Oasi di Punta Giglio ad Alghero: come arrivare e cosa vedere

Sono pochi i turisti che scegliendo la cittadina di Alghero per il mare decidono di visitare Punta Giglio durante la loro vacanza estiva. C’è da dire poi che Punta Giglio non è che sia un posto cosi pubblicizzato e forse soltanto se si è degli appassionati di trekking e di percorsi naturalistici ci si avventura in una passeggiata. Lo capisco, d’altronde in piena estate a salire sul promontorio di Punta Giglio, sì perché tra le altre cose Punta Giglio è anche un promontorio, si rischia il collasso dunque meglio evitare.

Da settembre in poi, però potrebbe essere la meta perfetta per un pomeriggio immersi nella natura dato che Punta Giglio è una bellissima oasi naturalistica appartenente al Parco di Porto Conte di Alghero con accesso totalmente gratuito. Al suo interno trovate ben cinque sentieri diversi, attraverso cui è possibile esplorarla facendo conoscenza con specie animali e vegetali ma anche con fortificazioni militari. Tra queste diversi fortini e soprattutto una grande caserma abbandonata la cui storia risale alla Seconda Guerra Mondiale e ve la racconterò fra poco.

Come arrivare all’oasi di Punta Giglio di Alghero

Arrivare all’Oasi di Punta Giglio è molto semplice. Se non conoscete Punta Giglio avrete sicuramente sentito parlare del Parco di Porto Conte. Bene, prendete la strada in direzione Maristella-Porto Conte e fermatevi sul grande parcheggio alla vostra sinistra. Qui potete lasciare l’auto e iniziare la vostra passeggiata in totale tranquillità per tutto il tempo che vi serve. Come dicevo, l’ingresso è gratuito e così pure il parcheggio per cui non dovete preoccuparvi di acquistare e/o esporre alcun ticket.

I 5 sentieri di Punta Giglio: quale scegliere?

All’interno dell’oasi di Punta Giglio, il territorio è organizzato in ben cinque sentieri che si distinguono per lunghezza e di conseguenza durata ma anche per tipologia di percorso. Li troverete spiegati chiaramente in un pannello all’entrata e sono indicati più volte anche durante il tragitto. Il sentiero più lungo è quello grigio, il primo, che va dall’ingresso dell’area protetta alle fortificazioni militari e ha una durata di 1 ora e 25 minuti mentre il più breve è quello rosso che vi conduce alla borgata di Maristella in 40 minuti.

Tra natura incontaminata e fauna selvatica

Regalarsi un paio d’ore nell’Oasi di Punta Giglio significa anche interfacciarsi con una natura incontaminata che regala non poche sorprese tra cui merita un cenno particolare il boschetto di lecci presente sul sentiero principale di Punta Giglio, unico in tutto il promontorio. All’unicità della flora si aggiungono alcune specie animali che qui hanno trovato stabile dimora come il biacco, la tartaruga, la volpe, diverse specie di uccelli e ovviamente il cinghiale che però esce allo scoperto di notte, quindi non abbiate paura.

Punta Giglio: base antiaerea strategica nel 1943

L’Oasi di Punta Giglio è molto diversa da tante altre oasi perché, vista la sua posizione strategica tra Porto Conte e Alghero fu scelta dall’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale come importante base antiaerea. A testimoniarlo sono le numerose fortificazioni militari sparse per il territorio dai fortini, alle piattaforme di posizionamento cannoni antiaerei al deposito esplosivi e persino una caserma in cui nel 1943 erano asserragliati una sessantina di soldati in attesa del passaggio di una nave nemica che, tuttavia, non arrivò mai.

Splendidi panorami sul mare, sulla costa e su Capo Caccia

Tempo fa avevo scritto della bellezza dei tramonti su Capo Caccia ma a dirla tutta Capo Caccia è uno spettacolo in qualunque ora della giornata e mese dell’anno. Penso che queste foto lo dimostrino! E una delle cose che ho amato di più della mia gita all’Oasi di Punta Giglio sono stati proprio gli scorci panoramici mozzafiato (e credetemi anche se un po’ abusata “mozzafiato” è proprio la parola più giusta per descriverli) che si possono ammirare salendo nel punto più alto del promontorio. Qui una sosta con sessione fotografica è d’obbligo!

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