L’arte di intagliare il legno d’ulivo: mini guida per principianti

Non avrei mai immaginato che intagliare il legno regalasse così tante emozioni… Ecco a voi un piccolo vademecum su come imparare a “creare dall’ulivo” basato sulla mia esperienza personale.

Sin dal quarto millennio avanti Cristo, l’ulivo ha rappresentato un’importante fonte di ricchezza  per i suoi frutti ed il succo che ne scaturisce: l’olio, il cosiddetto “oro verde”. Un’infinità di simboli ha caratterizzato, sin dai tempi più remoti, l’albero di ulivo: un ramoscello d’ulivo fu portato da una colomba a Noè per suggellarne il patto dell’arca, Ulisse intagliò nell’ulivo il proprio talamo nuziale, dall’ulivo fu ricavato l’arco del re d’Itaca nelle battaglie contro i Proci… tanto per nominarne qualcuno.

Da sempre l’ulivo è anche il simbolo della Pace in sé, e per quanto riguarda le nostre tavole… chi non si lascerebbe corrompere da una semplice frisella condita con dell’ottimo olio d’oliva? Personalmente cedo sempre alla tentazione! Ma torniamo a noi… Questa incomparabile fonte di ricchezza prospera sulle coste del Mediterraneo e nel Medio Oriente. Gli ulivi arrivano anche a 20 metri d’altezza e regalano, all’occhio degli osservatori, forme particolarmente belle da ammirare stimolando la fantasia dei più creativi.

Il suo legno è un materiale molto duttile, altamente resistente al fuoco e pressoché immune dalle malattie, ragion per cui si presta molto ad usi decorativi, e si lascia intagliare molto più facilmente rispetto, ad  esempio, al legno di quercia. La moltitudine di venature che possiede indica che è un legno “vivo” ad alto contenuto di oli che, appena tagliato, sprigiona odori che rallegrano l’olfatto.

Nella tradizione artigiana, queste splendide venature arricchiscono d’un fascino particolare ogni singola creazione, che risulta durevole nel tempo a patto e condizione che si osservi qualche semplice accorgimento: basta evitare assolutamente il contatto con l’acqua e dare una semplice lucidatura con olio per ridonare lucentezza alle venature nel caso perdano la naturale luminosità.

Non sono esperta del settore, mi definisco una curiosona per natura con la passione interpretativa. L’oggetto che vedete nelle foto rappresenta/rappresenterà  il mio primo tentativo di dare vita ad uno spezzone d’ulivo trentennale: una bella sfida con me stessa insomma. E’ stato “amore a prima vista”! Essendo da sempre un’inguaribile amante della Natura, ho desiderato riprodurre dal vivo il connubio di una foglia di fico ed una di vite.

Per scolpire l’ulivo vengono usati una serie di attrezzi ed alcuni macchinari, a seconda dellle varie tecniche. I più comunemente usati sono la sgorbia, le raspe, i raschietti, le carte o tele abrasive. Tutte le attrezzature devono essere ben affilate, i pezzi da intagliare ben fermi su un tavolo da lavoro spazioso e ben illuminato, e sono indispensabili massima attenzione e tanta tanta pazienza!

Come su premesso, il legno d’ ulivo è una materia “viva” che, di conseguenza, continua nel tempo a “muoversi”. Non è raro, quindi, notare delle spaccature che rendono necessario qualche piccolo intervento per ovviare l’inconveniente… E’ incredibile il profumo inebriante che si sprigiona ad ogni incisione… una pura esplosione di “vita”, nonostante l’età! Non ho esperienza nel campo, ma come per tutte le forme d’arte, credo che esperienza e tecnica personale si acquisiscano nel tempo e con tanta pratica.

Ho scelto il mio primo pezzo di legno d’ulivo più di un mese fa, unitamente alle due foglie che ho raccolto personalmente in campagna. Ho disegnato sulla superficie la forma da intagliare, dopodiché ho inciso a grandi linee con una sgorbia grande in modo che emergessero i primi volumi. Successivamente mi sono dedicata ad una maggiore definizione, cercando di stabilire i particolari.

L’intaglio si realizza con la pressione delle proprie mani, ma è stato necessario anche battere sugli strumenti con una mazzuola di legno. Ad oggi si è ritenuta necessaria ben più di una stuccatura per via delle lesioni che gli agenti atmosferici provocano al legno durante la fase di lavorazione, e solamente in fase finale si potrà procedere alla laccatura che fermerà ogni processo.

Ci vogliono ore ed ore di “olio di gomito” con carte abrasive per ammorbidirne i contorni e dare sinuosità al soggetto prima della laccatura finale (eccezion fatta per eventuali “incidenti di percorso” che non mancano, eh!) Nel proseguo mi lascerò guidare dalla personale passione interpretativa che mi contraddistingue da sempre, ed opterò per una linea a “metà strada” tra il lineare morbido ed il grezzo, che direi mi rispecchia alla perfezione!

Intanto, ecco a voi il risultato finale!

di Elvira Cicalese

5 commenti su “L’arte di intagliare il legno d’ulivo: mini guida per principianti”

  1. ciao, in casa mi trovo con un albero d olivo morto ormai da parecchi anni,è un tronco dal diametro di 80 cm x un altezza di120 cm,poi si dirama a croce con 4 tronchi del diametro 20cm lunghi 60 e 70 cm.come lo potrei scolpire ? non sono tanto pratico ma mi piace scolpire

  2. ciao, vorrei lavorare su un ramo di ulivo lungo 2 metri, ma vorrei sapere come posso pulire il ramo dalla corteccia senza danneggiarlo.
    Grazie

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