Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
Dalai Lama
Dopo un viaggio di 2 settimane in Thailandia di templi ne vedi proprio tanti, forse anche troppi tant’è che, al rientro in Italia, devi fare un grande sforzo mnemonico per cercare di ricordare almeno i nomi dei più importanti. Una cosa, però, non la dimentichi facilmente: le regole da rispettare quando si visitano. Alcune sono simili a quelle che valgono per una chiesa. Altre no e tocca imparare a rispettarle!
Indice dei contenuti
1. L’abito fa il monaco
Per entrare in un tempio buddista è necessario adeguarsi alla sobrietà del dress code che non ammette pantaloncini o gonne che tengano scoperto il ginocchio, top che lascino scoperte le spalle o scollature. Questa regola non si può aggirare. Oltre che fondamentale è necessaria. A differenza delle nostre chiese, dove alla fine chiudono un occhio, in un tempio buddista, senza l’abbigliamento richiesto vi è proprio negato l’accesso. O, se siete fortunati, vi viene dato un sarong ma le guide ce lo hanno sempre sconsigliato. Li prestano a tutti… e, quindi, non sono molto puliti! Ovviamente nell’emergenza, possono tornare utili.
2.Il silenzio è d’oro
Come in una chiesa, anche in un tempio bisogna starsene tranquilli e in silenzio ed evitare del tutto di fare rumore o produrre qualsiasi tipo di suono molesto, in segno di rispetto verso Buddha e per chi sta pregando.
3. Compostezza e sobrietà
È vietato baciarsi o anche solo abbracciarsi all’interno del tempio. Questa regola si lega al senso generale di pudicizia che hanno i thailandesi rispetto alle effusioni in pubblico. Nella cultura Thai, infatti, tali manifestazioni di affetto sono fortemente disapprovate.
4. Al bando le scarpe
Da qui le cose iniziano a complicarsi. Non le conto più ormai le volte in cui ho dovuto togliere le scarpe per entrare in un tempio. La ragione di questa regola è duplice. Togliersi le scarpe è segno di rispetto ed equivale a lasciare fuori tutte le impurità del mondo ma c’è anche un motivo pratico: i buddisti, quando si inginocchiano, toccano il pavimento con le mani e la testa per cui togliersi le scarpe consente di mantenere puliti i locali del tempio. Perciò non dimenticate di portarvi dietro un paio di calzini e di tenerli sotto mano!
5. La sacralità della testa
La testa è, dal punto di vista spirituale, la parte più sacra del corpo. Quindi, i buddisti, oltre a non toccarsela da soli, non vogliono che sia toccata da altri, neanche ai bambini e assolutamente non ai monaci!
6. Piedi: istruzioni per l’uso
Diversamente dalla testa, i piedi sono considerati la parte meno nobile per cui, in un tempio, è vietato puntarli in direzione di Buddha o di altre persone. Purtroppo, ne ho visti parecchi di turisti che, senza alcun rispetto verso la cultura del paese che li ospitava, si sedevano nel tempio con le gambe distese e i piedi rivolti verso la statua. Bisognerebbe ricordare che il fatto di essere in vacanza non ci autorizza a contravvenire alle regole. Un tempio è un luogo di culto e, in quanto tale, va rispettato come vanno rispettati i credenti che lo frequentano.
7. Le immagini del Buddha
Ho letto dappertutto che, essendo l’immagine di Buddha considerata sacra, non è consentito mettersi in posa davanti ad una sua statua. Vero ma solo in parte. A noi, nella maggior parte dei casi, è stato concesso di fotografarci in compagnia della statua ma stando seduti oppure semplicemente abbassati e non in piedi.
8. Statue, please don’t touch
Anche se la tentazione è forte, non è permesso toccare le statue di Buddha e le sue rappresentazioni, sopratutto sulla testa, o sostare nel perimetro a loro antistante, limitato a chi vuole inginocchiarsi e pregare.
9. Monaci buddisti
I monaci buddisti non possono toccare né essere toccati da una donna. Quindi, signore e signorine, se ne incontrate uno per strada è bene tenersi a una certa distanza. Mi viene in mente la scena di una ragazza italiana che, pur indossando top e pantaloncini, voleva a tutti i costi una foto con il monaco e cercava di aggirare la guida per non farsi vedere. Ma la guida l’ha scoperta e… le ha detto davanti a tutti: “Non puoi fare così. Ho detto che bisogna coprirsi. Per favore, mostra un po’ di rispetto”. Per la serie “noi italiani ci facciamo sempre riconoscere”!
10. Questione di spirito
Infine, cercate di visitare il tempio con lo spirito giusto non come se foste al parco o in spiaggia. Guardatevi intorno, assaporate l’atmosfera di spiritualità che si respira, confondetevi tra la popolazione locale, guardate come pregano e come si comportano, diventate partecipi di una cultura e di un modo diverso di vivere la religione e fatela vostra. Siete in un luogo di preghiera e devozione, un terreno sacro per milioni di persone. Abbiate rispetto di loro e di ciò in cui credono, anche se non ci credete voi.
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C’erano molte cose che non sapevo! Questa guida è molto utile in vista di un viaggio nel sud est asiatico
Grazie mille Alessandra! 🙂
Grazie per i consigli, possono essere molto utili!
Da quello che hai scritto si possono fare le foto. Mi avevano detto che bisogna pagare per poterle fare. È vero? Grazie
Ciao Silvana, grazie per essere passata. Non ricordo di aver pagato per le fotografie sinceramente ma non escludo la possibilità che qualche tempio chieda il pagamento di una fee per le foto. Cifre irrisorie in ogni caso.
regole molto importanti che in parte sapevo già perchè ho letto un libro ambientato propio in questo posto . Prima di andarci rivisiterò la pagina per ricordarmelo. grazie