Organizzare un viaggio in Madagascar: cosa vedere, cosa fare e cosa sapere

Tante le idee di viaggio che già si affollano nella testa di tutti noi, in vista delle vacanze estive o di qualche giorno di cui approfittare durante le vacanze di Pasqua. Non è mai troppo presto per iniziare a pianificare un viaggio in uno dei paradisi del mondo come il Madagascar, nell’Oceano Indiano. Angolo di paradiso privilegiato dagli amanti della natura, il Madagascar è la quarta isola del mondo per estensione e si situa a sud est del continente africano. L’isola affascina per la sua incredibile flora, fauna, i suoi paesaggi e persino la sua variegata popolazione. 

Come organizzare un viaggio in Madagascar

Ideare e organizzare una vacanza che vi porti in una realtà così distante da quella italiana o europea richiede però un po’ di pazienza e molta attenzione ai particolari. Innanzitutto la scelta principale sta tra affidarsi ad un tour operator oppure, in alternativa, al fai da te. Organizzare un tour nelle terre del Madagascar può essere anche molto divertente, tra guide e suggerimenti che arrivano dalla rete è affascinante anche il solo pensiero di volare in terre così uniche.

Come prima di ogni partenza, il mio suggerimento è quello di leggere e informarsi, sulle popolazioni e le culture che abitano le terre che andiamo a visitare. Questo non solo per essere consapevoli delle bellezze da non dover perdere ma anche per essere consapevoli degli eventuali rischi o pericoli di viaggi così distanti dalla propria “casa”. Tantissime sono le soluzioni assicurative, come quelle proposte da Heymondo, con cui accompagnare il nostro viaggio, ideali per lasciare che sia solo l’entusiasmo del viaggio e non eventuali imprevisti a rimanere come ricordo.

Quando fare un viaggio in Madagascar

Se vi stavate chiedendo quando programmare le vostre vacanze in Madagascar, i mesi più indicati si situano senza ombra di dubbio nel periodo invernale che va da maggio/giugno a settembre/ottobre. In particolare, l’ideale per godere del clima subtropicale del Madagascar sarebbe scegliere i mesi di alta stagione, luglio e agosto, per poter approfittare delle temperature miti e delle giornate piacevoli, anche per escursioni tra le balene o nelle terre che accolgono lemuri e piccoli mammiferi in letargo.

Troverete ad aspettarvi temperature ideali che si aggirano tra i 20° e 30° (Nosy Be) e i 10° e 24° (Antananarivo); e zero piogge, ad eccezione della costa orientale dell’isola. I mesi invernali si adattano pertanto sia a un soggiorno di relax al mare che a un’avventura più sportiva. Da evitare i mesi da Dicembre ad Aprile sono a rischio ciclone e per via delle piogge che possono essere forti e rendere impraticabili molte strade, rendendo il soggiorno problematico e rischiando di far saltare i vostri programmi ed itinerari.

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Madagascar: cosa vedere e cosa fare

Antananarivo, la capitale del paese, è una tappa immancabile, via d’accesso al parco botanico e zoologico di Tsimbazaza e ai suoi colorati mercati artigianali. Un tour guidato a piedi con una guida locale potrebbe essere l’opzione ideale per scoprire tutte le sue bellezze. Durante le vacanze in Madagascar, tra i percorsi turistici più popolari ci sono i meravigliosi parchi nazionali di Ranomafana e dell’Isalo; senza dimenticare i famosi Tsingy di Bemaraha, suggestive formazioni rocciose le cui punte si innalzano, maestose, verso il cielo.

Tra le zone più belle da visitare nel nord del Madagascar si trovano diverse isole ed isolotti. Si tratta di veri e propri paradisi come Nosy Be, Mitsio e Radama, qui si trovano barriere coralline magnifiche e spiagge di sabbia bianca. Più difficile da raggiungere e dal clima arido è invece la parte meridionale del Madagascar, dove foreste di baobab si alternano a foreste spinose, ambienti semidesertici ideali da attraversare con i diversi tour guidati organizzati in jeep o a bordo dei treni che attraversano i paesaggi particolarissimi di questa parte del paese.

Nella zona centrale invece si trovano alcune delle città più interessanti, ideali per escursioni avventurose, come Fianarantsoa o Ambohimanga. Qui merita una visita anche il parco nazionale di Andringitra, una vera e propria area protetta, patrimonio dell’Unesco, situato nella provincia di Fianarantsoa, una zona dalle forme originali con flora e fauna tipiche nel suo genere.

Lemuri e foreste di baobab

Una delle escursioni classiche da fare nel Madagascar è quella sull’isola di Nosy Komba, l’isola dei lemuri. L’isola è veramente caratteristica: se partecipare ad un tour sarete riforniti di banane, delle quali i lemuri sono ghiotti! La passeggiata all’interno dell’isola vi consentirà di vedere anche il camaleonte più piccolo del mondo e un villaggio dove scoprire le tecniche di pulitura del riso e di macinazione del grano.

Dopo i lemuri, uno dei simboli più rappresentativi del Madagascar è costituito dal famoso baobab. Le foreste di baobab dell’Isola Rossa vi daranno l’impressione di essere approdati su un altro pianeta. Questi alberi dalla silhouette massiccia crescono sulle sabbie roventi del Madagascar e formano foreste dall’aspetto davvero singolare. Dove trovare le suggestive foreste di baobab? Direzione il sud-ovest del Madagascar, vicino alle coste della regione di Toliara. Per farvi raccontare l’origine di queste foreste, partecipate ad un tour dei baobab insieme ad una guida esperta. 

Siti di immersione in Madagascar

Gli appassionati di immersione in viaggio in Madagascar non devono mancare l’arcipelago di Nosy Be: composto da numerose isole paradisiache, esso offre, agli amanti del genere, dei siti di immersione gli uni più belli degli altri. D’altra parte, essendo un’isola il Madagascar dispone di magnifiche e ampie spiagge e, essendo immensa, tali spiagge godono di climi e paesaggi molto variegati a seconda della regione. Da non perdere Hell Ville, la capitale di Nosy Be, un paesino particolare, tipico africano, molto grazioso. I cannoni francesi che dominano il porto, il mercato dei ricami e delle famose tovaglie, il viale dello struscio con i negozietti indiani, l’odore forte e onnipresente delle spezie e del pesce appena scaricato. Da vedere il vecchio carcere costruito nel 1855.

Sia dal lato dell’isola che costeggia l’Oceano Indiano che verso il Canale del Mozambico, le coste malgasce offrono molti siti di immersione tutti da scoprire. Quanto a Nosy Boraha, dai più conosciuta come Île Sainte-Marie, si tratta di un’isola delle meraviglie situata al largo della costa nordorientale del Madagascar, lunga 60 km e caldamente consigliata agli amanti delle isolette alla Robinson Crusoe. Con le sue spiagge deserte e i piccoli villaggi di pescatori, essa è appena sfiorata dal turismo di massa e costituisce la destinazione perfetta per gli amanti di autenticità. Insomma, il Madagascar è un vero e proprio scrigno tutto da scoprire, basta accendere la curiosità e scegliere il proprio stile di viaggio! Bon voyage!

Come muoversi in Madagascar

La rete dei trasporti pubblici non è molto sviluppata per cui bisogna trovare un’alternativa per muoversi in Madagascar. Io vi suggerisco di noleggiare un auto, la scelta più comune tra i turisti che decidono di visitare l’isola e spostarsi in autonomia tra le varie località. Bisogna sapere, però, che sono inclusi nel noleggio di un’auto anche i costi dell’autista che comunque si aggirano intorno ai 50 euro.

Utilizzare una macchina a noleggio in Madagascar vi consentirà di ottimizzare i tempi, evitare i ritardi che incontrereste nei mezzi pubblici, con tutti i loro limiti, e raggiungere anche zone distanti rispetto al centro e più impervie. Fate una prova direttamente da qui per visionare in tempo reale i costi. Vi basta inserire la località di ritiro desiderata e le date di interesse e avrete subito a disposizione l’elenco delle vetture disponibili e il costo del noleggio.

Dove dormire in Madagascar

Spostarsi in Madagascar richiede preventivare con attenzione dove sostare in modo da scegliere il mezzo di spostamento più sicuro e affidabile. Tra le zone abitate dai Malgasci, infatti, vi sono sì località moderne e fornite di comfort anche dal punto di vista degli spostamenti, ma allo stesso modo vi sono zone impervie, legate alla forte tradizione di un popolo ancora devoto a tradizioni e credenze, che di villaggio in villaggio ne fanno una popolazione ricca di spirito e carattere.

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1 commento su “Organizzare un viaggio in Madagascar: cosa vedere, cosa fare e cosa sapere”

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