Amsterdam segreta: cosa vedere nel quartiere Begijnhof

Amsterdam non è solo coffee shop… anzi. Se ci si aspetta di trovare solo quelli si rischia di restare molto delusi. Chi invece visita la capitale olandese alla ricerca di tesori nascosti, ne troverà uno davvero speciale nel quartiere segreto di Begijnhof, luogo di ritiro delle “beghine”, una confraternita di donne formatesi al di fuori della struttura gerarchica della Chiesa cattolica che avevano deciso di ritirarsi dal mondo per dedicarsi alla vita religiosa, senza però farsi suore.

Begijnhof non è solo uno dei tanti luoghi da vedere ma è prima di tutto da cercare e trovare e d infatti la sua posizione nascosta seppur centrale riesce a mettere alla prova l’intuito e la capacità di orientamento di ogni viaggiatore. Ormai sul web i consigli e le indicazioni non mancano e c’è chi spiega per filo e per segno come riconoscere il celebre portone che si affaccia su piazza Spui per immergersi in questa oasi meravigliosa di spiritualità del Begijnhof.

Una volta entrati l’atmosfera diventa surreale. Mi lascio alle spalle la vita frettolosa della città e mi ritrovo in un mondo parallelo, dove regnano il silenzio e la pace. Circondata da 47 casette del XVII° secolo in antico stile olandese, un antico cortile e un bellissimo giardino impreziosito da fiori e statue, ripenso all’importante scelta di vita delle beghine che avevano deciso di vivere isolate dal mondo per abbracciare la vita monastica, dedicarsi alla preghiera e al sostegno dei più bisognosi.

Ripenso a queste donne che, senza volersi legare alla vita monastica e senza sentire il bisogno dei tradizionali voti, vivevano come sorelle laiche e si prodigavano con generosità per dare una mano a chiunque avesse bisogno di loro, pur mantenendo la propria casa e la propria libertà. E girando tra queste case, al numero 34, è ancora visibile la casa più vecchia di Amsterdam risalente al XV secondo, l’ultima ad essere realizzata in legno poiché dal 1521 il governo vietava la costruzione di edifici in materiale infiammabile.

Al centro del cortile si trova l’Engelse Kerk, una chiesa gotica costruita nel 1400, trasformata con l’inizio della Riforma protestante in chiesa protestante che vietava il culto cattolico in città. Questo è il motivo per cui le beghine cattoliche tra, tra il 1665 e il 1671, pensarono di realizzare una chiesa segreta all’interno di uno degli edifici per andare a praticare il loro culto e pregare senza essere scoperte. Oggi il quartiere di Begijnhof non è più abitato da beghine. Dal 1971, con la morte dell’ultima beghina, l’ordine ha cessato di esistere.

Così le case furono vendute a donne sole e bisognose ad un prezzo simbolico e sebbene, il Begijnhof sia rimasto uno spazio aperto al pubblico, visto il suo notevole valore storico, ci sono delle regole di comportamento da rispettare trattandosi comunque di proprietà privata. Ad esempio, si può camminare solo all’interno del percorso guidato creato ad hoc per i visitatori (gli altri vialetti e l’accesso alle case è chiuso da cancelletti) e bisogna evitare rumori e schiamazzi perché le attuali proprietarie ci tengono a preservare lo spirito originario di questo luogo.

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