Primo volo intercontinentale: cosa c'è da sapere

Primo volo intercontinentale: cosa c’è da sapere

Affrontare un volo intercontinentale può essere emozionante e, allo stesso tempo, un po’ intimidatorio per i viaggiatori alle prime armi. Dalla scelta del posto in aereo alle strategie per affrontare il jet lag, ci sono diverse considerazioni da tenere a mente per assicurare un viaggio confortevole e piacevole.

Per me il primo volo intercontinentale è stata un’avventura bellissima. Era il mio viaggio di nozze e volavamo verso la Thailandia. In aereo ci hanno persino recapitato una torta e calice di prosecco come buon augurio per cui non poteva andare meglio.

Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. Per cui meglio partire ben preparati. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere per prepararsi al primo volo intercontinentale, con questi consigli utili che vi aiuteranno a vivere un momento così delicato con serenità e sicurezza.

Aereo intercontinentale e posti: come scegliere il migliore 

Il posto migliore in aereo è argomento da tempo dibattuto con teorie, calcoli e veri e propri studi: ci sono persino due siti dedicati al calcolo del caso (come Seat Guru o Best Plane Seat) che ti mostrano come sono gli aerei per voli lunghi e come calcolare il miglior posto sul tuo. 

In linea generale, tutte le compagnie consentono in fase di prenotazione del volo (ma anche nelle fasi successive) di scegliere il posto a sedere in aereo, e per beccare il migliore per te puoi considerare alcuni fattori:

  • i posti centrali, tra quello finestrino e corridoio, sono in genere i più scomodi;
  • le prime sei file sono in genere quelle in cui si ha più spazio per le gambe;
  • se vuoi stare tranquillo, senza essere “disturbato” dal personale di volo, evita i posti in loro prossimità: interagire coi passeggeri è, per loro, cortesia ma anche dovere di lavoro;
  • se volete restare lontani da bambini piccoli, scegliete posti lontani dalle tende a loro riservate;
  • se si vuole avere più spazio per le gambe e agio per i movimenti in aereo, il tuo posto ideale sarà lato corridoio;
  • se sei un tipo più romantico e contemplativo, e scavalcare i tuoi vicini di posto non è un problema, il tuo posto ideale sarà lato finestrino.
  • le varie teorie a proposito se sia meglio la coda, la testa o la pancia dell’aereo per risentire meno delle perturbazioni, oppure se sia meglio scegliere i posti in prossimità delle uscite di emergenza… lasciano il tempo che trovano.

Volo intercontinentale: quante ore prima presentarsi al gate

Sembrano quisquilie, ma organizzare per tempo e nei minimi dettagli il volo, i bagagli e la partenza, riduce considerevolmente il tasso d’ansia al momento della partenza: quindi è bene che voi sappiate che la risposta alla domanda “Per un volo intercontinentale quanto tempo prima presentarsi in aeroporto?” è

  • 3 ore prima dell’orario previsto per la partenza del volo.

Le operazioni di check in cominciano considerevolmente in anticipo perché di norma i passeggeri di un simile volo sono molti di più del numero medio per una tratta più breve, e anche perché gli standard per i controlli sono molto più rigidi ed elevati. 

Pertanto, considera anche il traffico per arrivare in aeroporto, eventuali imprevisti, ecc: fa’ i tuoi calcoli con calma in anticipo, stabilisci una tabella di marcia e andrà tutto bene.

Fare un po’ di movimento durante il volo

Tutti sono al corrente del collegamento tra viaggi lunghi in aereo e problemi venosi: intanto, è bene considerare che la trombosi venosa profonda, la tanto temuta malattia delle vene che può colpire a causa dell’immobilità nei voli di lunga durata, è in realtà in linea generale piuttosto rara, e può colpire soprattutto alcune categorie a rischio, come persone anziane o obese.

Altri fattori di rischio, oltre alla prolungata immobilità come si diceva, sono patologie e alterazioni dei fattori della coagulazione, disidratazione e abuso di caffè e alcol. Quindi, una buona norma di prevenzione è:

  • bere adeguatamente, con regolarità e lentezza durante il volo,
  • evitare alcol, caffè e altri eccitanti,
  • muoversi durante il volo, alzandosi e passeggiando lungo il corridoio ad esempio, ogni ora o due ore di volo.

Come passare il tempo durante il volo

Quale miglior occasione per finire il libro che hai sul comodino da mesi? Ma puoi anche vedere film e serie tv scaricate sul tuo tablet, oppure gli spettacoli che proiettano in volo le compagnie che generalmente gestiscono voli intercontinentali. 

Se poi sei un tipo socievole, e i vicini di posto altrettanto, puoi approfittarne per fare conversazione. Applicando le regole del buonsenso.

Ricorda che a bordo di sicuro, in un volo così lungo, ci sarà anche tempo, modo e necessità di mangiare: se hai allergie, intolleranze alimentari o particolari esigenze di dieta, andrebbe comunicato per tempo alla compagnia già in fase di prenotazione del volo, o comunque prima della partenza.

Ora sai tutto quel che ti serve per affrontare serenamente un viaggio intercontinentale: goditi l’anteprima del viaggio, e divertiti in pieno relax.

Prepararsi al jet lag dopo il lungo viaggio

Non sapevo cosa fosse il jet leg, il male di fuso orario, prima di sperimentarlo in prima persona. 10 ore di volo per arrivare in Thailandia anche se con una compagnia di tutto rispetto come la Thai Airways sono comunque tante. Il viaggio è stato perfetto. Le assistenti di volo efficientissime ci portavano da bere e da mangiare continuamente e quelle salviettine bollenti per disinfettarsi le mani sono un ricordo decisamente molto “hot”. Durante il volo mi sono vista non so quanti film.

Ho dormito, parlato, letto, scritto e di nuovo guardato film, dormito, letto, scritto senza però mai mancare pasti e spuntini. Il mio primo volo intercontinentale e la curiosità da buongustaia quale sono era di scoprire cosa si mangiava in un vero aereo (il menu Ryanair e i tarallini di Alitalia non facevano molto testo). Credo che avrei potuto vivere così per giorni. Scherzo, in realtà il mio corpo iniziava a cedere dalla stanchezza e dai dolori.

I sedili erano senz’altro più comodi e più grandi rispetto ai low cost a cui ero abituata ma per un volo così lungo essere costretti a muoversi in spazi così piccoli è sempre un po’ un disagio, soprattutto per me che non ero abituata. Cuscini ce n’erano ma erano scomodi e presa dai preparativi del matrimonio e dalla fretta di partire avevo dimenticato di comprarne uno da viaggio. Prima di partire avevo fatto qualche ricerca sul web comunque e avevo trovato moltissimi tipi di cuscini da viaggio adattabili a qualsiasi conformazione fisica, sofficissimi in tanti colori e stampe fantasiose.

Durante il viaggio ci sarebbero proprio serviti perché per la testiera del sedile non è proprio come il cuscino del proprio letto e ricordo che dopo qualche ora avevo il collo a pezzi. Le ultime ore di viaggio le ho trascorse giocherellando con lo schermo tv di fronte a me in cerca di un ultimo film per passare il tempo. Così ho iniziato a vedere Belle e Sebastien in francese, talmente bello che ricordo di aver buttato un occhio fuori dal finestrino solo perché stavamo atterrando. L’altro era fisso sul film!

Tra l’altro ad un certo punto gli schermi si sono spenti ed io invece di concentrarmi sul tanto atteso arrivo in quel di Bangkok stavo pensando cosa sarebbe successo a quell’adorato cagnolone bianco ma questa comunque è un’altra storia. Mettendo finalmente piede sulla terraferma, non ci rendevamo neanche conto di che ore fossero e arrivati in hotel abbiamo scoperto che ci aspettava la prima visita guidata al Wat Arun, uno dei templi più famosi di Bangkok. Ma eravamo stanchi, sonnolenti, confusi.

Il jet lag era ufficialmente in atto e volevamo solo sdraiarci un minuto per “riprendere conoscenza” e recuperare un po’ di lucidità. Niente da fare, abbiamo posato le valigie in camera, siamo scesi nella hall a raggiungere il gruppo in partenza per il tour e catapultati tra le vie di Bangkok, completamente rimbambiti, abbiamo iniziato la scoperta “ebbra” di questa meravigliosa metropoli. Morale della storia: il miglior modo di superare il jet lag è trovarsi qualcosa da fare appena arrivati onde evitare il rischio di passare l’intera giornata a letto!

2 commenti su “Primo volo intercontinentale: cosa c’è da sapere”

  1. Il jet lag è sempre un problema per me! Quando viaggio devo sempre contare un giorno in più solo per riprendermi. Ma proverò a utilizzare questo consiglio la prossima volta. Grazie!

    1. Marianna Norillo

      Grazie a te! In effetti l’approdo a destinazione, dopo tante ore, non è facile… le prime volte può mandare davvero in tilt ma se si affronta con lo spirito giusto, si può bypassare tranquillamente. 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.