita 8 milioni di oggetti raccolti in uno spazio complessivo di 92mila metri quadrati di cui ben 80mila sono esposti al pubblico! Capiterete bene che per vederli tutti ci vorrebbe una vita. Lo diceva anche M. E. W. Sherwood: “To look at and properly appreciate the British Museum is the work of a lifetime” ma sono arrivata alla conclusione che queste sono le 10 cose più interessanti da vedere al British Museum. Quindi, se avete poco tempo a disposizione, cercate di organizzare bene la visita e non farle mancare nel vostro elenco.

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6 commenti su “Le 10 cose più interessanti da vedere al British Museum di Londra”

  1. Sono ritornata con grande piacere su qst articolo, delicato e preciso. Ho scoperto piccole cose che ad una prima lettura sfuggono. Brava, bravissima!

  2. Grazie !
    È stato molto utile per aggiungere delle didascalie brevi ma esaustive alle mie foto risalenti ad un anno fa.
    Complimenti!

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