Le cose improvvisate sono sempre le più belle e, nonostante saremmo arrivati a Badesi di sabato pomeriggio solo per le ultime ore di sole, ci siamo messi in macchina e abbiamo deciso di approfittare di uno degli ultimi weekend di settembre per andare alla scoperta di questo tratto di costa sarda che ancora non conoscevamo. Ne è valsa la pena perché la spiaggia di Badesi è stupenda, anche al tramonto, e tra Poltu Bianco e Li Junchi non abbiamo potuto fare a meno di apprezzare i colori, la pulizia e trasparenza dell’acqua tipici del mare sardo.
Il giorno dopo lo abbiamo dedicato completamente all’Isola Rossa e ci siamo regalati una domenica ricca di mare, di snorkeling, di natura e di vacanza relax in una zona fra le più pittoresche della Gallura. La mattina inizia con il magico risveglio in una bella camera vista mare a pochi chilometri da Badesi Mare e una colazione abbondante che ci dà la carica per iniziare al meglio la giornata. Così, ci lasciamo Badesi alle spalle e ci dirigiamo in direzione Isola Rossa, a circa 20 minuti di distanza.
In realtà, come molti di voi sapranno già, la località di Isola Rossa, situata a metà strada fra Santa Teresa e Castelsardo, non è propriamente un’isola o meglio un’isola c’è ed è per il suo colore rossastro che l’abitato antistante ha preso il nome di “Isola Rossa”. Prima solo un borgo di pescatori, la zona di Isola Rossa è diventata nel tempo una meta di turismo molto frequentata, pur mantenendo le sue caratteristiche di semplicità ed è per questo molto amata dai turisti che vogliono evitare il trambusto della Costa Smeralda.
Prima di raggiungere il nucleo di Isola Rossa, che vediamo arrivando in auto direttamente dalla strada, decidiamo di fare una sosta alla spiaggia de La Marinedda, tra le più belle della zona e qui ad accoglierci è un mare pulitissimo, una bella spiaggia spaziosa e, soprattutto, un gran senso di pace e tranquillità. Qui non solo il mare ma anche i fondali sono meravigliosi per cui ci dedichiamo ad alcune ore di snorkeling ammirando pesciolini di ogni colore e dimensione. Se ci andate, ricordatevi di portare almeno le maschere!
Nel primo pomeriggio raggiungiamo finalmente Isola Rossa con la sua bellissima Spiaggia Lunga, così chiamata per la lunga striscia di sabbia fine che caratterizza tutta la baia. Il mare qui è eccezionale con un fondale basso e sabbioso che lo rende perfetto per le famiglie con i bambini e chiarissimo che lo rende ideale per lo snorkeling. Noi, infatti, abbiamo trovato tanti pesci, alcuni grandissimi, e ci siamo divertiti molto a seguirli ma anche ad essere inseguiti da qualche simpatico banco di pesci.
Anche la location è piuttosto scenografica perché dalla spiaggia si ha vista sull’isoletta rossa, sul porto e sui principali edifici, ristoranti e locali che animano le giornate e le serate dei turisti. Entrando poi nel nucleo abitato, a 10 minuti a piedi dalla Spiaggia Longa, sorge la Torre Spagnola, risalente al 1500, costruita inizialmente per difendere le coste sarde dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni e, nei secoli successivi, per controllare i traffici clandestini fra Sardegna e Corsica.
Avvicinandovi alla Torre, troverete un punto panoramico da cui si può ammirare l’Isola Rossa (stavolta l’isola vera) in tutto il suo splendore e grandezza e c’è un piccolo sentiero tra la natura che vi condurrà ancora più vicino se avete voglia di scattare qualche fotografia o restare ammaliati dalla particolare colorazione delle rocce granitiche di cui è formata che varia da rosa al rosso. Un luogo davvero speciale che ci riporta alla bellezza dell’estate, fatta di cose semplici, di sole, di mare, di passeggiate, di aperitivi ammirando il tramonto, di riposo e pace.
bellissimo racconto, esprime la gioia e le sensazioni che questa terra è capace di offrire. Bravissima Marianna!