Cosa ho imparato sul sentiero degli Appalachi guardando A Walk in the Woods

Ieri sera ho visto A Walk in the Woods con i mitici Robert Redford, Nick Nolte ed Emma Thompson! Che dire, bellissimo a partire dalla location in cui è ambientato: il sentiero degli Appalachi, uno dei sentieri escursionistici più celebri del mondo, lungo circa 3510 chilometri.

Non lo conoscevo e poterne ammirare i meravigliosi scorci anche se solo attraverso i fotogrammi del film è stato davvero illuminante. Amo i film di viaggio ma devo dire che, stavolta, c’era anche un viaggio emotivo e psicologico, oltre a quello fisico e geografico.

Voglio condividere con voi in questo articolo cosa ho imparato sul sentiero degli Appalachi e cosa ho capitato guardando il film A Walk in the Woods. Sono sicura che entrambi vi regaleranno sorprese e scoperte interessanti.

Cosa ho imparato sul sentiero degli Appalachi

Ho scoperto, infatti, che il sentiero degli Appalachi, noto come Appalachian Trail o semplicemente A. T, sulla costa orientale degli Stati Uniti d’America, attraversa ben 13 stati dalla Georgia, il Maine, la Carolina del Nord, il Tennessee, la Virginia, la Virginia Occidentale al Maryland, il New Jersey, lo Stato di New York, il Connecticut, il Massachusetts, il Vermont e il New Hampshire.

Il sentiero degli Appalachi è un percorso che si estende per circa 3500 chilometri ed è una delle mete più ambite per gli amanti dell’escursionismo e del trekking e la sfida che gli esperti di trekking si pongono è quello di percorrerlo nella sua interezza in una sola stagione. Per affrontare l’intero percorso in una sola stagione, però, bisogna essere preparati fisicamente e mentalmente.

Si stima che completare l’intero sentiero richieda dai 5 ai 7 mesi di cammino costante. Oltre alla preparazione fisica, è essenziale pianificare attentamente il viaggio, includendo la logistica per il rifornimento di cibo e acqua lungo il percorso. Gli escursionisti spesso pianificano punti di rifornimento e di riposo strategici lungo il sentiero, nei cosiddetti “town stop“, dove possono ricaricare le scorte e riposarsi.

Il sentiero degli Appalachi in numeri

Certamente! Il sentiero degli Appalachi attraversa diverse aree geografiche e ambienti naturali unici lungo il suo percorso. Ecco alcune informazioni tecniche riguardo a questo famoso sentiero:

1. Montagne degli Appalachi: Il sentiero attraversa la catena montuosa degli Appalachi, che si estende per circa 2400 chilometri attraverso il lato orientale degli Stati Uniti, da nord a sud. È caratterizzata da vette, valli, foreste, fiumi e laghi. Lungo il sentiero ci sono molti punti di interesse culturale e naturale, come antichi siti storici, panorami spettacolari, rifugi per escursionisti, e città di piccole dimensioni che offrono opportunità di rifornimento e riposo.

2. Stati attraversati: Come già menzionato, il sentiero attraversa 13 stati: Georgia, North Carolina, Tennessee, Virginia, West Virginia, Maryland, Pennsylvania, New Jersey, New York, Connecticut, Massachusetts, Vermont e New Hampshire. Lungo il percorso, gli escursionisti attraversano una varietà di paesaggi, tra cui foreste rigogliose, valli profonde, montagne, laghi, corsi d’acqua e terreni aperti. Questi ambienti cambiano a seconda della regione attraversata.

3. Elevazione: Il sentiero varia in elevazione da circa 75 metri sopra il livello del mare a oltre 2000 metri. Ci sono sezioni piatte e altre molto ripide e montuose.

Il sentiero degli Appalachi è gestito da volontari e organizzazioni come l’Appalachian Trail Conservancy, che si occupano della manutenzione, della conservazione ambientale e dell’assistenza agli escursionisti lungo il percorso.

Il sentiero degli Appalachi: libro e film

A parlarne sono anche molti libri, tra cui proprio A Walk in the Woods da cui il film omonimo è tratto. Scritto nel 1998 da Bill Bryson (Redford), il libro racconta l’avventura dell’autore sugli Appalachi insieme ad un insolito compagno di viaggio (Nolte).

Al di là della trama, molto simpatica ed avvincente, A Walk in the Woods mi ha fatto riflettere su quanto il senso del viaggio possa essere diverso per ognuno di noi e, nonostante questo, mantenere la sua legittimità. Spesso, tendiamo a criticare chi viaggia in modo diverso dal nostro, ad esempio, dando per scontato che c’è un unico modo giusto per visitare un posto ma non è così.

Ognuno di noi ha le sue attitudini ed i suoi interessi, i suoi punti di forza ed i suoi limiti e si può viaggiare seguendo l’istinto, all’avventura o programmando tutto nei dettagli ma questo non deve necessariamente invalidare la bellezza intrinseca di un viaggio perché la bellezza è di chi sa coglierla non di chi è più bravo a farlo. La meta non è un obiettivo da raggiungere o una bandierina da mettere sulla mappa, è ciò che accade durante che conta più di tutto.

Perciò, pur percependo una certa affinità con il modo di viaggiare del protagonista, penso di aver capito bene anche il punto di vista del suo amico Stephen Katz, quando ormai sulla strada del ritorno verso casa, dopo aver deciso di mollare tutto, sorprende Bill Bryson, scoraggiato per non aver terminato il sentiero e non aver visto neanche il Monte Katahdin, con questa risposta:

Another mountain? How many mountains do you need to see? As far as I’m concerned, we walked the Appalachian Trail. We walked it in the heat, we walked it in the snow, we walked it until our feet bled. We hiked the Appalachian Trail, Bryson.

A volte, avremmo bisogno anche noi di uno Stephen Katz che sia lì a dirci “fregatene se non hai visto l’ennesima montagna, te lo sei vissuto fino in fondo questo viaggio e  l’impegno, la stanchezza, le fatiche che hai superato per arrivare dove sei sono sufficienti per poter affermare che l’impresa è compiuta“. Credo che di fronte ad una considerazione del genere non potremmo che reagire come Bryson nel libro/film: “maybe you’re right, Katz“.

5 commenti su “Cosa ho imparato sul sentiero degli Appalachi guardando A Walk in the Woods”

  1. Lucrezia & Stefano - in World's Shoes

    Bellissimo davvero, adoro questo genere di film quindi mi è venuta tantissima voglia di vederlo! Ne avevo sentito già parlare ma grazie al tuo articolo penso proprio che cercherò il modo di vederlo oggi stesso! 😀
    Un bacione!

    1. Marianna Norillo

      Grazie di essere passati Lucrezia&Stefano! Ammetto che ho iniziato a vedere questo film un po’ per caso, spinta dalla curiosità di vedere insieme l’accoppiata Redford/Nolte e devo dire che mi ha proprio coinvolto! Sarà perché lui è uno scrittore di viaggio come noi, sarà che le ambientazioni sono spettacolari, ad ogni modo, guardatelo!!

  2. Avv. Giancarlo Agnini

    Bello e affascinante oltrecchè culturale ( per chi è curioso). Non conoscevo nè sapevo dell’esistenza di questo tragitto internazionalmente riconosciuto. Assai coinvolgente e sapere che è la ricostruzione di un racconto ,di un libro scritto proprio dal protagonista è ancor di più affascinante. Grazie

  3. Devo fare una postilla..
    Gli Stati da attraversare sono 14, hai dimenticato la Pennsylvania.
    Scusa ma posso dirti che siamo i primi italiani ad averlo fatto e concluso!
    È una bellissima esperienza anche se molto dura, è un vivere continuaovnella natura selvaggia.
    Non potrò mai dimenticare!!!
    youtube.com/watch?v=vE-TfcMDLiQ

  4. Sembra davvero un percorso ed un’esperienza bellissima; peccato sia poco noto in Italia. Seguo un ragazzo ora che lo ha intrapreso (The Walking Fed), credo sia il più giovane italian ad averlo fatto.

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