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Prendere l’aereo in gravidanza: quello che c’è da sapere

Si può prendere l’aereo in gravidanza? Già, probabilmente è una delle prime domande che si fa una frequent flyer dopo aver scoperto di essere incinta. La risposta è “sì!” per cui state tranquille. Escludendo condizioni mediche particolari, essere incinta non significa dover rinunciare ai viaggi. Certo, ci sono delle cose da sapere per viaggiare in gravidanza e, in particolare, prima di salire su un aereo ma tutto sommato se la gravidanza è fisiologica e si ottiene l’ok del ginecologo, non ci dovrebbero essere problemi. Pur essendo consapevole di questo, comunque, e nonostante il web sia pieno di viaggiatrici che hanno fatto scelte differenti e che hanno volato incinte fin dal primo mese, io non ho preso l’aereo in gravidanza e, come vi spiego in seguito, ho preferito optare per destinazioni più vicine e viaggi più tranquilli. Voglio, però, condividere con voi quello che ho letto e che mi è stato suggerito dai medici e spero potrà esservi utile per chiarirvi le idee.

Prendere l’aereo in gravidanza

Cosa raccomandano i medici

Non sussistono particolari controindicazioni per chi intende prendere l’aereo in gravidanza e nella maggior parte dei casi, non ci sono rischi per il feto. Tuttavia, i medici sono tutti concordi nel suggerire alle future mamme di fare attenzione a verificare con loro che la gravidanza proceda in modo tranquillo e che determinati valori, come la pressione, siano nella norma e che ovviamente non ci siano minacce di aborto e consigliano di non prendere l’aereo in gravidanza nel primo e nel terzo trimestre ma di preferire, invece, il secondo trimestre perché è quello in cui noi donne ci sentiamo meglio.

Terzo trimestre: perché l’aereo è sconsigliato

Prendere l’aereo in gravidanza nel terzo trimestre è di solito sconsigliato dai medici e ci sono diverse spiegazioni a sostegno di questa indicazione. Oltre all’eventualità di un parto prematuro, ci sono alcuni disagi e malesseri che possono comparire in questa fase avanzata della gravidanza quali l’ipertensione o la trombosi venosa. Inoltre, per buona parte delle donne incinte prendere l’aereo in gravidanza non è proprio comodissimo poiché lo spazio è effettivamente molto limitato. In particolare, più, i medici sconsigliano i viaggi di lunga durata durante tutta la gravidanza, soprattutto se si hanno problemi di salute quali malattie cardiache, anemia o forme gravi di asma o se ci sono stati problemi nelle precedenti gravidanze.

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Quali sono i possibili rischi per la salute

Come già accennato, nonostante sia possibile e lecito prendere l’aereo in gravidanza, volare in alcuni casi può comunque creare qualche disagio. Uno dei più comuni deriva dalla pressurizzazione della cabina dell’aereo. Questa, infatti, riducendo la pressione di ossigeno, può portare ad un aumento compensatorio del battito cardiaco nella donna incinta. Non ci sono rischi per il feto, sia chiaro ma la pressione sanguigna può aumentare, creando malessere. può verificarsi un leggero rialzo della pressione sanguigna. Il corpo, inoltre, può andare incontro ad una leggera disidratazione, causata dal microclima secco dell’aereo in seguito all’attivazione del processo di deumidificazione. Infine, restare seduti a lungo può portare a rischiosi problemi circolatori, essendo aumentata la possibilità di ostruzione meccanica del ritorno venoso dalle gambe al cuore, comune in gravidanza anche per via di cambiamenti ormonali, aumento di peso e ingrossamento del pancione.

Condizioni e limitazioni delle compagnie aeree

Alla luce di tutto questo, le compagnie aeree hanno stabilito delle limitazioni per le donne che intendono prendere l’aereo in gravidanza, ponendo regole e requisiti che bisogna conoscere e ovviamente rispettare. Ogni compagnia aerea, però, ha una politica diversa per cui sarà necessario prendere informazioni specifiche. Ad esempio, Alitalia richiede il nulla osta sanitario Medical Information Form (MEDIF) obbligatorio nelle ultime 4 settimane di gestazione o se la gestazione ha avuto complicazioni mediche, oppure in caso di parto gemellare. Ryanair, invece, richiede una lettera di “Idoneità di volo” compilata dalla propria ostetrica o dal proprio medico già a partire dalla 28esima settimana e non consente di viaggiare oltre la fine della 36esima settimana di gravidanza (oltre la fine della 32esima settimana se si tratta di gravidanza gemellare).

Prendere l’aereo in gravidanza: perché non l’ho fatto

I motivi sono diversi, alcuni logistici e organizzativi, altri più banali come pigrizia e mancanza di tempo. Quindi, in realtà, quella di non prendere l’aereo in gravidanza nel mio caso è stata più una conseguenza naturale che una scelta presa volutamente. La cosa non mi ha minimamente pesato, comunque, perché quando ho scoperto di essere incinta ero reduce da un anno talmente sfrenato di viaggi in Italia e all’estero, alcuni dei quali anche piuttosto lunghi e fisicamente impegnativi, che l’idea (e il consiglio della mia ginecologa) di starmene a casa e godermi un po’ di riposo non mi è dispiaciuta affatto. In realtà, pur rallentando il ritmo, ho continuato a viaggiare fin dalle prime settimane, anche per lavoro, soprattutto in treno, e ne ho approfittato per visitare finalmente alcuni luoghi, a poca distanza da casa che, per via dei tanti viaggi all’estero, avevo sempre accantonato… e devo ammettere che ne è valsa davvero la pena. Un po’ di stanchezza l’ho percepita, è normale, ma mi sono veramente goduta il viaggio, senza ansie e paure, con tanto di pancione al seguito!

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