Donne in viaggio da sole: consigli, raccomandazioni, pericoli

Donne in viaggio da sole: mete, consigli, pericoli

Solo traveller, donne che viaggiano da sole. Che girano per il mondo in compagnia del proprio zaino. Senza timore, spinte da curiosità e spirito di avventura. Lo sono stata anch’io. Ricordo ancora il mio primo viaggio in solitaria a Londra, che esperienza magnifica!

Mi sentivo doppiamente emozionata e preoccupata perché non era solo la prima volta che viaggiavo da sola ma anche la prima volta che “viaggiavo” nel vero senso della parola. Non c’erano Skype, Facebook né tutte le piattaforme social che esistono oggi e con cui ci si può tenere in contatto. Già  altri tempi è vero ma forse il mondo era un posto migliore. 

Le donne che viaggiavano da sole si contavano sulle dita di una mano. Il fenomeno è cresciuto negli ultimi decenni, infatti grazie ad internet che ha cambiato l’idea tradizionale del viaggio, rendendo la figura della donna che viaggia da sola appare ormai quasi mitizzata. Ma le possono andare le donne in viaggio da sole, senza correre rischi? Per voi consigli, raccomandazioni, riflessioni.

Donne in viaggio da sole: cosa c’è da sapere

Oggi il viaggio è più accessibile a tutti, in particolare alle donne e tutti spendono parole di apprezzamento ed elogi poetici per la viaggiatrice solitaria, descrivendola come una donna coraggiosa che ha la forza di inseguire i propri sogni. Raramente, però, ricordano i pericoli seri che si possono correre, viaggiando da soli, soprattutto in quanto donne. 

In tante lo hanno fatto e continuano a farlo, è vero. Tranquillamente e senza che sia loro capitato mai nulla di spiacevole. Ma ce ne sono altre che non sono così fortunate o scrupolose, complice la giovane età ma anche il messaggio fuorviante, inviato dai mass media e dagli organi di informazione, che le donne che viaggiano da sole non corrono rischi.

Sono al sicuro. Che non può succedere loro niente di male. Che viaggiare da sole è un diritto come un altro. Ed è vero, o meglio, lo sarebbe se la società non avete preso la deriva violenta e femminicida che è sotto i nostri occhi. Purtroppo, infatti, i fatti di cronaca ci mostrano il lato oscuro del viaggio in solitaria e raccontano un mondo reale meno rassicurante di come viene descritto. Per questo, bisogna partire ben preparate!

Donne in viaggio da sole: le mete “sicure”

Nessuna destinazione è completamente immune da rischi o imprevisti, ma ci sono luoghi in cui le misure di sicurezza, la stabilità politica e una bassa criminalità contribuiscono a rendere l’esperienza di viaggio più sicura. Tuttavia, è importante comprendere che la sicurezza è relativa e soggettiva: ciò che può essere considerato sicuro per una persona potrebbe non esserlo per un’altra.

Esistono luoghi con strutture turistiche ben sviluppate, bassi tassi di criminalità e politiche di accoglienza dei turisti che creano un ambiente più sicuro per i viaggiatori. Ad esempio, molti paesi nordici, come Norvegia, Islanda e Finlandia, vantano bassi tassi di criminalità e una forte infrastruttura turistica che li rende più sicuri per i visitatori.

Alcuni fattori da considerare per valutare la sicurezza di una destinazione includono la situazione politica ed economica del paese, il livello di criminalità, la presenza di conflitti o tensioni sociali, la stabilità dei trasporti e la presenza di sistemi sanitari ben sviluppati.

Alcune di queste includono:

  • Islanda: Con paesaggi mozzafiato, una bassa densità di popolazione e un basso tasso di criminalità, l’Islanda è molto accogliente per i viaggiatori solitari.
  • Svizzera: Con un’elevata qualità della vita e un sistema di trasporti efficiente e affidabile, la Svizzera è considerata sicura e accogliente per i viaggiatori solitari.
  • Norvegia: Con città moderne e paesaggi mozzafiato, la Norvegia è considerata sicura e accogliente per chi viaggia da sola.
  • Portogallo: Con un’atmosfera rilassata e accogliente, oltre a splendide città e coste, il Portogallo è un’ottima scelta per le donne che viaggiano da sole.
  • Canada: Conosciuto per la sua natura incontaminata e per le città accoglienti, il Canada offre un ambiente sicuro e amichevole per le donne che viaggiano da sole.
  • Nuova Zelanda: Con paesaggi spettacolari e una reputazione di paese sicuro, la Nuova Zelanda è un’ottima scelta per chi viaggia da sola.
  • Giappone: Con bassi tassi di criminalità, eccellenti trasporti pubblici e una cultura rispettosa, il Giappone è spesso considerato un ottimo luogo per viaggiatrici solitarie.

Consigli utili per viaggiare da soli donne

Indipendentemente dalla destinazione scelta, è sempre consigliabile prendere precauzioni per garantire un viaggio più sicuro: informarsi sulla destinazione, evitare zone considerate pericolose, seguire le leggi locali, prendere in considerazione l’assicurazione di viaggio e fare attenzione ai propri effetti personali.

Ecco alcuni consigli utili:

Connettività e Comunicazione: Assicuratevi di avere telefoni con connessione dati o SIM locali per rimanere sempre connessi. Comunicate il vostro itinerario a un amico o a un familiare e mantenete i contatti durante il viaggio.

Bagaglio leggero e pratico: Portate con voi solo ciò di cui avete veramente bisogno. Un bagaglio leggero rende più facile muoversi e vi permette di essere più flessibili nei vostri spostamenti.

Documenti e Copie di Sicurezza: Fate delle copie di sicurezza dei vostri documenti importanti (passaporto, carte di credito, assicurazione) e tenetele separate dagli originali.

Attenzione alle bevande e ai luoghi pubblici: Bevete con moderazione e fate attenzione a ciò che mangiate e bevete quando siete fuori casa. Mantenete sempre un occhio vigile sulle vostre bevande per evitare rischi.

Incontrare altre donne viaggiatrici: Esistono comunità online di donne viaggiatrici dove potete ottenere consigli, supporto e informazioni preziose da altre donne che hanno già viaggiato nel vostro stesso luogo di destinazione.

Imparate alcune parole nella lingua locale: Anche solo alcune frasi di base possono essere utili e mostrare rispetto per la cultura locale.

Sicurezza personale: Considerate l’utilizzo di strumenti per la vostra sicurezza personale, come un fischietto di emergenza o un’app per la condivisione della posizione con amici o familiari.

Fidatevi del vostro istinto: Seguite sempre il vostro istinto. Se qualcosa non vi sembra giusto o non vi sentite al sicuro, allontanatevi dalla situazione.

Donne da sole in viaggio: pericoli e rischi

Vi ricordate la storia di Giuseppina Pasqualino di Marineo? Da tutti conosciuta con lo pseudonimo di Pippa Bacca, Giuseppina aveva intrapreso, fin dal 1997, la strada dell’arte performativa. Fu violentata e uccisa a Gebze, in Turchia, nel 2008 da un uomo che le aveva dato un passaggio durante la performance itinerante Spose in Viaggio, con cui si proponeva di attraversare, in autostop, 11 paesi teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo e per dimostrare che si può viaggiare senza pericoli.

Tragica la sorte anche per le due giovanissime ragazze argentine Maria Coni e Marina Menegazzo di soli 22 e 21 anni, in vacanza a Montanita, in Ecuador, nel 20016. Rimaste senza soldi, accettarono l’ospitalità di due uomini, che avevano offerto loro un posto per dormire. Si sono fidate, sbagliando, in buona fede, credendo che sarebbero state aiutate ed, invece, sono state stuprate, uccise e chiuse in un sacco della spazzatura. Non erano neanche da sole. Viaggiavano in due eppure non ci sono più e la loro scomparsa lascia tanta tristezza ed un incredibile senso di impotenza.

C’è poi il caso più recente di quella ragazza messicana di 25 anni, Maria Mathus Tenorio. Anche lei amava viaggiare ed era partita da sola per un lungo viaggio che, purtroppo, si è concluso drammaticamente sulla spiaggia di El Carmen, in Costa Rica, prima tappa del suo itinerario, dove è stata uccisa dopo essere stata violentata e uccisa da due uomini. “Viaggiare da soli non dovrebbe essere pericoloso” hanno “gridato” in coro molte donne dopo il terribile accaduto. Purtroppo, però, il mondo in cui viviamo lo è.

House sharing e piattaforme di scambio casa

Insomma, uno scenario veramente triste e pietoso ma corrispondente alla realtà, una realtà è scaturita anche attraverso un uso criminale di Internet, tra siti di incontri, car sharing e piattaforme di scambio casa, che attirano viaggiatori e viaggiatrici da tutto il mondo.

Il caso è quello del fenomeno CouchSurfing letteralmente significa “fare surf sui divani” nel senso di passare da un divano all’altro della casa di qualcuno conosciuto online invece di pagarsi un hotel, un BB o un appartamento e quindi considerato uno dei modi migliori per viaggiare gratis.

CouchSurfing ha una duplice funzione: 1) mettere in comunicazione viaggiatori con locali e 2) risparmiare il costo dell’alloggio. C’è però anche un terzo tipo di utilizzo a quanto pare che non è esattamente quello per cui questo servizio di scambio di ospitalità è nato.

Eppure è molto diffuso e, almeno nelle intenzioni di molti maschietti, usare CouchSurfing si trasforma in un modo come un altro per rimorchiare. Basta navigare un po’ sul web per scoprire fior di articoli e di forum e commenti in cui esponenti del mondo maschile si confrontano sulle possibilità di rimorchio attraverso CouchSurfing e/o si vantano delle imprese mirabolanti di cui sono stati capaci.

Questo ha fatto il giovane carabiniere Dino Maglio alias Leonardo, oggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere che ospitava in casa le turiste straniere tramite il sito CouchSurfing e, dopo averle  drogate con un “vino speciale”condito di sonnifero, le violentava.

Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma questo non è un caso isolato. Diversi couchsurfers in diversi paesi sono stati condannati per stupro (e furto) a danno dei turisti da loro ospitati, trovati proprio attraverso il servizio di Couchsurfing, da Leeds a Marsiglia, scatenando un dibattito molto animato sulle dinamiche del servizio. Perciò, permettetemi di avere qualche dubbio sulla sicurezza di CouchSurfing.

Certo i profili sono tutti online, visibile e con tanto di feedback ma non penso che siano criteri sufficienti per potersi fidare di uno sconosciuto così tanto da andare a dormire a casa sua. Ma le motivazioni anti-CouchSurfing non si fermano qui. Essere ospiti a casa di qualcuno significa dover rispettare le sue “regole” ed il suo stile di vita, che può essere anche molto diverso dal vostro. Voi sperate di risparmiare e invece siete costretti ad uscire a bere o mangiare fuori tutte le sere!

Queste donne sono state disattente, superficiali o semplicemente sfortunate? Il rischio è di pensare che a noi non possa mai capitare perché  siamo più “brave”. Ma la sfortuna esiste ed esistono persone cattive e senza scrupoli, contro le quali anche i migliori accorgimenti potrebbero non essere sufficienti.

Lungi da me fare terrorismo psicologico. In un mondo perfetto, qualunque persona dovrebbe essere libera di andare dove vuole, quando vuole, con chi vuole e anche da sola. Ma la verità è che non viviamo affatto in un mondo perfetto e il “diritto” di viaggiare da sole (o da soli), seppure giustamente reclamato, non può essere garantito. Purtroppo.

2 commenti su “Donne in viaggio da sole: mete, consigli, pericoli”

  1. non è possibile e non è accettabile che una donna perda la vita in questo modo a causa di esseri…. perché non sono uomini, che non hanno rispetto per la vita! Purtroppo è anche vero quanto sostiene questo post. La libertà di una donna deve per forza fare i conti con la cattiveria del mondo in cui viviamo.

    Grazia

  2. La libertà per una donna è pura utopia fincchè certi mostri con connotati umani vivranno a contatto con le persone. Ci vogliono punizioni severe e drastiche per questi malati mentali.

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